Nel tennis questo è il classico periodo di sosta in cui i giocatori si riposano e si preparano alla nuova stagione. E’ il momento oppportuno per analizzare com’è andato il 2014 e per capire cosa ci riserverà il 2015.

Noi de Il giornale digitale ci siamo per questo rivolti a Paolo Bertolucci, uno dei più forti tennisti italiani, membro del team azzurro che vinse la Davis nel lontano 1976, e da qualche anno voce autorevole di Sky.

Con la sosta invernale,nel tennis è tempo di bilanci del 2014: secondo il suo autorevole parere, quali i top e quali i flop?

Note di merito, ovviamente, a Djokovic perché è il numero uno del mondo e non gli si può chiedere di più, a Federer perché ha avuto un’annata impensabile, considerata la precedente stagione ma anche la carta d’identità: non è da tutti risalire alla seconda posizione dall’ottava posizione dov’era finito. Da ultimo Nadal perché ha vinto per la nona volta negli ultimi dieci anni il Roland Garros.
Ha un po’ deluso, invece, Murray perché ci si aspettava un rendimento maggiore e una vittoria di prestigio che, invece, non è arrivata. Ha accusato molto l’assenza di Lendl e il cambio con la Mauresmo ha influito. E’, tuttavia, un flop relativo perché resta comunque nei primi dieci, hanno deluso anche Tsonga e Gasquet e Gulbis che non sono andati molto bene.

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Uno dei protagonisti è certamente stato Roger Federer, autore dell’ennesima rinascita, quando tanti lo davano già per finito. Crede che nel 2015 riuscirà a tornare numero uno nel ranking e a vincer il diciottesimo slam?

Con Djokovic in gran spolvero sarà tremendamente difficile per Federer tornare numero uno mentre per lo Slam non è così impossibile e non ci sarebbe da meravigliarsi se i campione svizzero ce la facesse considerata la finale di Wimbledon e i tanti tornei vinti nel 2014.

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E di Nadal? Il 2014, aldilà della vittoria del nono Roland Garros della finale slam ma, per il resto, il suo è stato un anno caratterizzato da tanti infortunati. Riuscirà nel 2015 a riprendersi come accadde nel 2013, in seguito ad un problematico 2012?

Lo spagnolo ci ha abituato a ritorni eccezionali, a mio avviso è in grado di tornare nei primi posti e lo riaspetto in gran spolvero anche se fisicamente è un po’ provato.

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Questo che sta per chiudersi doveva essere l’anno della consacrazione a campione di Fognini che, invece, ha fatto notizia ancora per altri motivi . Lei ritiene che abbia le potenzialità, sotto tutti i punti di vista, per fare il salto di qualità che molti si aspettano ?

Fognini non è più di primo pelo, il tempo passa anche per lui e ha già perso qualche treno…Fognini deve capire gli errori che ha commesso, trarne le logiche conclusioni e rimediare. Noi più che tifarlo non possiamo fare.

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Tra i giovani, come per esempio,Dimitrov, Raonic, Nishikori , chi reputa abbia più possibilità di fare una carriera ricca di successi?

Nessuno dei tre, a mio avviso, potrà raggiungere i primi 3 come numero di successi ma dovrebbero essere loro insieme a Kyrgios a prendere l’eredità dei tre grandi di oggi quando dovranno, per forza di cose, cedere il posto. Penso, però, che indosseranno la corona con minor merito.

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Una delle promesse italiane è Gianluigi Quinzi: secondo lei, cosa gli manca ancora per emergere ?

Una cosa è essere il migliore al liceo classico, un’altra è primeggiare nella vita. In Quinzi le basi ci sono, ma ogni giorno, se vuoi diventare un vero campione, devi chiedere qualcosa di più alla testa e al fisico. Sulla testa di Quinzi non ho dubbi; quanto al fisico, invece, ha qualche problema perchè è vero che, affrontando sforzi sempre maggiori, c’è il rischio di infortuni, ma ciò non dovrebbe succedere già alla sua età.. Speriamo sia solo un passaggio di crescita fisica e non un segnale che non regge gli sforzi necessari.

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Per quanto la riguarda come giocatore, nutre rimpianti ?

No, nessun rimpianto. Il mio sogno era di giocare in davis e poi vincerla. E ce l’ho fatta! Inoltre, mi sono tolto anche qualche soddisfazione negli altri tornei.

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Quali importanti differenze nota tra il tennis di 30 anni fa e il tennis di oggi ?

Come tutti gli sport, anche il tennis è diventato via via più fisico e mentalmente duro. Oggi è senz’altro più logorante, c’è meno tempo per la preparazione, mentre ai miei tempi c’erano ben tre mesi.. .Ora hanno inventato pure la buffonata dell’ITPL, cosicché i tennisti passano più tempo sugli aerei che ad allenarsi. Federer due anni fa andò in Sudamerica per alcune esibizioni, rovinando la preparazione invernale; infatti arrivò poi il suo anno peggiore! Mi auguro la storia non si ripeta.

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Come giudica la lotta al doping nel tennis? Non pensa che si possa e si debba fare di più ? Crede che il passaporto biologico sia un valido mezzo?

La lotta al doping c’è, i controlli vengono fatti e io credo vadano anche aumentati e resi credibili per togliere ogni ombra di dubbio. A questo scopo, anche il passaporto biologico è molto utile. Va, comunque, sempre punito duramente chi sgarra, per fare del tennis uno sport pulito.

Ringraziamo per la disponibilità Paolo Bertolucci augurandogli serene vacanze e un buon lavoro per il nuovo anno tennistico.