Chiamiamo vegan, o vegano, chi ha uno stile di vita che esclude l’uso di prodotti di origine animale, non solo nell’alimentazione, ma anche in qualsiasi altro ambito; chi non accetta nessun tipo di violenza e rifiuta lo specismo – ovvero riservare un trattamento migliore per una specie piuttosto che un’altra – chi ha come base una visione ecocentrica della vita, e non mette davanti il proprio ego.

Sicuramente è comprensibile che a primo impatto, per molti, questa filosofia sia venga concepita come assurda o estrema. Perché, infondo, siamo da sempre abituati a vedere la specie umana superiore alle altre, e dunque vedere negli animali qualcosa da cui trarre profitto (sopratutto per quanto riguarda cibo, abbigliamento, test per medicine; ma anche per divertimento e mezzi di trasporto).
Quello che fa il vegano non è altro che rispettare volontariamente anche la più piccola forma di vita sulla Terra in un sistema ecocentrico, che vede l’uomo posizionato appunto tra le altre specie, né un gradino più in basso né un gradino più in alto. L’uomo è pari alla donna; e gli animali sono pari a uomo e donna.

Credit: ecodebate.com.br
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A differenza di ciò che pensano alcune persone – le più sospettose – la filosofia vegan non è seguita perché “di moda” o perché fa tendenza e scoop; nasce quasi spontaneamente in personalità molto emotive e con sensibilità maggiore rispetto alla media ,senza limite di età, costume o contesto storico.
E ad oggi, sono sempre di più gli italiani che scelgo di seguire questo stile di vita. Si tratta di circa 600.000 persone, e ogni anno si registra un aumento del 15%, con il Lazio che è tra le Regioni più “Vegan Friendly”.

Si tratta di circa l’1,1% della popolazione del Bel Paese; l’1,1% della popolazione che decide di diventare vegana senza prima essere stata vegetariana. Un scelta “radicale” che appare decisamente più chiara con le parole Presidente dell’Associazione Vegan Italiani, Renata Balducci: “La consapevolezza della non violenza e del rispetto della vita in ogni sua forma è sempre più forte. Gli italiani si dimostrano attenti e consapevoli nei loro acquisti soprattutto quando questi riguardano salute e alimentazione”.

I dati forniti da Eurispes sono piuttosto chiari: quasi un terzo dei coloro che scelgono di diventare vegani, il 31% cioè, ha cominciato questo tipo di alimentazione per rispetto nei confronti degli animali, un quarto, 24%, perché fa bene alla salute, mentre per il 9% il fine è quello di tutelare l’ambiente.
Le motivazioni di questa scelta sono comunque molteplici, e diverse da persona a persona, ma (quasi) tutte hanno comunque una matrice di fondo etica. Ed è su questo che si fanno forza tutti coloro che sono vegani, perchè la loro è una scelta nata da dei valori profondi; valori che vanno rispettati da tutti.

[Credit Cover: improntaunika.it]