«Sono contentissima, ma senza voce». Esordisce così Serena Rossi quando iniziamo la nostra intervista. È ancora su di giri per la vittoria della sera precedente a Tale e Quale Show, dove si è riconfermata – per la seconda volta consecutiva – campionessa indiscussa con la sua straordinaria interpretazione di Mariah Carey. Il suo entusiasmo è contagioso e non potrebbe essere altrimenti. Questo per Serena è stato infatti un anno magico: a teatro con il Rugantino nel ruolo di Rosetta, accanto a Enrico Brignano, al cinema con il successo dei Manetti Bross, Song’e Napule, e poi Frozen, in cui ha doppiato la principessa Anna. E ora la prima serata del venerdì di Rai uno, l’occasione perfetta per far conoscere il suo innato talento musicale. Ma Serena Rossi è soprattutto un’attrice. Tutti la ricordano ancora come la Carmen Catalano di Un posto al sole, ma da allora di strada ne ha fatta davvero tanta. E’ cresciuta, ha fatto esperienza tra teatro, cinema e tv. Oggi è un’artista completa che non ha perso l’entusiasmo di inizio carriera e sogna sfide sempre nuove e impegnative. Tra una prova e l’altra di Tale e quale Show e una fiction che sta girando in questi giorni per Canale 5, Serena Rossi in questo periodo ha pochi momenti liberi, per fortuna. Uno di questi lo ha dedicato a rispondere alle nostre domande.

Serena, partiamo subito da questa tua avventura televisiva a Tale e Quale Show. Sei reduce da due vittorie consecutive, come ti senti?

Si, è la seconda dopo la vittoria in duetto con Matteo Beccucci, con cui ho cantato “Vorrei incontrarti tra cent’anni.” Sono molto contenta e soddisfatta soprattutto perché quest’ultima è stata una vittoria soprattutto contro me stessa, contro le mie paure, le mie insicurezze. Ero davvero intimorita dal pezzo (“Without you” di Mariah Carey, n.d.r.), invece la mia coach, Maria Grazia Fontana, mi ha fatto iniezioni di autostima, mi ha aiutato a superare quelli che credevo fossero i miei limiti, facendomi capire che forse i miei limiti sono un po’ più là. E questa è davvero una magia. A lei ho dedicato questa vittoria, perché è stato un lavoro duro.

Insomma, sei lanciatissima.

Sono belle soddisfazioni. La cosa più divertente è proprio mettersi in gioco e riuscire a fare delle belle performance. La vittoria poi è la ciliegina sulla torta. Ma la cosa più importante è riuscire a superare me stessa, spingere l’asticella sempre un po’ più in là.

Cosa ti ha spinto ad accettare questa sfida?

Io ero stata provinata per la primissima edizione in cui non sapevo nemmeno cosa fosse Tale e Quale show, sono stata scelta ma per una serie di ragioni ho rifiutato. E poi me l’hanno proposto tutti gli anni ma ho sempre detto di no, perché non sentivo che era la cosa giusta per me in quel momento, avevo dei dubbi. Quando gli autori mi hanno richiamato quest’anno, mi sono detta che questa volta toccava a me. Dopo il musical Rugantino, dopo il doppiaggio di Frozen, continuo a cantare, questa volta in un programma in prima serata, così seguito. Era anche l’occasione per farmi conoscere dal pubblico anche da un punto di vista musicale. Non potevo non accettare. E sono contenta di averlo fatto.

Sei passata con grande disinvoltura da Pharrell Williams a Beyoncè, fino a Mariah Carey. Qual è stato l’artista più impegnativo da imitare finora e in generale quali sono le difficoltà che incontri in ogni interpretazione?

Ogni artista ha delle caratteristiche che non sono sempre semplici da cogliere, anche quei personaggi che possono sembrare più facili in realtà possono avere delle sfumature che mettono in difficoltà. Anche per esempio Teresa De Sio, una napoletana come me, una canzone che conoscevo, eppure lei ha un tipo di napoletanità completamente diversa dalla mia, tutto un altro approccio, non solo vocale, ma di temperamento, di sguardo. Su di lei ho dovuto lavorare molto da attrice, sulla postura, sul come muovere gli occhi, le mani per cercare di trasmettere tutta la sua grinta. Ma è Pharrell Williams che mi ha messo davvero in crisi. Oltre a cantare dovevo anche ballare, ma quello che mi spaventava di più era doverlo fare da maschio, nascondendo la mia femminilità. Ero lì in sala ballo che non riuscivo a far venire fuori il personaggio, un’ansia incredibile, perché poi in contemporanea sto girando una fiction, quindi a volte non riesco a provare quanto provano gli altri, anzi spesso ho provato molto meno. Invece su Beyoncé non mi sono risparmiata, ho dovuto cantare un pezzo difficile e ballare anche molto. Ma alla fine il numero non è stato apprezzato dalla giuria. Però venerdì scorso è andata benissimo, mi sono divertita, è successa una “magia” sul palcoscenico.

Ti sei riscattata quindi.

È una ruota che gira, capitano le serate giuste, le imitazioni un po’ più difficili, quelle che non vengono capite, quelle che vengono sopravvalutate, ma fa parte del gioco. Non è questa la cosa più importante.

La prossima puntata sarai alle prese con Elisa. Pensando invece a qualcun altro che vorresti imitare, chi ti viene in mente?

Elisa è impegnativa anche lei, ha una voce particolare, molto in falsetto. Ci sarà da lavorare. Una che mi piacerebbe fare, Norah Jones. Sarebbe bellissimo.

Cosa ti porterai dietro da questa esperienza?

Sicuramente più fiducia in me stessa. Non dimenticherò la fatica, il conquistarsi le cose con lo studio e il sudore, e il bel gruppo con cui ho lavorato, dai truccatori ai coach e gli autori. Mi sono sentita davvero voluta bene da tutti.

Oltre ad essere un’attrice di talento, hai dimostrato di essere anche una brava cantante. Considerato che Carlo Conti condurrà il prossimo Festival di Sanremo, un pensierino ce lo hai fatto?

Assolutamente no. Non voglio confondere le due carriere. Il massimo è fare l’attrice che canta nelle commedie musicali, nel doppiaggio come è successo con Frozen. Vorrei continuare così…

Chiuso “Tale e quale show”, i tuoi impegni futuri. Sappiamo che stai girando proprio in questi giorni la fiction Squadra mobile per Canale 5, mentre il cinema?

Per ora solo questo. Dopo la fiction mi riposerò e andrò in vacanza. Sono contenta di fermarmi un po’ perché sono stati dei periodi belli intensi, ho lavorato tantissimo e ne sono grata, in tempi di crisi come questi. Poi si vedrà, succede così, le cose arrivano all’improvviso, oppure non arrivano. Basta saper aspettare e capire che c’è un momento per fare ogni cosa. S’adda venì ven’.

Hai iniziato la tua carriera a “Un posto al sole” che in questi giorni ha festeggiato i suoi 18 anni. Che ricordo, aneddoto hai della tua esperienza nella soap?

La cosa che mi viene subito in mente è l’addio e il momento di salutare. È stata una scelta personale quella di andar via, ma non per questo meno dolorosa perché io mi affeziono alle persone con cui lavoro. Non scorderò mai i pianti che mi sono fatta. Ho provato a fare anche un discorso ai miei colleghi, alla redazione, mi sono messa su una scala, volevo parlare, ma non ci riuscivo, guardavo tutti e piangevo come una bambina.

Se potessi, cosa diresti alla Serena diciottenne che ha appena iniziato? E cosa direbbe quella diciottenne alla Serena di oggi?

Che bella questa domanda! non me l’hanno mai fatta, mi fa commuovere. Beh, la Serena diciottenne direbbe a quella di adesso di non perdere l’entusiasmo, perché è facile perdersi in questo mestiere, tra delusioni e gente che ti butta giù. Quando ho iniziato ero quasi incredula, entusiasta, felicissima di tutto e quindi quella Serena direbbe a me adesso di continuare ad essere sempre così, di non perdere quella lucentezza. La Serena di adesso invece alla Serena giovane direbbe di parlare meno velocemente, di dimagrire un po’ e di tenere duro, perché nonostante le piccole batoste la strada forse può essere anche un po’ in discesa, non sempre in salita.

Canti, reciti, balli, doppi film. Un sogno nel cassetto ancora da realizzare?

Mi ritengo davvero molto fortunata perché già faccio il lavoro che mi sono scelta. Il sogno nel cassetto “personale” è quello di essere serena, di continuare a vivere le cose con passione, cercando di mantenere un equilibrio tra il mio lavoro e la mia vita privata, e di diventare anche mamma un giorno. Il sogno professionale: non riesco mai a lavorare con Massimo Ranieri perché ogni volta che mi chiama sono impegnata a fare altro. Mi ha chiamato per Sogno o son desto e stavo facendo Tale e Quale Show, un’altra volta quando ero impegnata con Che Dio ci aiuti. Una sfortuna! Da bambina era il mio mito lui, sarebbe bello farci un duetto assieme.

[Credit Photo Cover: Serena Rossi Sito Ufficiale]