Il turismo sessuale è un fenomeno che consiste in viaggi, spesso verso mete esotiche, volti ad ottenere prestazioni sessuali a pagamento dagli abitanti del luogo di destinazione. A intraprendere questi viaggi, in percentuale maggiore, sono turisti e turiste dei paesi benestanti verso gli stati in via di sviluppo.
Il turismo sessuale è il terzo traffico illegale per ordine d’importanza – dopo quello di droga e armi – a tal punto da essere considerato un fenomeno di rilevanza mondiale; anche per via delle conseguenze sociali e culturali che si riversano in modo particolarmente preoccupante su quei paesi, e su quelle situazioni in cui si sfruttano le diseguaglianze di sesso, età, di condizione sociale ed economica.
Il fenomeno del turismo sessuale si è sviluppato maggiormente negli ultimi anni, specialmente per via del maggior impoverimento dei paesi più esotici, quelli più al sud, in cui i bambini, sempre più piccoli, sono spinti alla prostituzione per la fame e la miseria. Ma anche per via dell’aumento del turismo di massa vero e proprio con numerosi voli diretti verso tutte le mete.
Alcuni dati: ogni anno, sono più di 3 milioni di persone che partono per viaggi a scopi sessuali, un sesto di loro è alla ricerca di minorenni, e il volume di affari che ne nasce si aggira intorno agli 80/100 miliardi di dollari. Coloro che fruiscono dei minori sono per il 65% turisti occasionali, per il 30% turisti abituali, per il 5% pedofili. Il 37% è in un fascia d’età compresa tra i 31 e i 40 anni, in prevalenza occidentali. Le vittime, manco a dirlo, sono principalmente bambine; per il 60% comprese in una fascia d’età tra i 13 e i 17 anni, per il 30 % dai 7 ai 12 anni, per il 10% da 0 a 6 anni.
Secondo l’ultimo rapporto di Ecpat Italia (organizzazione che si batte contro lo sfruttamento sessuale dei bambini) gli italiani hanno tristemente raggiunto i primi posti come clienti di bambini fatti prostituire in Paesi del Terzo Mondo. “Questa tendenza è molto allarmante – spiega Marco Scarpati, presidente della sezione italiana dell’organizzazione – Queste persone non sono pedofili. I pedofili abituali sono il 5%, la maggioranza invece dei turisti sessuali è composta da persone che vanno all’estero per provare un’esperienza trasgressiva”. Sono padri, figli, mariti, fratelli. Sono uomini che vivono vicino a noi, accanto a noi. E poi diventano il demonio, a Santo Domingo, in Colombia, in Brasile. Il demonio per più di 15.000 creature, di 15.000 bambine. Minuscoli bottini per turisti, burattini viventi da manipolare a proprio piacimento, così piccole da non raggiungere in altezza neanche l’anca dei predatori.
I motivi che inducono un italiano, così come qualsiasi altro occidentale, a praticare turismo sessuale sono svariati. Coloro che vanno alla ricerca di sesso con adolescenti e bambini cercano “l’anonimato e l’impunità”, ma anche “nuove esperienze”. Per il “classico consumismo sessuale” o perché non riescono ad avere rapporti paritari con donne, e infine per la falsa credenza che fare sesso con bambini sia a minor rischio Aids. Per questi, e per tanti altri orrendi motivi si consumano, ogni giorno, ogni ora, torture di questo genere verso creature innocenti che non sanno a cosa vanno incontro. Il Segretario Generale di Ecpat Italia Onlus dice: “Prevenire e contrastare il fenomeno è possibile attraverso un’attenta azione di sensibilizzazione con messaggi mirati ed efficaci per riuscire ad arrivare a tutti, rivolta sia a ragazzi che adulti. È necessario inoltre intensificare attività di cooperazione a livello giudiziario e investigativo e sicuramente un aiuto può concreto può arrivare dalla presenza delle Ong sui territori attraverso progetti specifici di sostegno alle famiglie e supporto alle vittime”.
Come si comporta la legge italiana a riguardo? Il nostro paese contrasta da sempre ogni forma di abuso,, di maltrattamento, e di sfruttamento sessuale dei minori. La legge 269/98 contro lo “Sfruttamento della prostituzione, della pornografia e del turismo sessuale in danno di minori, quali nuove forme di riduzione in schiavitù” ha, nel corso degli anni, introdotto importanti novità, tra cui la punibilità in patria di tutti quei cittadini italiani che commettano all’estero crimini sessuali contro i minori. Inoltre, nel nostro ordinamento, è presenta la legge che prevede la punibilità delle iniziative turistiche volte allo sfruttamento e alla prostituzione minorile, con una reclusione dai da sei a dodici anni, oltre alla multa.
[Fonte Cover: qnm.it]