Ci sono auto che ti entrano nella testa, nel cuore, per la loro bellezza e per il loro interesse storico. La Fiat 600, senza fare troppi preamboli, è una di queste. Un’auto con la A maiuscola, considerata come quel mezzo che ha fatto svoltare l’economia italiana nel settore automobilistico, grazie a una percentuale pazzesca di vendite nel dopoguerra. Il conflitto mondiale, infatti, aveva fatto perdere prestigio e denaro all’Italia che si era rialzata dopo la guerra terminata nel 1918. Ci voleva, così, un’idea ambiziosa, in modo da far innamorare nuovamente i cittadini, alle prese, tuttavia, con una crisi economica non di poco conto. La cosiddetta “fame” aveva colpito tutti, ricchi e non, che vivevano giorni difficili dove vivere era considerato come un dono divino tra le difficoltà.
Malgrado tutto questo, Vittorio Valletta, allora presidente della Fiat, decise di investire coraggiosamente per la “creazione” di un nuovo veicolo. Spinto dall’entusiasmo che lo contraddistingueva, il noto dirigente, incaricò Dante Giacosa di realizzare una vettura capace di far parlare i cittadini italiani e mondiali, dimenticando, almeno per un momento, tutti i problemi di quel periodo. Nacque, così, la Fiat 600, che venne presentata il 9 marzo del 1955 nel Palazzo delle Esposizioni a Ginevra. I pareri, sin dal primo giorno, erano stati positivi anche per una sorta di ingegno che rivoluzionò, in un certo senso, il modo di considerare l’automobile. La Fiat 600, oltre a un design moderno per quei tempi, poteva percorrere un 14 km con 1 litro di benzina con un motore che erogava “solo” 9 CV di potenza denominata fiscale.

Una scelta che venne accolta con il sorriso da parte del popolo che, poteva contare su un mezzo conveniente e affidabile. Inoltre la tassa di circolazione si attestava sulle vecchie 10.000 lire, somma che accontentava tutti, benestanti e non. Il design della Fiat 600 era semplice, ma avveniristico, con la presenza di due portiere e uno spazio comodo per ospitare ben quattro persone che potevano viaggiare fino a una velocità massima di 95 km/h. Il prezzo, almeno sulle prime versioni, era di 590.000 lire e, dopo il boom di richieste, la consegna dell’auto poteva anche sfiorare i 300 giorni di attesa. Nel corso degli anni, Fiat, spinta dalle tante vendite e dal guadagno, decise di produrre vari modelli. Oltre alla classica 600, dal 1957 al 1959, venne immessa nel commercio la Seconda serie della straordinaria storica che, da lì a pochi anni, avrebbe preceduto la Terza serie e un tris di modelli denominati D per una maggiore grandezza e per la potenza aumentata.

In totale, nel mondo, furono costruiti ben 4.939.642 modelli di Fiat 600, con la Germania e il Sudamerica in prima fila in termini di richieste. Molti successo ebbe anche la versione Multipla, con sei posti divisi in tre file di sedili. A distanza di 60 anni, nonostante il mercato automobilistico sia cambiato, la bellissima auto non si schioda dalle prime posizioni per bellezza e significato. Buon compleanno Fiat 600!
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