Il 2014 è agli sgoccioli e giunge il momento di celebrare i migliori atleti azzurri, gli Oscar dello sport italiano. Tra bilanci e riflessioni, gioie e celebrazioni, i 365 giorni che ci stiamo lasciando alle spalle sono stati densi di eventi sportivi.
Si è cominciato a Febbraio con le Olimpiadi invernali di Sochi. Poi l’estate brasiliana con i Mondiali di calcio, il Tour de France con il trionfo del nostro Vincenzo Nibali, gli Europei di pallanuoto, atletica con gli ori di Meucci e Grenot, i Mondiali femminili di volley disputati in Italia, la spettacolare stagione Nba con il trionfo degli Spurs e la MotoGP.
Ma per l’appunto, chi sono gli Oscar, il Top dello sport professionistico tricolore?

Vincenzo Nibali

nibali

Il sigillo sulla Grand Boucle dello Squalo dello Stretto è stato finora l’ultimo capitolo di un’epopea da predestinato. Talentuoso sin da piccolo, “Enzo” è entrato nel cuore degli italiani illuminando le strade francesi con la sua elegante pedalata che l’ha portato vincitore sull’ambito traguardo degli Champs-Élysées, che mancava al nostro Paese da sedici anni, quando a trionfare fu il “Pirata” Marco Pantani. Due successi straordinari da due uomini di mare. Un Tour corso da autentico dominatore che ha permesso a Nibali di entrare nella “Hall of Hame” del ciclismo mondiale affiancando vere e proprie leggende: Eddy Merckx, Bernard Hinault, Jacques Anquetil, Alberto Contador, Felice Gimondi. Tutti vincitori dei tre grandi giri: Italia, Francia e Spagna.

Marco Belinelli

belinelli

La carriera di “Beli” inizia nel 1997 quando viene notato da Gianni Giardini e segnalato a Massimiliano Milli, allora allenatore delle squadre giovanili della Virtus Bologna. Giardini senza saperlo aveva scoperto un futuro Campione Nba. Il 15 giugno 2014 Marco vince l’Anello con i San Antonio Spurs, sconfiggendo 4-1 nelle Finals i Miami Heat, diventando pertanto anche il primo cestista italiano a vincere il campionato più importante del mondo. Chiude la stagione con 11,4 punti a partita, con una media di 25,2 minuti a incontro e il 43% al tiro da 3 punti.

Sara Errani e Roberta Vinci

errani vinci

Chiudono il podio le due affiatatissime doppiste del tennis azzurro in rosa. Sara Errani e Roberta Vinci per il terzo anno consecutivo sono state incoronate regine dall’International Tennis Federation. Nel 2014 hanno conquistato due slam: Australian Open e lo storico trionfo sull’erba di Wimbledon. Le “Cichi” sono state premiate anche dal presidente del Consiglio Matteo Renzi per la loro annata molto positiva.

Valentino Rossi

rossi

“Rossi c’è! Rossi c’è!” Negli anni 2000 è stata l’inconfondibile esultanza di Guido Meda alle vittorie del Dottore. Il 2014 di Valentino Rossi è stato importante: 2 successi, 13 podi e secondo posto mondiale alle spalle del funambolo spagnolo, Marquez. Vale, nonostante la verve dei più giovani, ha confermato di essere migliorato e il campione di Tavullia dovrà decidere se continuare o smettere. Di certo c’è lo spettacolo di questa stagione: come recitava una delle sue tante goliardiche magliette indossate nei post GP, “Gallina vecchia fa buon brodo“. A 35 anni, The Doctor può ancora emozionarci.

Daniele Meucci

Athletics European Championships 2014

L’Ingegner Daniele Meucci è il talento più promettente dell’ultima leva di fondisti azzurri, forte muscolarmente anche grazie a un passato da calciatore (ala sinistra del Navacchio, la squadretta del suo paese), già argento all’Europeo 2012 nei 10mila, Daniele con la bellissima medaglia di Zurigo ha compiuto la definitiva transizione verso un futuro da maratoneta destinato a grandi imprese. In Svizzera, alla sua seconda maratona e mezza (come ha dichiarato spesso nelle interviste del dopo gara), ha dimostrato acume tattico e ritmo cadenzato da perfezionista: 65’38” i passaggi identici ai 21,097 km. Per il futuro lo aspettano il Mondiale di Pechino 2015 e, a ruota, l’Olimpiade di Rio 2016, dove proverà a ripetere l’impresa di Stefano Baldini ad Atene 2004. Sbocciare nel giorno della maratona europea, mettendo in fila i favoriti e conducendo una gara di grande lucidità tattica, non è da tutti. L’uomo giusto al posto giusto nel momento giusto.

Antonio Di Natale

Udinese - Chievo Verona  - Serie A Tim 2014/2015

Capocannoniere della Serie A nel 2010 con 29 reti e nel 2011 con 28. Basterebbero questi due dati per attestare Totò Di Natale tra i migliori atleti azzurri dell’ultimo quadriennio. Il motivo per cui l’attaccante dell’Udinese è annoverato nella classifica degli Oscar 2014 risiede nel traguardo raggiunto il 23 novembre, giorno della sua 400° presenza in Serie A. Allo stadio “Friuli” si gioca Udinese-Chievo, valevole per la 12a giornata di campionato. Al quarantaseiesimo del primo tempo Di Natale realizza il pareggio bianconero. Un gol speciale: il suo 200° nella massima serie.

Gregorio Paltrinieri

paltrinieri

Specialista degli 800 e dei 1500 stile, “Greg” ventenne carpigiano ha già un palmares invidiabile, arricchito dal Mondiale in vasca corta conquistato a Doha il 7 dicembre e impreziosito dal record europeo: 14’16″10. L’atleta in forza alle Fiamme Oro della Polizia di Stato annovera anche tre ori europei e sei titoli italiani e tra un anno e mezzo, con altra esperienza sulle spalle, sarà il punto di riferimento del mezzofondo azzurro a Rio.

Tania Cagnotto

cagnotto

Il 2014 dei tuffi italiani sarà ricordato ancora una volta, l’ennesima, per le imprese di Tania Cagnotto. Due ori agli Europei di Berlino, di cui uno nel sincro con Francesca Dallapè – sesta gemma continentale consecutiva – e un argento: la regina è sempre lei. Figlia d’arte, in quanto il padre e suo allenatore Giorgio Cagnotto ha vinto numerose medaglie in campo mondiale ed europeo nel corso degli anni settanta, quest’anno ha avuto una rivincita dopo i quarti posti di Londra 2012 sia nel sincro sia nell’individuale. A Rio Tania avrà 31 anni e manca soltanto una medaglia olimpica per completare una carriera da campionessa.

Vanessa Ferrari

Vanessa Ferrari

Il 2014 della Nazionale di ginnastica artistica va in archivio con risultati lusinghieri. Storici quelli di squadra a Nenning, pregevoli le novità tecniche e poi i successi di Vanessa Ferrari, che in prospettiva fanno ben sperare per il futuro.
Il fantastico quinto posto ottenuto dalla squadra femminile ai Mondiali è stato il grande risultato della stagione, trattandosi della miglior performance ottenuta nella storia moderna.
Vanessa Ferrari, Erika Fasana, Martina Rizzelli, Giorgia Campana, Lara Mori e Lavinia Marongiu hanno realizzato una magia, lottando sostanzialmente alla pari con le grandi potenze della Polvere di Magnesio mondiale.
Abbiamo portato, per la prima volta nella storia, due ginnaste nella Finale di specialità al corpo libero (Ferrari e Fasana), confermando la tradizione ormai abituale delle due ragazze nell’atto conclusivo dell’all-around.
L’obiettivo è naturalmente la qualificazione diretta alla rassegna a cinque cerchi: dovremo centrare la Finale ai Mondiali di Glasgow 2015 per staccare direttamente il pass, senza così passare per la tagliola del Test Event (in programma nella primavera 2016, con conseguente scombussolamento del calendario).
Questa è una base stupenda su cui fondare il futuro verso le Olimpiadi di Rio.

Tony Cairoli

cairoli

Tony Cairoli The Movie“: se dedicano e pensano a te per realizzare un film vuol dire che la tua storia è straordinaria. Se all’ingrediente della straordinarietà aggiungiamo che il protagonista è un campione, una leggenda nel suo sport, ne verrà fuori un capolavoro. Otto Mondiali vinti, 72 GP vinti e 117 podi.
Anche Antonio Cairoli è espressione della Sicilia. Come Nibali è originario del Messinese. La gloria, i sacrifici, le cadute e le rinunce che hanno accompagnato il viaggio di Tony da Patti all’Olimpo dello Sport Mondiale.
Il sesto titolo iridato nella classe regina del Motocross proietta ulteriormente Cairoli tra i piloti più titolati al mondo insieme ad atleti del calibro di Sebastien Loeb (9 mondiali rally) e Valentino Rossi (9 titoli mondiali tra 125, 250, 500 e MotoGP). Insomma Tony Cairoli merita senza discussioni un posto tra gli Oscar dello sport italiano, non soltanto del 2014, ma di tutti i tempi. Il numero 22 sembra proprio lanciato verso la storia del Motocross e a breve potrà entrare nell’esclusivo club dei 9 volte iridati e Stefan Everts dovrà preoccuparsi nel vedere il suo record vacillare piano piano sotto i colpi del siciliano volante.