La notte fra il 31 dicembre 2014 e il primo gennaio 2015 non solo si è lasciato un anno alle spalle ma si è entrati in un anno epocale. A molti il 2015 non dirà un granché, contando che è anche appena iniziato, ma per una miriade di persone il 2015 sarà un anno speciale se accostato a un’altra data: il 21 ottobre ovvero quando Marty McFly e Doc atterrano nel futuro. È l’anno ics di “Ritorno al futuro” e in pochi potranno rimanere indifferenti. Gli anni Ottanta ci hanno regalato grandi classici e lo spirito innovativo di un regista sui generis, Spielberg, hanno contribuito a plasmare non solo un genere cinematografico ma anche una grossa fetta di pubblico.
Sono tanti i film diventati cult che sono entrati a far parte sia del patrimonio culturale mondiale che dell’immaginario comune. Il cinema ha la giusta dose di democrazia che ci vuole per rendere un prodotto commerciale, esportabile, che si presta alla globalizzazione: il linguaggio delle immagini, delle storie traducibili in mille lingue con il doppiaggio, la fusione di cervelli che compongono quello che si vede sullo schermo. Capita così che alcuni film rimangono davvero indelebili e sicuramente uno fra tutti è “Ritorno al futuro”. Una delle peculiarità di questa trilogia è quella di aver tradotto la fantascienza a un livello più che comune avvicinandola ai desideri umani.

Viaggiare nel tempo, avanti nel futuro e indietro nel passato, affascina anche l’uomo più insensibile ai cambiamenti. “Ritorno al futuro” è un film che non solo si è conservato perfettamente anche nel 2015 ma addirittura alimenta un interesse gravitazionale interessante. Guardato oggi dai ragazzini fa sicuramente sorridere, ed anche a un occhio più adulto suscita una certa tenerezza. Fa sorridere per esempio che nel 1985 si pensasse che il 2015 fosse così lontano da riservare così tante sorprese e cambiamenti. Marty e Doc avrebbero potuto viaggiare qualche anno più in là, incontrando un Marty più vecchio ma evidentemente lo sceneggiatore Bob Gake e il regista Robert Zemecjis la pensavano diversamente.
Non appena la DeLorean atterra nel 2015, inizia il bello del secondo capitolo. Quello che colpisce sono le idee particolarmente studiate di chi voleva vedere nel 2015 qualcosa di veramente innovativo: le scarpe Nike che si autoallacciano, il giubbotto che si regola accorciandosi e adattandosi perfettamente al corpo di Marty. Ma presto Doc con due battute fa riferimenti a una realtà tanto anelata e quali possono essere i bersagli ironici della faccenda? Il sistema giudiziario e le poste (si accennava prima a quanto il cinema fosse universale): il figlio di Marty infatti viene processato in sole due ore e la battuta epocale di Doc la dice lunga: “Hanno abolito gli avvocati“. Mentre poco prima pronuncia: “Peccato che l’ufficio postale non sia efficiente come il servizio meteorologico“.

La tecnologia in un film di fantascienza è essenziale e qui le sorprese non finiscono: dalle invenzioni più simpatiche come il generatore alfa induttore di sonno al microonde speciale che idrata una pizza Hut di pochi centimetri facendola diventare una super pizza, si passa a premonizioni interessanti. Per esempio il Marty del 2015 dialoga in uno schermo tv come con un odierno collegamento Skype o FaceTime. Per non parlare degli ipotetici Google glass che si intravedono quando Marty jr cena con la famiglia. Il resto forse ha bisogno ancora di qualche anno per realizzarsi come la tecnologia Hoovercraft e le autovolanti. La cosa che colpisce di più è per noi essenziale: internet. Persino al mondo fantascientifico pareva impossibile collegare tutto il mondo in un click.
“Ritorno al futuro” miete parecchie vittime nerd ma anche comunissimi appassionati di un genere o semplicemente di un film. Le community si sprecano ma i siti specializzati non scherzano e i gadgets originalissimi lo testimoniano in pieno come l’orologio che ha nel quadrante il flusso canalizzatore, che illuminandosi indica l’orario e in basso i tempo circuiti che indicano la data o il fantastico Hoverboard in uscita proprio a ottobre. E non si parla certo solo di oggettistica perché gli eventi in programma per questa data epocale per tutta la trilogia con protagonisti Michael J Fox e Christopher Lloyd, non vengono organizzati solo da fans di tutto il mondo ma dagli stessi protagonisti.
Michael J Fox per esempio sta organizzando qualcosa di davvero geniale, un’occasione davvero unica per gli appassionati di questa saga: una crociera che partirà da Fort Lauderdale, non lontano da Miami Florida, e che ospiterà parte del cast del film. Ma non solo: se è vero che i passeggeri potranno parlare con gli idoli di “Back to the future”, è anche vero che potranno partecipare al ballo dei genitori di Marty alla Hill Valley High School Prom’s ‘Under the Sea Dance’. La crociera sarà a bordo della più grande nave della Royal Caribbean dal 7 al 14 novembre e toccherà Haiti, Jamaica e Messico. Il tutto a scopo benefico: il ricavato andrà alla Michael J. Fox for Parkinson’s Research.
Dopo tutti questi anni il successo, l’affetto del pubblico che si trasmette da generazioni, rimane intatto. Il segreto forse è difficile da svelare ma non così difficile da intuire. Il fascino di un’impresa umana, il brivido di un’avventura fantastica con un pizzico di romanticismo e ironia che solo Doc Brown può regalare e quell’ingenuità di Marty McFly che mista a una leggera tenera goffaggine non possono che rimanere fra gli aspetti più cari di “Ritorno al futuro”.
[Fonte cover: www.chakragalaxy.blogspot.com]