Ignazio Marino al centro delle polemiche per lo scandalo Roma Capitale che a distanza di mesi sembra non placarsi e anzi apre a nuovi scenari che vorrebbero le dimissioni dell’attuale Sindaco ed Elezioni anticipate nella Capitale. In un contesto di confusione che sembra aiutare le opposizioni, i problemi legati ai rifiuti e al dramma immigrazione aumentano il sentimento di anti politica di molti cittadini e la disaffezione verso un Sindaco ritenuto colpevole di una situazione arrivata ai limiti.
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Cosa dicono i sondaggi
La situazione a Roma non può essere paragonata a quella politica nazionale, ma la Capitale diventa termometro fondamentale per analizzare l’effettivo avanzare delle opposizioni verso un Pd che sembrerebbe registrare un calo generale, flessione che in prospettiva di Elezioni potrebbe ritorcersi contro Renzi con una legge elettorale che con gli attuali numeri non garantirebbe una vittoria sicura. In più i risultati non esaltanti delle recenti Regionali preoccupano non poco i dirigenti di un Partito le cui anime interne continuano a non riuscire a trovare un equilibrio, come testimoniano le recenti uscite di Civati e Fassina. Così se i sondaggi indicano una flessione per il Pd, diventa interessante stabilire se effettivamente da parte di Salvini c’è interesse nel tentare di trovare un accordo con Berlusconi e il centrodestra, con dati che sembrerebbero profilare un’ennesima e clamorosa rimonta dell’ex cavaliere e della sua compagine. Il Movimento di Grillo resta stabile, ha dimostrato nei recenti ballottaggi di poter essere competitivo laddove in un secondo turno riesce ad intercettare i voti degli sconfitti e dei delusi, con uno scoglio principale che resta semmai quello di riuscire a confermarsi seconda forza politica continuando a rifiutare accordi ed alleanze con altri Partiti.
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Social(ismo) 2.0
Non c’è dubbio che nonostante la decisione di defilarsi parzialmente dai riflettori presa da Grillo negli ultimi mesi, quando vuole l’ex comico ligure riesce comunque ad attirare su di sè un’enorme attenzione grazie anche ad un semplice tweet. Questo il caso dell’ormai celebre quanto discussa frase su Roma e su Ignazio Marino. Stavolta però la forza e l’aggressività dei contenuti gli si è ritorta contro con la scelta di scrivere “Elezioni per Roma il prima possibile. Prima che la città sia sommersa dai topi, dalla spazzatura e dai clandestini” che non è piaciuta anche a tanti dei suoi elettori, con la decisione di correggerla con una nuova versione: “Marino dimettiti prima che Roma sia sommersa dai topi, dalla spazzatura e dai campi dei clandestini gestiti dalla mafia”. A criticare Grillo anche esponenti politici, dalla Presidente della Camera Laura Boldrini che ha definito lo sfogo di Grillo frutto non di politica ma di disprezzo, invitandolo ad un maggiore rispetto. Così anche il senatore del Pd Stefano Esposito che definisce l’uscita di Grillo “tanto coerente quanto vergognosa”. Ma a colpire l’attenzione di tanti cronisti è la rabbia di utenti che ignorando il significato letterale del messaggio, davano ragione a Grillo “esausti” per una situazione non più accettabile. Anche questo ad indicare che nonostante le polemiche, lui resta tra i più abili a catturare il malcontento dell’elettorato.
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Strategie e possibili cambi di rotta per Renzi, Grillo e Salvini (in caso di Elezioni anticipate a Roma)
Interessante dunque il cercare di comprendere quali scenari si potrebbero aprire in caso di Elezioni anticipate a Roma. Nonostante Renzi più volte abbia smentito riguardo la possibilità che Marino si dimetta, il confluire di più problematiche sembra non remare a favore del Sindaco, spesso accusato da più parti anche per colpe che non può avere. Ad interessare in particolare in questi giorni, la spinta di gran parte degli elettori capitolini del Movimento che vorrebbero un “nome forte” per concorrere alla poltrona in Campidoglio. La scelta ricade su uno dei volti più conosciuti, il parlamentare Alessandro Di Battista; ma se la base lo acclama, dall’alto Casaleggio sembra non avere alcuna intenzione di dare il suo ok alla candidatura. Roma è forze la più grande occasione per i grillini di poter conquistare realmente una posizione di rilievo, e non vogliono lasciarsela sfuggire nonostante il regolamento sembrerebbe non permettere al Deputato di partecipare all’Elezione senza aver completato l’attuale mandato. In questo scenario incerto sarebbe interessante vedere quale sarebbe l’asso da giocare per Renzi che dovrebbe cercare quel nome probabilmente vicino alla società civile che riuscisse a placare malumori verso il Partito. Così come lo stabilire se Salvini effettivamente inizia ad avere un peso elettorale anche al Centro Sud e se, per vincere, riuscirebbe a trovare una accordo su un nome con la destra.
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