Alberto Naska pilota, influencer, youtuber. Una persona che nei suoi video ha portato tanta passione e voglia di fare. Lui è una star del Motor Vlog, lo possiamo chiamare così. Un ragazzo che fin da bambino voleva correre che poi si è ingegnato diventando quello che è oggi.

Alberto Naska, chi è, età, dove correrà nel 2022?

Nato il 14 giugno del 1990, Alberto Fontana “Naska” è un ragazzo di Torino che iniziò la sua “carriera” correndo sul simulatore, vincendo e guadagnandosi ogni posto fino a dove si trova ora. Arrivando, quest’anno a gareggiare per la prima volta in un campionato Europeo, l’Euro Nascar.

Vanta ben 710.000 iscritti sul canale YouTube molti altri sui social. Più di 183 milioni di views e una popolarità mai vista.

Noi del Giornale Digitale Motori abbiamo avuto l’onore di intervistarlo e per chiedergli alcune curiosità che ci fanno scoprire di più la sua storia. Tenendo come fulcro l’imminente stagione motoristica.

L’intervista a Alberto “Naska”

Alberto ti faccio una domanda che avrai sentito molte volte, ma che è di rito, com’è nata la tua passione per i motori?

Eh, sinceramente non lo so (ride). È una di quelle cose che hai nel DNA e quando hai già dentro di te un qualcosa prima o poi viene fuori. Questo è anche un po’ il problema di questo mondo. Che o la passione ti nasce di famiglia oppure devi essere ricco altrimenti non corri

Ormai è da tempo che sei online e da YouTube a Instagram sei seguito da migliaia di persone. Qual’è la cosa che ti rende felice, provare vetture stupende, non so il ricevere complimenti dai tuoi seguaci, quando in giro ti riconoscono e ti chiedono una foto?

Ci sono molte cose che mi fanno piacere. Partendo da quelle a livello personale, ad esempio i risultati che aumentano.  Un incremento di iscritti sul canale YouTube, l’aumento delle visualizzazioni o semplicemente del guadagno. Poi ci sono quelle che riguardano la carriera sportiva. Vincere una gara, vincere un campionato.

Infine, ci sono le soddisfazioni che con un mio video posso fare qualcosa di utile per gli altri. Ad esempio, una persona mi ha detto che aveva migliorato una curva vedendo come la facevo io.

Questa è la più bella perché nei primi due casi sono soddisfazioni molto tipiche, in quest’ultimo sono pochi i lavori che te la danno.

Parlando della nuova stagione che hai presentato da poco, che aspettative hai, che obbiettivi ti sei preposto? Nell’Euro Nascar cosa ti aspetti?

L’obiettivo per chi fa queste cose è sempre vincere, anche se parto, faccio l’esempio, 24° su 25. Cioè più ti predisponi un obiettivo alto più hai possibilità di arrivarci vicino. Se parti quindicesimo e ti fissi che devi arrivare sul podio magari arrivi settimo, ottavo.

Si corre per vincere, poi quello che viene viene. Magari farò cagare però oh (ride). Le aspettative sono alte anche perché i test sono andati bene, però la gara è un’altra cosa.

Tu che pilota ti reputi? Di che livello sei, facendo un esame a te stesso?

Beh, sai qui la faccenda è complicata. Partiamo dal presupposto che auto e moto siano uguali a livello di guida, anche se sono completamente diverse. Io ho iniziato a correre nel 2018, poi ho continuato nel 2019,2020 e 2022, se vogliamo aggiungere quella stagione che avevo fatto vincendo il talent nel 2013, sono cinque anni di esperienza. Un futuro pilotino di F1 questa esperienza ce l’ha a nove anni, avendo iniziato circa a quattro anni (ride).

C’è capisci ho 31 anni ma è come se da pilota io ne abbia nove. È un mondo strano perché pensi che abbia un passato con la giusta esperienza per l’età che ho e invece sono un bambino di dieci anni (ride).

Purtroppo, è molto difficile rispondere a questa domanda, soprattutto in questo mondo.

Ogni persona ricorda la sua prima auto e per noi malati di motori questa ha una importanza maggiore. È un coronamento, avendo finalmente quell’oggetto tanto sognato nelle mani. Abbiamo sognato per giorni di sfrecciare per le strade magari sognando di stare in griglia di F1 e ora era finalmente arrivato quel momento. Qual’è stata la tua prima auto?

La mia prima macchina è stata una Fiat Punto nel 1998 che mi aveva regalato mia sorella appena feci diciotto anni. Era una auto da 500 euro di valore capiamoci che però lei doveva rottamare allora me la diede a me. È stato incredibile perché essendo il più povero della scuola, ma ero il primo ad avere la macchina, una sensazione bellissima!

Poi con i miei risparmi riuscivo a gestirmi le spese. Che erano contenute, gli 80 euro di bollo annui, l’assicurazione che con il decreto Bersani veniva a costarmi 400 euro l’anno e la benzina costava poco. C’è però capito BOOM riesco ad avere una macchina!

C’è da dire che è durata un mese (ride). Ora ti racconto. Prima nevicata, primi traversi, ma ti dico che scendevo da Dio, meglio di Sebastian Loeb, uno spettacolo! Poi però tornando a casa mi dimentico che sull’asfalto c’era la neve quindi alla prima curva ho preso il marciapiede e semiasse rotto.

L’ho portata dal meccanico ma giustamente mi disse che il costo del danno superava quello della macchina e allora spesi quei 100 euro per rottamarla e così finì la mia avventura.

Però essendo abituato a guidare le auto sul simulatore quella mi sembrava una vettura da corsa (ride), è stata una bella sensazione perché ho detto “cavolo finalmente guido una cosa vera” però poi fini lì.

Parlando di videogiochi e simulatori, qual è quello che preferisci?

Qui bisogna fare una distinzione. Calcolando il realismo e l’affidabilità nella guida RFactor e Assetto Corsa Competizione sono imbattibili. Invece per il lato server, online e community beh Iracing è migliore, però non ha realismo.

Mi ritrovo con il massimo grip della gomma a ruote dritte, ma in curva si azzera completamente capisci che è impossibile giocare così. Essendo molto usato e l’esperienza online è di gran lunga superiore mi ritrovo sempre a giocare a questo, però devo fare i conti con questi problemi.

Opinioni invece sulla stagione di MotoGP, pensi che pecco questa volta ce la può fare? E i tuoi favoriti per il titolo?

Allora l’anno scorso aveva una moto perfetta cioè ci aspettavamo un inizio di stagione buono, però non è andata così. Secondo me è ancora troppo presto perché in un campionato di MotoGP è tutto imprevedibile. Non è più come una volta, ora quello che alla prima gara partiva ultimo, a quella dopo si trova in pole position, c’è è troppo presto per dare conclusioni.

E questa Ferrari?

Eh, sì sapevamo tutti che Ferrari si stava preparando per migliorarsi e migliorare la vettura. Poi tutto slitto con la pandemia visto che l’anno scorso gli sviluppi furono pochi, ma siamo stati ripagati bene per adesso.

È stata una soddisfazione molto bella a livello di italiani.

Per quanto però la pagina Instagram Mercedes sia perfetta a confronto di quella Ferrari (ride), dovrebbero un po’ svecchiare il tutto non so.

Pilota preferito del motomondiale?

A livello di talento e bravura Marc Marquez. Invece a livello personale, ti rispondo, Valentino Rossi.

E di Formula 1?

Beh, qui è complicata, vedi Norris che è simpaticissimo, Leclerc ha l’aria del bravo ragazzo, personalmente come carattere è difficile la scelta.

Cosa ne pensi del motorsport sport odierno, cioè cosa ne pensi di come si sta evolvendo, dove i soldi sono più importanti del talento. Cito ad esempio i mazepin, stroll, e il più eclatante Zhou. Ti fa arrabbiare questa semplicità che certi piloti hanno nel poter entrare a gareggiare rispetto ad altri?

Penso che sia una merda (ride ndr). Una merda è relativa, perché a seconda da che parte lo vedi cioè, io sono nato, credo, con buone capacità ma non ho i soldi q per questo dico così, se fossi nato con i soldi direi quanto è bello il mondo del motorsport.

L’unica soluzione sarebbe che dall’alto qualcuno dica di limitare questi “costi” e blocchiamo i piloti paganti. Però si vede che non hanno interesse, tu lo rendi sempre più costoso girano sempre più soldi e è questo il risultato.

Allora creiamo una categoria che sia altrettanto seguita e altrettanto bella che “rimpiazzi” la F1, cioè facciamo un motorsport per i ricchi e uno per i poveri.

È impensabile che uno che vuole arrivare in Formula 1 deve aver, sperando di vincere tutti i campionati, 6 milioni di euro, c’è oh di che cazzo stiamo parlando (ride).

Nelle moto ancora ti dirò che se hai talento una strada la puoi trovare.

Parlando più personalmente, sei felice di ciò che hai creato, oppure in qualche momento dici butto tutto all’aria e via?

Ti direi di sì, però in parte. La parte più saggia dice questo. Però dall’altra parte della medaglia vorrei sempre di più. Compio 32 anni quest’anno e avrei potuto capire prima che la strada di YouTube per correre era quella giusta, magari a quest’ora mi trovavo in Formula 1 (ride ndr).

C’è sempre questa continua lotta tra l’ambizione e la ragione, una volta prevale una e una volta l’altra.