Per le appassionate di shopping online low cost, il blog di Alessandra Crinzi oramai è un punto di riferimento abbastanza diffuso. Outfitspertutte nasce dall’idea di una ragazza creativa, ma soprattutto umile e disponibile, che un mattino decise di farsi strada tra i social, praticando e condividendo una delle sue più grandi passioni: lo shopping online. Alessandra ha conquistato il cuore di tutti, sia quello delle “meravigliose creature” a cui giornalmente si rivolge, che quello degli “uomini carucci” che si celano tra le migliaia di followers su instagram e facebook. Non è una fashion blogger (come lei stessa ci tiene a precisare), e la sua vita scorre in una penna. L’attitudine per la scrittura ha da sempre occupato un posto speciale nella sua vita, motivo per cui tra i tanti sogni del cassetto ritroviamo il desiderio ancora vivo di un futuro nel campo giornalistico.

Per i lettori de Il Giornale Digitale, ecco l’intervista ad Alessandra Crinzi, una dolcissima ragazza di Genova che tra speranze e progetti futuri, spera di realizzare i propri sogni. E noi glielo auguriamo.

Nel giro di poco tempo hai raggiunto un successo straordinario sul web grazie al blog “outfitspertutte” di cui tu stessa sei la creatrice. Ma come è nato tutto questo e quali erano le tue aspettative prima di iniziare questa avventura?

Beh, potrà sembrare assurdo, ma in verità l’idea del blog e della pagina Instagram sono nate entrambe da un sogno fatto una notte dell’ottobre scorso. La mattina mi sono svegliata e prima di fare colazione – lo specifico perché solitamente prima di una brioche non agisco nemmeno per aprire le finestre della camera da letto – ho aperto l’account Instagram e nel pomeriggio il blog. Sinceramente non mi aspettavo questo successo. Tutto è nato perché ho pensato fosse giusto creare un’alternativa, qualcosa di diverso rispetto ai fashion blog che purtroppo, soprattutto ultimamente, si distaccano molto dal tenore di vita della maggior parte delle ragazze che li seguono.

Non ami definirti “fashion blogger”. Sin da subito hai preferito distinguerti dalla categoria cercando di stare dalla parte della “normalità”. Quali sono, quindi, i principali obiettivi del tuo progetto e qual è la tua opinione circa il mestiere svolto dalla fashion blogger?

Diciamo che non amo definirmi, ma questo in generale. Non mi piace chi si autoproclama senza averne le – passatemi il termine – competenze. Nel mio caso, ho voluto sottolineare che non sono una fashion blogger perché non mi ritengo tale; non avrei la voglia di indossare costantemente vestiti per poi mostrarli, non amerei parlare esclusivamente di moda – sinceramente me ne guardo bene e chi conosce il mio blog sa che raramente tocco l’argomento, ma anzi amo parlare di tutt’altro – e soprattutto non amo apparire, o almeno, non ne sarei mai capace come chi, intraprendendo l’attività di fashion blogger, è obbligata/o a fare. Outifitspertutte sono io, ma anche tutte le ragazze ed i ragazzi – sì, sono tanti anche loro – che seguono la pagina e il blog.

Alessandra Crinzi: 'Non solo outfitspertutte, il giornalismo è il mio sogno nel cassetto' (INTERVISTA)

Una delle tue più grandi passioni è lo shopping online low cost, ma il giornalismo ha da sempre occupato un posto speciale nel cassetto dei sogni da realizzare. Quanto conta per te la scrittura e cosa ne pensi del giornalismo online?

Lo shopping low cost è una droga, oltre che un grande passatempo. Mi diverto a scovare i capi più belli ed economici proponendoli e quando posso, ovviamente, acquistandoli. La scrittura, invece, è parte integrante della mia vita, nonché il mio sogno. Alle superiori ho iniziato a sognare ad occhi aperti di scrivere per una grande testata. Poi si sa, non tutto quello che si spera di realizzare diviene realtà e così ci si “adegua”, alle volte sbagliando, a quello che la vita ci pone davanti. Il giornalismo online è l’evoluzione della carta stampata e ha dalla sua parta la totale assenza di confini; è proprio questo il bello.

Il tuo profilo Instagram conta oramai più di 60.000 followers . Come descriveresti il rapporto instaurato con le tue “meravigliose creature” ? Hai mai ricevuto insulti o lamentele? Come hai reagito?

Devo esprimermi con un gioco di parole. Ci credi che ancora non ci credo? Oggi sono più di 66.000 e ancora non realizzo che tutte queste donne abbiano deciso di “voler avere a che fare con me”. Adoro il genere femminile e quindi sono felice di potermi rapportare ogni giorno con quelle che definisco le mie meravigliose creature. Alle volte non è semplice, sia per la quantità di domande che ricevo giornalmente – smaltirle è una vera impresa – sia perché dietro alcuni profili si nasconde molta frustrazione e alle volte capita di imbattersi nella cattiveria. Sono fortunata perché mi capita raramente, ma quando accade, non ti nego che ancora, nonostante sia quasi un anno che ho questa pagina, rimango molto amareggiata. Ricevo giornalmente decine di complimenti e anche decine di critiche, ma quando quest’ultime sono costruttive ed esposte con educazione, ringrazio chi me le sottopone perché credo che una critica faccia crescere, a differenza di un complimento.

Tanti sono i pregiudizi riservati alle ragazze che come te scelgono di svolgere questo mestiere, ancor più per la fashion blogger. Cosa risponderesti a coloro i quali screditano il vostro lavoro?

Purtroppo il pregiudizio è dettato dall’invasione di ragazzine che dopo il fenomeno delle tre Chiare, hanno deciso di intraprendere l’attività di fashion blogger. La gente si è trovata travolta da tutte queste aspiranti Ferragni e purtroppo ciò ha fomentato il pregiudizio di chi crede che parlare di moda sia sinonimo di stupidità o superficialità, quando invece, a mio modesto parere, è molto più stupido e superficiale chi giudica il lavoro di una persona, o peggio, la persona stessa, basandosi sulle apparenze. Ad esempio, aprendo la mia pagina si sfogliano molti post che parlano di moda, ma chi è attento scoprirà che dietro ai vestiti si celano anche i messaggi di una donna che ha sofferto di disturbi del comportamento alimentare e che oggi sfrutta la “popolarità” di un social, per lanciare messaggi, che io definisco, positivi.

Sei nata a Palermo ma adesso vivi a Genova con l’amore della tua vita. Entrambi coltivate la passione per la moda e sul tuo profilo Instagram non mancano mai riferimenti alla simpaticissima pagina curata da lui, bemonkeyofficial. Avete mai pensato di collaborare assieme?

Bemonkey è un brand che nasce da una brillante idea di Andrea, nel tempo l’abbiamo perfezionata e sviluppata insieme e quindi posso dirti che attualmente non collaboriamo, ma bensì lavoriamo per far diventare questo marchio una nuova importante realtà a livello nazionale. Ad oggi contiamo numerose collaborazioni con personaggi del mondo dello spettacolo, nonché la nuova capsule t-shirt firmata da Alan Caligiuri dello Zoo di 105. Insomma, io sono fiera di Andrea ed entrambi siamo molto fieri di Bemonkey.

Alessandra Crinzi: 'Non solo outfitspertutte, il giornalismo è il mio sogno nel cassetto' (INTERVISTA)

Se dovessi scrivere una lettera alle tue followers quale messaggio vorresti lanciare loro?

Che bella domanda. Credo che la inizierei dicendo che sono grata per la splendida esperienza che mi stanno permettendo di vivere, perché è grazie a loro che continuo ogni giorno a portare avanti la pagina Instagram – credimi, è un vero secondo lavoro – ma soprattutto, grazie a loro ho ritrovato la voglia di lottare per un sogno, quello che mi vede scrivere per un giornale, o addirittura chiusa in casa per la creazione di un romanzo. E’ grazie a loro ho riaperto un cassetto del quale avevo perso la chiave e oggi mi ritrovo con tanti sogni in mano, ma soprattutto con la voglia di realizzarli. I messaggi che lancio giornalmente sono tanti e le più affezionate li conoscono molto bene, a chi è appena arrivata voglio dire che “amare se stessi è l’inizio di un idillio che dura una vita”, comprenderlo, invece, è il traguardo più importate che ogni donna possa raggiungere.

[Photo Credits: Alessandra Crinzi]