L’indiscrezione trapelata poche settimane fa sta ancora facendo discutere: l’Alfa Romeo potrebbe tornare in Formula 1, parola di Sergio Marchionne. Una notizia, quella dello scorso 14 dicembre, data dallo stesso Amministratore Delegato del Gruppo FCA durante i consueti auguri di Natale e capace di sorprendere anche i giornalisti presenti che non si attendevano il clamoroso annuncio. Nel discorso natalizio, Marchionne aveva ribadito l’importanza del marchio Alfa Romeo che, malgrado gli anni difficili, è rimasto sempre nel cuore degli appassionati, evidentemente affascinati in eterno dal Biscione. Da quella frase, poi, la disponibilità a un possibile ritorno nel Circus, competizione alla quale Alfa Romeo ha partecipato dal 1950 al 1985 come scuderia e fino al 1988 in qualità di azienda fornitrice di motori, disputando ben 110 gare con 11 vittorie al suo attivo. Come non dimenticare le esultanze di Nino Farina con la 158 e quelle di Juan Manuel Fangio con la 159. Altri tempi, altre corse, attualmente più che mai incentrate sull’elettronica e sulle polemiche, spesso gratuite. La notizia, come prevedibile, ha così messo in agitazione i tanti appassionati della Formula 1, anche perché la Ferrari potrebbe lasciare il campionato tra qualche anno.

Come ha spiegato Marchionne, infatti, l’ipotesi di abbandono della Rossa è improbabile, ma possibile per una serie di motivi legati alle regole che dovrebbero essere attuate in futuro. La sensazione è che queste affermazioni relative al Cavallino Rampante siano più una provocazione, anche perché nessuno può immaginare una Formula 1 senza la monoposto di colore rosso acceso. Proprio su questo pensiero, Il Giornale Digitale ha voluto conoscere il parere di tre appassionati che hanno i motori tatuati sulla pelle. Francesco Farnerari, ad esempio, alla domanda riguardo l’assenza della Ferrari dal Circus, ha risposto: “Per me potremmo non vedere, tra qualche anno, il Cavallino Rampante in F1. Tuttavia, un possibile rientro dell’Alfa Romeo nel mondo delle corse avrà un impatto positivo sui tifosi Ferrari”. Più cauto e dalle idee opposte, Francesco Tarquinio che spiega: “Alfa Romeo punta al mercato americano e per rilanciarsi ha intenzione di ritornare in pista proprio dove ha costruito il suo blasone. Al momento, infatti, sarebbe in contatto con gli organizzatori della classe LMP1 prototipi anche se il debutto non avverrebbe prima del 2017. Su questa indiscrezione, il concept della LP Design “rende” l’ idea del tipo di Alfa Romeo che potremmo aspettarci in pista. Nel frattempo possiamo ammirare il modello Giulietta nella serie VLN con la versione TCR in via di sviluppo che sarebbe pronta a breve”. L’altro amante dei motori che abbiamo interpellato, Francesco Gerardo Pelella, invece risponde in maniera secca e chiara alla precedente domanda: “Spero di vedere insieme Ferrari e Alfa Romeo, in una competizione sana e corretta per il Mondiale”.

Risposte diverse tra loro, ma con un minimo comun denominatore, rappresentato dall’Alfa Romeo, vero e proprio storico marchio in grado di far emozionare chiunque in qualsiasi momento. Approfondendo bene la questione, però, le dichiarazioni di Sergio Marchionne somigliano più a quelle di un importante dirigente che avrebbe “approfittato” di questa situazione per far tornare alla ribalta Alfa Romeo. L’idea di rivedere il Quadrifoglio nelle piste da corsa, insieme ad altre potenti monoposto, è affascinante, ma di difficile attuazione per i costi alti dell’operazione. Ma cosa pensano i nostri intervistati delle parole del presidente della Ferrari? Francesco Tarquinio crede che in ci sia, in fondo, una mezza verità sull’argomento: “Le dichiarazioni di Marchionne sono di facciata. Anzitutto vuole far capire alla FIA che la Ferrari abbandonerebbe la F1 in caso di regole errate. Poi, se veramente la Rossa dovesse lasciare la competizione, preferirebbe fornire i motori a un altro marchio italiano come Alfa Romeo. Si spiegano così le affermazioni dell’A.D. di FCA”. Pensiero simile di Francesco Gerardo Pelella che rimarca, tuttavia, l’importanza di avere Alfa Romeo nel mondo delle corse: “Sono abbastanza scettico sulla dichiarazione di Marchionne, come lo ero in precedenza per la possibile competizione con BMW. Molti di noi sperano in una rinascita vera e concreta del Biscione, sia per vendite che dal punto di vista agonistico, ma effettivamente è ancora presto per dare giudizio. Speriamo che il tempo ci darà ragione, anche se avere un’altra casa italiana che corre in F1 sarebbe una cosa bellissima, soprattutto per uno come me, alfista da tre generazioni”. Tra due concetti somiglianti tra loro, manca quello di Francesco Farnerari che, ai nostri taccuini dice: “Le parole di Marchionne risuonano come una grande cosa per i tifosi del “Biscione” anche perché l’azienda sa cosa significa partecipare alle corse. Credo che con il giusto impegno possa addirittura produrre una propria monoposto adatta alla F1”.

Da queste risposte si capisce che l’Alfa Romeo se decidesse di tornare nel mondo delle corse, sarebbe accolta con grande entusiasmo. Ma, la possibilità di avere il “Biscione” in F1, in cambio della Ferrari, rappresenta una reale ipotesi? Per i nostri tre appassionati, la risposta sarebbe negativa. Per esempio, Francesco Gerardo Pelella non vuole nemmeno pensare a questa eventualità: “Non si può eliminare un marchio storico come quello del Cavallino Rampante. Sono due tipologie di auto diverse che puntano a target diversi. Credo che Marchionne voglia far diventare il Biscione un prodotto di alto livello, per una fascia “alta”, ma non portarlo ad un prodotto di nicchia come la Ferrari”. Più cauto Francesco Farnerari che, tuttavia, sarebbe curioso di vedere questo “avvicendamento”: “Direi di no perché quando quasi tutti associano la F1 alla Ferrari. Però, potrei anche accettare la sostituzione in virtù della collaborazione passata tra i due marchi”. Infine, l’eventualità di questo passaggio di consegne, non entusiasma nemmeno Francesco Tarquinio che chiosa: “La Rossa rimane in F1 visto che detiene il maggior numero di Mondiali, ben 16. Ferrari è la F1 come Rossi è la MotoGP”. Una cosa è certa: vedere Alfa Romeo e Ferrari in Formula 1 sarebbe straordinario per tutto lo sport e non solo per i motori.