L’elezione di Tavecchio alla presidenza della FIGC ha cambiato lo scenario azzurro.
In pochi giorni Antonio Conte ha scavalcato la concorrenza, in particolare quella di Mancini, più volte accostato alla panchina azzurra, e di Zaccheroni che, a quanto sembra, sarebbe stato la seconda opzione di Tavecchio.
L’accordo tra l’allenatore salentino e la Figc prevede un contratto biennale da circa 3,6 milioni di ingaggio annuo. La Federazione verserà a Conte 1,6 milioni netti all’anno, il resto sarà aggiunto dallo sponsor tecnico degli Azzurri, la Puma, che per motivi mediatici è favorevole all’insediamento dell’ex Juventus sulla panchina dell’Italia.

Ma Antonio Conte è la figura giusta per rilanciare un’Italia reduce da due pessimi Mondiali e con una carenza di talenti senza precedenti?

Dal punta di vista carismatico il tecnico salentino è l’uomo che serve alla nostra Nazionale, apparsa poco grintosa, rinunciataria, sfiduciata e scarica mentalmente. La Juventus vista gli ultimi anni, eccezion fatta per gli appuntamenti europei, è apparsa sempre motivata, sicura dei suoi mezzi, vogliosa di imporre il proprio gioco e con un giusto approccio alla gara. Tuttavia per plasmare caratterialmente una squadra e darle una mentalità vincente serve tempo.
La figura del selezionatore è molto differente da quella dell’allenatore: mentre con i club si ha la possibilità di lavorare quotidianamente e sperimentare vari metodi di gioco, in Nazionale occorre trovare rapidamente un assetto tattico adatto ai giocatori di cui si dispone.
Conte è un tecnico meticoloso a cui piace lavorare molto sul campo, che prova e riprova situazioni di gioco e prepara ogni singola partita minuziosamente a seconda dell’avversario che ha di fronte. Con l’Italia questo è impossibile.
Saprà calarsi nella nuova realtà e trovare l’alchimia giusta per dare in breve tempo la sua impronta agli Azzurri? Con pochi allenamenti a disposizione riuscirà a sopperire alla carenza di talenti restituendo quella solidità tattica da sempre punto di forza della Nazionale?

Allontanandoci dagli aspetti prettamente tecnici, sorge spontanea una domanda: Antonio Conte è l’allenatore che tutti gli italiani vogliono vedere sulla panchina azzurra?
Visti i suoi trascorsi juventini, la sensazione è che l’ex tecnico bianconero divida in due l’Italia. Ciò dipenderà molto dai risultati che riuscirà a raggiungere, ma di certo per i tifosi milanisti, interisti e viola (solo per citarne alcuni) Conte non è un personaggio simpatico. Fermo restando che chi vince alla lunga risulta antipatico, il modo di ribattere alle critiche nelle interviste post partita, il sarcasmo pungente con alcuni giornalisti, il battibecco a distanza con Capello e altri episodi spiacevoli hanno certamente fatto la loro parte.
Soltanto i risultati e il gioco potranno mettere a tacere le critiche di chi non vede di buon occhio Conte sulla panchina della Nazionale.

Il compito di risollevare le sorti degli Azzurri si prospetta arduo.
Pochi campioni e poco tempo.
Conte vincerà questa sfida?