Forse il presagio che sarebbe divenuto un grande attore, un grande artista vi era già sin da quando era ancora nel grembo della madre, che, davanti ad un quadro di Leonardo Da Vinci durante un viaggio nella nostra Italia, sentì un calcio dal piccolo essere che cresceva nel suo ventre. Da lì la scelta del nome, Leonardo. Oggi, dopo 40 anni, il Leonardo più celebre della storia moderna è proprio lui, Leonardo DiCaprio, che proprio oggi varca la soglia degli -anta.
Enfant prodige, Leonardo DiCaprio, sin da bambino, coltiva l’arte della recitazione. Dopo alcune partecipazioni a show televisivi, il suo talento recitativo impressionano niente poco di meno che Robert De Niro, che lo vuole al suo fianco in Voglia Di Ricominciare. Per il suo secondo film di rilievo, Buon Compleanno Mr. Grape, dove duetta, nel ruolo del fratello ritardato, con un altro immenso talento, Johnny Depp, riesce ad ottenere la sua prima nomination agli Oscar come miglior attore non protagonista.
Dopo qualche film discutibile, come il western Pronti A Morire, inizia a delinearsi come idolo delle teenager, grazie al suo Romeo nel Romeo + Giulietta di Baz Luhrman, in cui recita al fianco di Claire Danes, facendo sognare milioni di ragazzine con il suo sguardo e il suo atteggiamento da principe azzurro.
Il boom, però, è dietro l’angolo. Il fenomeno Leonardo Di Caprio si abbatte nel mondo come il Titanic contro l’iceberg. Grazie al ruolo di Jack Dawson nel film pluripremiato di James Cameron, Leonardo sbaraglia la concorrenza e diviene l’uomo più amato dalle donne del pianeta. La Leo Mania scoppia: trasmissioni, riviste, documentari sono totalmente dedicati a lui.
Leonardo, sulla via del successo, chiude gli anni post-Titanic con progetti davvero discutibili, seppur supportati da firme di talento: La Maschera di Ferro, per cui ottiene un Razzie Awards, The Beach di Danny Boyle e Celebrity di Woody Allen.
Dopo questi progetti poco riusciti, sembra che di DiCaprio si siano perse le tracce, ma il 2002 è dietro l’angolo: DiCaprio torna, più maturo, con il fascino di un uomo più vissuto, con due progetti acclamati da critica e pubblico: la commedia Prova a Prendermi di Spielberg, dove interpreta il mago della truffa Frank Abagnale, e, soprattutto, Martin Scorsese lo vuole come protagonista del suo Gangs Of New York, al fianco di Cameron Diaz e Daniel Day Lewis.
Il sodalizio con il regista di Taxi Driver è uno dei punti chiave della sua carriera. La cosa divertente è che DiCaprio è divenuto l’attore feticcio di Scorsese dopo De Niro, che era stato il primo attore di rilievo ad aver lavorato con un giovanissimo Leonardo.
Ad oggi si contano ben 5 collaborazioni tra Scorsese e DiCaprio, tutte di successo: oltre al già citato Gangs Of New York, i due hanno lavorato insieme nel 2005, per The Aviator, biopic su Howard Hughes, con cui DiCaprio ottiene la sua seconda nomination agli Oscar e il primo Golden Globe, per The Departed, miglior film agli Oscar 2007, per il thriller Shutter Island nel 2010 e, infine, per lo stupefacente The Wolf Of Wall Street, che racconta l’ascesa e la caduta del genio della finanza Jordan Belfort. Martin esce davvero il meglio da Leonardo e, grazie a quest’ultima collaborazione, DiCaprio riesce ad ottenere nuovamente un Golden Globe e una nomination agli Oscar come miglior attore protagonista.
Oscar, una delle parole che, ultimamente, si associano sempre più spesso al nome di DiCaprio. Se, da una parte, Leonardo è, forse, l’attore più amato al mondo, dall’altro il mondo dell’Academy Awards, nonostante da Titanic ad oggi si sia trasformato in uno degli attori di maggior talento in circolazione, ancora continua a non attribuirgli un giusto riconoscimento. Siamo già a quota 4 nomination senza alcuna vittoria (oltre alle tre citate, ha ottenuto una nomination nel 2007 per Blood Diamond di Edward Zwick). Forse ancora l’alone dell’idolo delle teenager riecheggia nell’aria?
Leonardo non è solo uno degli attori più amati dal pubblico, ma anche dagli addetti ai lavori. Oltre a Scorsese, alcuni dei registi più apprezzati dalla critica mondiale hanno voluto lavorare con lui: Christopher Nolan lo ha voluto come protagonista dell’onirico Inception, oramai un cult, Clint Eastwood lo ha trasformato nel direttore dell’FBI J. Edgar Hoover nel film J Edgar, Luhrman lo ha rivoluto come Jay Gatsby per il suo adattamento pop dell’opera di Fitzegerald, Il Grande Gatsby, e Quentin Tarantino lo ha reso il cinico Calvin Candie per il suo ultimo capolavoro, Django Unchained.
Leonardo è più di un attore. Ha sfruttato la sua immagine e la sua popolarità per agire per la salvaguardia dell’ambiente. Dice di guadagnare molto e di voler, con i suoi guadagni, fare qualcosa di molto utile per l’umanità, perchè, come dice Leo, per il progresso nelle energie verdi servono anche molti soldi.
Beh, 40 anni e una carriera da far invidia ad attori con una carriera molto più duratura della sua. Il regalo giusto per Leo? Citofonare all’Academy per qualche idea…