Sul palco di Zelig e su Youtube sono i Beoni. Nome d’arte per un duo molto particolare, quello formato da Alessandro Squillace, impulsivo, estroverso e pieno di capelli e Andrea Carlini, riflessivo, calmo, ma senza capelli. Non è un caso che sia lui a prendere la parola durante la nostra chiacchierata, concedendo ad Alessandro il tempo di un rapido saluto, come a dire: parlo io, così sembra tutto più formale. Ma di formale non c’è niente, perché la voglia di far ridere emerge da ogni loro singola parola e le risate di sottofondo esprimono a pieno la perenne allegria e il buon umore che caratterizza i due comici.
La loro carriera artistica inizia nel 2000 quando insieme fondano la compagnia Teatrale Buio in Scena. Tra il 2000 e il 2007 portano quindi in scena i grandi classici della commedia in prosa, da “Arsenico” a “L’importanza di chiamarsi Ernesto”. L’incontro con il cabaret avviene successivamente, spinti dalla curiosità di imparare una forma d’arte che ha un linguaggio tutto suo e che tanto si differenzia dal teatro in prosa. Il debutto televisivo a Zelig come coppia avviene nel 2012, con gli spiazzanti sms solidali da inviare per aiutare il “Povero Salvatore” e che tutt’ora sono il fulcro del loro spettacolo all’interno del programma.
E non è un caso che a unirli sia proprio l’amore e la voglia di stare sul palco, con i propri sketch che per loro diventano a detta di Andrea dei veri e propri figli. Tutto cominciò davanti a una bionda, una birra bionda. Come? Ce lo hanno raccontato proprio loro.
Perché proprio i Beoni?
Un nome che è nato un po’ casualmente durante una vacanza a Parigi, perché siamo capitati in questo ristorante che si chiamava Leon. Lì abbiamo fatto una serie di bevute particolari e in poco tempo da Leon siamo arrivati a Beon e abbiamo deciso di chiamarci dunque Beoni.
Cosa rappresenta il palco di Zelig per un comico?
Credo quello che per un calciatore è un grande campo da calcio. Il palco più importante, più prestigioso e sicuramente credo che per noi non rappresenti un punto d’arrivo, anzi. È uno stimolo, un punto di confronto con altri comici e con il pubblico. Qualcosa che ci inorgoglisce e ci stimola a fare sempre meglio.
A chi vi ispirate per i vostri sketch e qual è il vostro preferito?
Per i nostri sketch noi osserviamo molto il mondo che ci circonda. Anche gli SMS che portiamo a Zelig sono sostanzialmente una galleria di personaggi che tutti noi abbiamo incontrato almeno una volta nella vita. Quindi a noi piace molto il fatto che la nostra comicità parta da quello che osserviamo. Se dovessimo scegliere uno sketch a cui siamo più affezionati sarebbe molto difficile, perché in fondo sono come dei figli. In questo momento ti diremmo sicuramente gli SMS perché è quello che ci sta portando più fortuna in assoluto. Domani magari ci verrà un’idea nuova e sarà quella a cui saremo più affezionati.
Avete mai pensate di portare la vostra arte al cinema?
Ci piacerebbe moltissimo. Fino ad oggi non abbiamo mai ricevuto proposte di questo tipo, però sicuramente è un mondo che ci affascina moltissimo e perché no, magari in futuro ci piacerebbe molto praticare quella strada.
Qual è il vostro approccio nei confronti del web e che ruolo ha nel vostro lavoro?
Il nostro approccio nei confronti del web è sicuramente positivo. Ora abbiamo iniziato in modo più costante a caricare dei contenuti sul web, sul nostro canale Youtube, perché comunque pensiamo che il web ci dia la possibilità di provare cose che non starebbero dentro al contenitore televisivo. Il web ha un suo linguaggio che è completamente diverso dalla televisione e anche da quello che facciamo live nei teatri e quindi ci dà la possibilità sia di sperimentare, che di fare determinate cose che non potremmo permetterci su altri canali. Quindi ha un ruolo molto importante.
Meglio il palco o la piattaforma social?
Noi abbiamo iniziato sul palco. Prima ancora di fare cabaret, abbiamo fatto teatro amatoriale, teatro in prosa e quindi veniamo dal palco. La cosa bella del web è che ti permette di usare delle idee che sul palco non potresti portare. Sono belli tutti e due in qualche modo.
Avete futuri spettacoli o altri progetti in programma oltre l’esperienza televisiva?
Sì abbiamo il nostro spettacolo che debutterà il 6 e il 7 febbraio allo Zelig di Viale Monza, al locale storico dove è cominciato tutto e si intitola “Siamo arrivati nel momento sbagliato”. Un titolo significativo nel momento storico in cui siamo: noi siamo due trentenni quindi ce lo sentiamo spesso dire che siamo arrivati nel momento sbagliato e ci sembrava molto carino dare questo titolo, che riassume un po’ questi anni.
Interviene Alessandro
Ciao Alessandro, ormai Andrea mi ha già detto tutto. Fai un saluto ai nostri lettori?
Partiamo dal presupposto che io sono diplomato e Andrea è laureato, quindi quando lo dice Andrea è più vera la cosa rispetto a quando la dico io. Quando una cosa la dice Andrea la gente ci crede, se la dico io, prima chiedono conferma ad Andrea, poi magari mi credono. Salutiamo calorosamente sia la Redazione de Il Giornale Digitale, sia i lettori e vi aspettiamo alle serate del 6 e 7 febbraio allo Zelig di Viale Monza. Seguiteci in televisione e sul web.
Credits Foto: per gentile concessione dell’ufficio stampa MN Italia