Non era facile preventivarlo ma dopo la giornata di giovedì si può essere un po’ più felici per il nostro calcio, ancora troppo distante dagli standard dell’Europa dal punto di vista gestionale e tecnico, che mantiene in campo tutte le compagini che avevano cominciato le competizioni continentali.
L’unica nota leggermente stonata proviene dalla capitale: la Roma ha dovuto soccombere al Manchester City, gettando alle ortiche per propri demeriti, una qualificazione che sembrava nettamente alla portata all’indomani dell’incoraggiante prova sfoggiata sul campo del Manchester City. Poi il patatrac col Bayern e altre distrazioni hanno dato il colpo di grazia alla squadra di Garcia che a questo punto, ha tutte le carte in regola per portare a casa l’Europa League, trofeo mai conquistato dall’Italia.
La Juventus, dopo due sconfitte pericolose (ed immeritate) è riuscita a trovare la forza per risalire riuscendo a conquistare un secondo posto che riserva brividi ai tifosi bianconeri in vista del sorteggio che si terrà lunedì a Nyon. I campioni d’Italia però sono inferiori soltanto a tre squadre: Chelsea, Bayern Monaco e Real Madrid. Con coraggio, umiltà e fame, Allegri e i suoi uomini potranno fare grandi cose anche al di là dei patri confini.
Benissimo le italiane in Europa League con nota di merito speciale per il Torino di Giampiero Ventura che scaccia le polemiche per un andamento altalenante in campionato e raggiunge un traguardo non così scontato. Il rotondo successo di Copenaghen può dare nuova linfa ai granata che hanno saputo interpretare al meglio quasi tutte le gare in Europa steccando solo in quel di Helsinki.
Napoli e Inter hanno fatto il loro dovere, vincendo gironi nettamente alla portata. Insieme alla Roma, le due squadre sono obbligate a dare il massimo fino alla fine, cercando di andare il più avanti possibile per garantire anche un aumento di punti nel ranking europeo. Benitez e Mancini sono due allenatori esperti e non cadranno nel tranello di snobbare l’Europa League che potrebbe rappresentare anche una possibilità per approdare di diritto alla Champions League dell’anno prossimo.
I complimenti vanno anche a Vincenzo Montella, che ha guidato la sua Fiorentina ai sedicesimi sfoggiando un bel calcio senza sbagliare nulla, ad eccezione dell’ultimo match che non aveva nessun peso specifico per i viola. Non era un risultato così scontato, considerati i diversi infortuni con cui ha avuto a che fare l’ex bomber della Roma, specie in attacco.