L’appassionante gara a chi (non) arriva secondo, nella domenica in cui anche la Juventus si prende un turno di respiro, ci regala un altro entusiasmante capitolo. Chi può sperperi il patrimonio accumulato. Succede così che la Roma resuscita il Milan di Inzaghi, la Lazio l’Inter di Mancini e al Napoli riesca addirittura il colpaccio di pareggiare contro il dignitosissimo Parma di Donadoni. E fin qui tutto bene, in fondo, come direbbe Benitez, ci può stare. Quello che non ci può stare è la puerile gazzarra finale, con Higuain che va a ironicamente a complimentarsi con Mirante reo di essersi impegnato troppo. Il professionismo chiederebbe altri atteggiamenti rispetto alla frase del Pipita, pronunciata sicuramente a caldo e in un momento di tensione, ma non si può soprassedere su quel “siete dei falliti” detto in faccia a chi sta davvero onorando la Serie A.

Fonte: Repubblica.it
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A questo punto del campionato, tra tutte le considerazioni che si potrebbero fare su questa gara al ribasso, ce ne viene in mente una che ci riporta ad un pomeriggio di fine ottobre: chi chiederà scusa a Rocchi, l’arbitro di Juventus – Roma? Perché tra tutte le enormi cattiverie e sentenze sparate nel post partita, più di una voce reclamava giustizia in modo forse eccessivo rispetto agli errori commessi in campo. Non dimentichiamo quelle di alcuni quotidiani nazionali che parlavano di campionato falsato, degli addetti ai lavori (allenatore e dirigenti della Roma), persino di un famoso avvocato, Taormina, che ne chiedeva la fucilazione immediata. La memoria corta è vizio atavico, e non aiuta a vedere le cose per quello che sono effettivamente. La frase più ricorrente, in quelle settimane era “Se il campionato finisce con una squadra dietro di tre punti allora sarà stato irrimediabilmente falsato da Rocchi e a lui chiederemo i danni”.

Fonte: fanpage.it
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Oggi, a tre giornate dalla fine, sembra che questo distacco, oggi di 16 punti, posso soltanto aumentare. E non c’è scusa che tenga: le motivazioni, gli infortuni, la piazza difficile. Sono tanti punti, che attestano che se non c’è una squadra che ha meritato di vincere il campionato (e c’è, la Juventus), ce n’è una, anzi ce ne sono tre, che hanno meritato di perderlo. E non l’hanno fatto né per gli errori di Rocchi, né per quelli di Tagliavento. L’hanno fatto, e lo stanno facendo benissimo tutt’ora, esclusivamente per loro demerito. Ora, capisco che serva a poco, e che le scuse non fanno parte della nostra cultura, figuriamoci di quella sportiva, eppure sarebbe davvero riabilitante sentire una voce ufficiale da parte della Società As Roma dire: “Dovremmo chiedere scusa a Rocchi, non abbiamo perso questo campionato per colpa sua”. Magari aiuterebbe Garcia e i suoi ragazzi a togliersi un peso, a ripartire con più grinta nella prossima stagione, a fare tesori dei propri errori e non di quelli degli altri.

Fonte: www.corrieredellosport.it
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Sarebbe una buona occasione anche per i giornali, per i fomentatori gratuiti di violenza, per chi pensa che l’errore di un arbitro, nel contesto di un campionato lunghissimo, può essere così decisivo. E invece siamo qui a scrutare una classifica impietosa, che lascia poco all’immaginazione, alle dispute sociologiche su rigori e cm di fuorigioco. Per arrivare secondi serve piuttosto prendere coscienza dei propri limiti e prendersi le proprie responsabilità. A tre giornate dalla fine è un’occasione imperdibile per Garcia e per la Roma.

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