Chiara Alonzi sognava sin da piccola di poter essere un giorno una delle bellissime DEB e grazie a 673 mi piace su Facebook il suo sogno si è avverato.
Chiara sarà una delle protagoniste del Ballo delle Debuttanti di Stresa, edizione 2015. Originaria di Sora, cittadina laziale in provincia di Frosinone, Chiara ha vissuto a Sora fino a ottobre 2011 quando si è trasferita a Roma per iniziare gli studi universitari: la ventiduenne ha scelto un indirizzo a metà tra la professione del padre dottore commercialista e la professione della madre, ovvero dirigente infermieristico, cioè economia e gestione delle imprese e dei servizi sanitari. Entusiasta della sua scelta e determinata conclude con successo e in tempo record la laurea triennale. Ora frequenta il primo anno di specialistica e conta di terminare definitivamente la laurea magistrale entro fino 2016.
Chiara, che cos’è il Ballo delle Debuttanti?
Evento di tradizione storica rivolto alle giovani ragazze di età compresa tra i 15 e i 25 anni. Si può partecipare anche come spettatori. Un sogno principesco tra cultura, storia, tradizione, solidarietà e valorizzazione del territorio.
Come e quando è iniziata la tua carriera nella danza?
La mia prima lezione di danza l’ho seguita quando avevo l’età di 6 anni. Avevo espresso alla mia mamma il desiderio di provare a seguire una lezione di danza classica, dopo aver parlato con alcune mie coetanee che già erano iscritte presso il “Centro Danza” di Monica Lupi. Sin dai primi minuti di lezione fui affascinata dal rigore e dall’eleganza di questa disciplina: mi piace parlare di disciplina e non solo di sport o arte in quanto credo che sia un connubio tra entrambi. La mia insegnante Monica nonostante il rigore che caratterizza questa disciplina si è dimostrata una donna con carattere e anche molta dolcezza, motivo per il quale ho continuato per ben dieci anni presso la sua scuola. Ho poi aggiunto alla danza classica, il moderno, il jazz e quando la mia insegnante mi ha ritenuta “abbastanza forte sul classico” mi ha indirizzata anche sulla danza contemporanea. Avrei difficoltà a scegliere tra quale lezione preferivo e in quale ballo preferivo cimentarmi. Ho lasciato durante l’ultimo anno del liceo perché molto impegnata sul piano scolastico e a progettare quello che sarebbe stato il mio futuro. Nonostante ciò sono ancora molto legata alla mia insegnante poiché anche mia sorella è un’amante della danza e apprezza il metodo della cara Monica.
In che modo hai reagito quando hai saputo di essere tra le protagoniste del Ballo delle Debuttanti?
Sin da piccola ero affascinata dalle bellissime ragazze che avevano l’opportunità di ballare come debuttanti al fianco di eleganti cavalieri e sognavo un giorno di poter essere una di loro. Lo scorso anno poi ho espresso questo desiderio chiacchierando con le mie amiche romane: così quel pomeriggio stesso andammo sul sito dedicato alla manifestazione e, dopo una chiacchierata con la mia mamma, decisi di iscrivermi alla selezione per il concorso “Principessa per una notte“. Sebbene fosse stato sempre un mio desiderio non avrei mai pensato di inviare la mia candidatura né tanto meno di riuscire ad essere selezionata.
Che ragazza è Chiara fuori dal proscenio?
È sempre difficile cercare gli aggettivi giusti per descrivere se stesse. Non nascondo un po’ di difficoltà nel rispondere a questa domanda. Comunque sia, mi ritengo una persona molto determinata e concentrata sugli obiettivi che mi pongo. Credo che questa determinazione sia in parte il risultato dell’educazione ricevuta da mamma e papà, genitori che stimo molto e con i quali ho un rapporto davvero limpido e sincero. Ovviamente come la maggior parte delle mie coetanee sono una romantica sognatrice: altrimenti come sarei potuta essere affascinata da questa iniziativa?
Ritengo l’amicizia un valore vero e proprio, dunque mi piace dedicare del tempo alle mie amiche e alle nuove conoscenze. Se dovessi trovare un paio di miei difetti, ovviamente non gli unici, direi certamente il mio essere perfezionista e troppo determinata che mi porta a tralasciare le sfumature in alcune situazioni.
Studentessa universitaria, già Dottoressa e ballerina. Qual è il segreto per raccogliere così tanti successi?
Credo che parte di questa risposta sia in realtà da cercarsi come dicevo prima nel mio essere particolarmente determinata nelle cose che faccio. Ancora sono giovane per distribuire massime a riguardo e sono soddisfatta dei traguardi che ho raggiunto. Traguardi che come dice uni dei miei cantanti preferiti (Ligabue) sono solo partenze.
Come organizzi le tue giornate tra studio, allenamenti e altri impegni?
Gli allenamenti in realtà li ho interrotti come dicevo prima a causa dello studio. Passo la maggior parte della giornata tra lezioni e studio nella mia università; durante le pause sorseggio il mio caffè macchiato con le mie care amiche. Nel weekend adoro fare compere e lunghe passeggiate con mamma, mia sorella Rachele e con le mie amiche d’infanzia.
Dove e come ti stai preparando per arrivare al meglio all’evento del ballo?
Il ballo sarà a Stresa il 7 marzo 2015. Il primo febbraio ho la prova ufficiale dell’abito a Milano e a partire dagli ultimi di febbraio mi dedicherò completamente alla fase preparatoria in vista della serata tra allenamenti di ballo, lezioni di bon ton e di dizione e alla conoscenza delle altre ragazze.
Una frase che ti ripeti spesso come “mantra” per riuscire a motivarti?
Più che un mantra, riporto una frase di Pennac che trovo particolarmente significativa:”È proprio quando si crede che sia tutto finito, che tutto comincia“.