I soldi non fanno la felicità, ma sono le piccole attenzioni quotidiane a farci stare meglio. Momenti, che più di altri distendono il nostro volto e ci fanno ripartire con il piede giusto. Un gelato, una carezza, il cioccolato: sono queste le tre tenerezze in assoluto che ci donano benessere.
A seguire: un abbraccio, una pizza, i massaggi, un film sotto alle coperte. È quanto emerge da uno studio realizzato sui principali social network, blog e community che ha coinvolto 1200 utenti di età compresa tra i 25 e i 55 anni.
Necessità primarie, bisogni semplici che ci riconnettano con il mondo, permettendoci di dimenticare qualcosa che è andato storto.
In primis è il cibo a placare quel senso di smarrimento: un gelato rappresenta una vera e propria coccola per 7 italiani su 10 (72%). Poi spazio alle tenerezze d’amore: il 64% degli italiani preferisce una carezza, subito dopo abbracci (57%) e teneri baci (54%). Torna poi il cibo, dolce e salato, ce n’è per tutti i gusti. E così, ci si consola con il cioccolato (59%), o con una buona pizza (41%). Ma ci sono anche i più salutisti, a cui basta una semplice passeggiata all’aria aperta per ritrovare benessere.
Cibo a parte, nella ricerca vengono analizzate le tenerezze anti stress nelle loro declinazioni. Uomini e donne, ma chi ne sente più il bisogno? A sorpresa, sono di più gli uomini che cercano stratagemmi per alleviare ansie e problemi.
Il gentil sesso, infatti, con l’avanzare dell’età sentirebbe meno l’esigenza delle coccole mentre gli uomini non ne possono fare a meno, dato che sarebbero alla ricerca di maggiori conferme. Mentre l’uomo vede nelle coccole la possibilità di ricevere rassicurazioni di un rapporto, per le donne lo scambio di tenerezze è un modo sia per condividere emozioni sia per consolidare l’intesa emotiva con il partner. La mattina appena svegli e la pausa pranzo sono i momenti preferiti per lo scambio di tenerezze.
Se il cibo quindi rasserena e distende, ovviamente non bisogna abusarne, affogando la propria disperazione in immense vaschette di gelato o sgranocchiando cioccolato. Le tenerezze hanno di gran lunga meno “effetti collaterali” e diversi studi testimoniano che baci e abbracci non debbano mai mancare, soprattutto dai primi giorni di vita.
Un neonato, infatti, coccolato da piccolo sarà un adulto più forte e meno stressato. Gli esperti canadesi della McGill University di Montreal hanno riscontrato la presenza nel cervello dei più coccolati un numero maggiore di recettori del cortisolo, che è un ormone dello stress. Più alto il numero dei recettori, maggiore sarà la risposta del cervello nel combattere gli effetti negativi della sostanza.
E allora, riprendiamoci il tempo per le emozioni e mettiamo da parte pudore e orgoglio. Non rimandiamo un abbraccio, oggi può regalare attimi di gioia, ma domani potrebbe essere già tardi.
[Fonte Photo Cover: flickr.com]