Gli occhiali a Raggi X per vedere attraverso i vestiti costavano 7900 lire. Il vero simbolo degli ottimisti che li acquistavano.
Sono passati 30 anni e la generazione “ottimisti a tutti i costi” è tornata. Anticipati dagli aforismi di genere sulle bacheche di Facebook (trovo geniale “l’ottimista è colui che vede nella grandine una buona partenza per un mojito”), sono tornati anche gli occhiali dell’ottimismo che al posto delle donnine nude promettono – saggiamente e vagamente – un mondo tutto rosa.
Ottimismo che ha investito anche la comunicazione adottata dalla pubblicità che dimenticando i brand che rappresenta, annulla i valori. La crisi generata dalle banche trova proprio nelle banche (Generali in questo caso, Monte dei Paschi nell’ esempio sotto) il motore di un rinnovamento sociale ed economico attraverso la pubblicità. Gli ottimisti applaudono (alla leggerezza, alla famiglia, ai legami, al sentimento…), gli altri si fanno domande.
E se in politica chi dissente dalla brillantezza e dalla gioia di vivere e di fare dei nerd-Parlamentari si ritrova accollato il titolo di “gufo” (alla faccia dell’apertura al confronto e ai “social” comunicatori), peggio mi sento in azienda!
Perché la crisi non permette di riflettere, di dubitare, di invertire le rotte. La crisi richiede decisionismo e motivazione . Pertanto, se il tuo capo ha stabilito che se abbiamo fatto sempre bulloni tondi dovremo continuare a fare bulloni tondi perché è il mercato che deve venire a cercarci e non viceversa, guai a sostenere il contrario. Rischi di passare da “negativo”: allora non vuoi il bene dell’azienda! Stai remando contro?
Vaglielo a spiegare che questo processo mentale, che ho scoperto recentemente chiamarsi “inerzia attiva” è proprio quanto di più lontano ci sia dalla generazione di nuove idee e di critica costruttiva che dovrebbero essere alla base del “rinascimento” industriale.
L’inerzia attiva è la ruota del criceto, è l’incapacità di guardare fuori dalla finestra e capire che il mondo sta cambiando, è Kodak, Polaroid, Nokia. Brand che avevano i segmenti di mercato più importanti e si sono spenti per non aver ascoltato chi dubitava.
E’ Steve Ballmer ex AD di Microsoft che si fa una bella risata alla presentazione del primo Iphone (“nessuno comprerà mai un telefono da 500 $). L’inerzia attiva è accelerare sulla sabbia.
E tutte le volte che ho avuto un collega un po’ “rognoso”, sotto quella crosta c’era di fatto un pensiero. Gli assertivi, i “signorsisignore”, i disponibili a oltranza, gli entusiasti del lunedì hanno però fatto più strada, non c’è dubbio. Costano meno energie a doverli convincere, non ti chiedono confronto, non creano dubbi.
Comprano il Betamax, snobbano il VHS. Rottamano, ma non costruiscono.