Corsa al Quirinale quanto mai aperta quella che si appresta ad iniziare a breve per l’addio ( annunciato da tempo ) di Giorgio Napolitano, al suo storico secondo mandato, accettato con riluttanza in un momento di grave crisi parlamentare all’indomani delle Politiche che non hanno dato una maggioranza solida ad alcun partito. Tanti nomi, molti i papabili, ma paura che sia quasi impossibile trovare un accordo che possa accontentare i partiti maggiori. Spettro di uno stallo preoccupante almeno quanto quello che ha portato al “Napolitano bis” che diventa più che plausibile di giorno in giorno.

Il Pd, forte del consenso delle Europee dello scorso Maggio non può far valere il peso elettorale che possiede nei sondaggi, ma si presenta alle votazioni congiunte di Camera e Senato con una maggioranza relativa molto stretta, che lo costringe a cercare alleanze; fattore aggravato sia dalle spaccature interne al partito, con un Parlamento composto da molti bersaniani, sia dalla necessità di portare avanti le riforme insieme al centrodestra; per non colpire l’equilibrio già piuttosto labile che tiene in piedi il “Patto del Nazareno” appare fondamentale eleggere un personaggio che non sia troppo “indigesto” a Berlusconi. Si aprono così tanti scenari, molti dei quali probabilmente destinati a rimanere soltanto “fantapolitica”.

Credits Photo: [l'intraprendente.it]
Credits Photo: [l’intraprendente.it]
Napolitano “resiste” in attesa di nuove elezioni

Il Presidente Giorgio Napolitano a più riprese ha confermato di essere stanco e pronto a lasciare il posto ad un successore; ma è un grande uomo delle istituzioni, uno statista d’altri tempi e ha dimostrato in questi due mandati di saper reggere il peso di una crisi politica senza precedenti. “Re Giorgio” potrebbe dunque compiere un ultimo grande sforzo e decidere di non dimettersi, sciogliere il Parlamento e portare ad elezioni che, a meno di clamorosi ribaltoni, consentirebbero all’attuale Presidente del Consiglio Matteo Renzi di avere una maggioranza parlamentare solida e di poter eleggere un successore a lui gradito, Walter Veltroni sembra rispondere a questo identikit.

Possibile alleanza Pd- Sel per eleggere Prodi

Negli scorsi giorni il leader di Sel Nichi Vendola aveva fatto un appello a Matteo Renzi per convincere il Pd a votare compatto per Romano Prodi, che con i voti congiunti di Pd e Sinistra Ecologia e Libertà, potrebbe farcela laddove il quorum, si abbassasse. Ma scherzando molti in quelle parole hanno trovato una sorta di pietra tombale per le possibili aspirazioni di Prodi. Risulterebbe “bruciato” da un’eccessivo dibattito attorno alla sua possibile figura, e per di più l’ex Presidente del Consiglio non sarebbe disposto a rischiare un’ulteriore batosta dai 101 falchi tiratori del Partito Democratico.

Prodi

Il “Patto del Nazareno” potrebbe condizionare la scelta del prossimo Presidente

Da non sottovalutare il potere politico che nonostante non lo veda più impegnato in Parlamento, possiede ancora Silvio Berlusconi, con una compagine di Deputati e soprattutto Senatori che se dovesse mancare un accordo a Sinistra renderebbe necessari i voti dell’ex cavaliere. In quel caso difficile immaginare chi potrebbe sostituire Napolitano senza dimostrarsi inviso alla destra. L’identikit sarebbe quello di un personaggio competente in economia e con probabile profilo tecnico, ma se Mario Draghi appare quasi impossibile, e Monti bruciato dall’esperienza a Palazzo Chigi, non si riesce ad identificare un nome condivisibile. Resta poi l’ipotesi di un moderato, con voci che darebbero in pole position Casini, ma in quel caso sarebbe difficile spiegare la scelta sia agli elettori del Pd, sia a quelli di centrodestra che hanno attaccato il tentativo delle ultime elezioni del leader centrista di separarsi dagli alleati storici.

Credits Photo: [termometropolitico.it]
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E se fosse il tempo di avere un Presidente donna?

Se ne parla da quando Napolitano costretto dallo stallo parlamentare dovette accettare il secondo mandato; un Presidente della Repubblica donna, auspicato da molti però appare un’ipotesi difficile nel riuscire a reperire una figura che possa garantire lo spessore politico ed istituzionale al Quirinale. Dalla radicale Emma Bonino, al Ministro della Difesa Pinotti, tanti i nominativi ma poca la convinzione che il Parlamento possa eleggerle. A meno di sorprese dell’ultima ora con nomi di alto profilo della società civile, questa appare l’ipotesi più suggestiva ma meno probabile per succedere a Napolitano.

Credits Photo: [huffingtonpost.it]
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Impossibile stabilire se il M5S e Grillo decideranno di partecipare al dibattito, sicuramente passeranno per il web ma i personaggi che potrebbero risultare dal sondaggio difficilmente sarebbero appoggiati dalle altre forze parlamentari. E lo spettro di uno stallo già concreto, diventerebbe quasi sicuro.

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