Un’ottima annata per la Disney, che non stupisce visto il vasto pubblico a cui si rivolge, compreso uno zoccolo duro di bambini cresciuti ma che non rinunciano a un film targato animazione di qualità. Nei cinema con Big Hero promette faville e incassi che potrebbero superare quelli di Frozen ma si sa, i film di Natale firmati Disney sono comunque una garanzia rassicurante. La novità invece che identifica la casa di produzione dell’indimenticato Walt, è quella che si vedrà soprattutto nei prossimi mesi: il fascino della cattiveria, dei ruoli delle cattive Disney alle quali verranno dedicate non poche attenzioni.
Non si tratta proprio di una novità quella dell’uso sensato delle figure malefiche, rodato negli anni e considerato per esempio il successo di Glenn Close nel 1996 nella sua personalissima interpretazione di una cattiva per eccellenza: Crudelia De Mon. Una parte della novità del fenomeno risiede nel ruolo centrale delle interpretazioni e in chi vi si cala: attrici di tutto rispetto come Angelina Jolie nel 2014, Meryl Streep e perfino un fresco premio Oscar Cate Blanchett. Il cattivo ti fa bella a maggior ragione se si tratta di attrici già fascinose. Dati alla mano il gusto del “cattivo” nel senso più classico del termine, quello che viene insegnato attraverso le favole Disney, il successo è stato da record: 136 milioni di dollari e una nomination ai Golden Globe per Crudelia Close, 238 milioni di dollari incassati solo negli Stati Uniti per Malefica Jolie.

Disney che propone una percentuale di cattiveria alta in uno dei suoi film potrebbe sembrare un ossimoro eppure si è rivelata una scelta vincente. Il successo di Maleficent e l’attesa per Cenerentola rivelano l’interesse del pubblico. Così facendo la Disney unisce l’utile al dilettevole, dove per utile si intende la prospettiva di incassi. L’operazione Cenerentola dimostra per esempio il successo di un’attrice non protagonista, Cate Blanchett che interpreta la matrigna, che sembra la vera trascinatrice dell’aspettativa (alta) del pubblico. Citando poi Angelina Jolie si comprende chiaramente come il ruolo di cattiva sia legato al sex appeal. Affidarsi alle attrici di successo, premiate e di bella presenza, per usare un eufemismo, rivela una tattica Disney, e non solo, molto mirata.
Un’altra attrice amatissima dal pubblico e che non ha resistito al fascino del cattivo è Meryl Streep. Per lei un ruolo d’eccezione in Into The Woods che uscirà negli States il giorno di Natale e che la vedrà interpretare il ruolo di strega diretta dal pluri-premio Oscar Rob Marshall, su adattamento dell’omonimo musical di Broadway del 1987. La Streep al contrario della Jolie, della Blanchett e delle altre attrici interpreti cattive, si calerà completamente nel ruolo donandogli le fattezze dell’immaginario della cattiveria, più simile alla strega di Biancaneve che nel film d’animazione è davvero la classica strega che impaurisce i bambini.

Potrebbe essere un nuovo filone, sperimentale o meno della Disney, una sorta di saga vincente ai botteghini. Il repertorio della casa di produzione è assai vasto e se si pensa ai progetti collaterali come la serie tv “Once upon a time” dove anche lì si sperimenta il ruolo dei cattivi, si comprende come parallelamente al buonismo rassicurante che di certo la caratterizza e che non può prescindere dalle uscite cinematografiche più classiche, quella punta di trasgressione può evolvere nel tempo. Le attrici che finora hanno accettato di calarsi in ruoli famigerati come quello di Crudelia, Malefica, la Regina di Cuori di “Alice in Wonderland”, la matrigna di Cenerentola o la Regina di Biancaneve Julia Roberts, hanno assicurato incassi record così come un doppio pubblico: quello dei bambini e quello dei bambini un po’ cresciuti, adolescenti o adulti che siano.
Il trend però non riguarda solo la Disney. Negli ultimi anni le attrici che hanno avuto modo di cimentarsi nel ruolo di streghe sexy sono molte. La Universal ha saputo trasformare Michelle Pfeiffer in Stardust nel 2005 e presto vedremo in Il settimo figlio, una cattivissima ma altrettanto affascinante strega: Julienne Moore. Anche un’altra attrice dello spessore di Meryl Streep, Susan Sarandon, ha ceduto al fascino della strega Disney in Come d’incanto nel 2007 e che dire di Monica Bellucci in I fratelli Grimm del 2005? Disney si prepara ad offrirci nuovi volti, nuovi cattivi ma soprattutto nuove e affascinanti rivisitazioni in chiave sexy di icone del mondo collettivo. Parallelamente la concorrenza non rinuncia al ricorso della stessa strategia d’incassi: chi vincerà?

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