Quando si tratta di salute, persino il mondo femminile, che in fatto di priorità non sembra mai sbagliare nulla, lascia cadere le difese. Difese che non corrispondono affatto a quelle della prevenzione, ma dell’ignoranza (nel senso stretto della non conoscenza), dell’indifferenza oppure del classico e perenne rimandare all’infinito senza mai trovare il momento giusto per preoccuparsi di quella che dovrebbe essere una priorità assoluta, la salute. Secondo un sondaggio effettuato dalla Fondazione Veronesi, con il supporto di AstraRicerche, vacanze, abbigliamento ed estetica valgono molto di più. Questo l’esito della ricerca condotta intervistando oltre mille donne sparse sul territorio nazionale, con età compresa tra i 18 e i 65 anni. Da un lato, queste affermano di seguire un’alimentazione sana e bilanciata, consumando poco alcol e non fumando, limitando persino l’uso di farmaci. Dall’altro le visite di routine o in particolare i check-up non vengono mai effettuati, un po’ a causa dei costi elevati, ma anche per timore di un eventuale esito negativo. Ci si preoccupa come sempre dell’involucro esterno, e mai di quello che c’è dentro. Perché il meccanismo funzioni è necessario però lavorarlo e curarlo, dentro e fuori.

Mediamente, infatti, le signore italiane dedicano i loro risparmi principalmente all’organizzazione dei periodi di ferie (531 euro all’anno), a cui segue quindi il “restauro” del guardaroba (395 euro all’anno). Una cifra decisamente inferiore, invece, viene destinata ai check-up periodici della salute (221 euro). Segno che, in linea generale, si pensa di godere di un buono stato di salute. Quanto alle preoccupazioni, invece, queste non tangono il presente. In particolare, le donne italiane trascurano l’importanza della prevenzione del tumore al seno, considerato attualmente come il male più comune e più diffuso. “Le buone intenzioni non bastano, è la diagnosi precoce che salva la vita” sottolinea Paolo Veronesi, direttore della Chirurgia Senologica dell’Istituto Europeo di Oncologia e Presidente della Fondazione. “Ogni anno in Italia – ha affermato l’esperto – sono circa 46mila i nuovi casi di tumore al seno, l’80% riguarda donne con più di 50 anni, ma cresce l’incidenza nelle 30-40 enni.”

La prevenzione dovrebbe però essere un impegno verso se stessi e la presenza di un programma elaborato da parte di esperti, così come particolari occasioni di incontro, di dibattito, di aiuto non solo economico, ma anche e soprattutto psicologico, sono sicuramente una buona base di partenza. Quello della prevenzione della salute femminile è uno dei temi che verranno affrontati in occasione della Conferenza ministeriale europea dal titolo La salute della donna: un approccio life-course. L’evento avrà luogo a Roma il 2 e il 3 ottobre e sarà un’occasione di confronto, riflessione e scambio tra i vari Stati Membri dell’Unione Europea sulle tematiche riguardanti la salute femminile nelle diverse fasi della vita: adolescenza, età fertile, menopausa e senescenza. La salute sessuale e riproduttiva, gli stili di vita e i tumori femminili sono alcuni dei temi che verranno trattati durante la conferenza sulla salute al femminile.

All’incontro sarà presente il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che ha dichiarato precedentemente che “tutelare la salute della donna, significa tutelare la salute di un’intera famiglia, di un’intera comunità. La promozione della salute delle donne consente di contribuire al miglioramente dello stato di salute di tutta la popolazione ed è una misura della qualità, dell’efficacia ed equità del nostro sistema sanitario.”

Tendiamo sempre a tralaciare gli aspetti più nascosti, preoccupate come siamo di curare quello che mostriamo. Il visibile cattura l’attenzione, ma a lungo andare anche il marcio interiore corrode l’esterno. Nonostante quindi la vita frenetica che ogni donna è costretta a vivere, a causa di esigenze lavorative o familiari, è importante riservre la giusta attenzione alla salute.