Netanyahu ribalta le previsioni dei sondaggi che lo davano sfavorito rispetto al rivale di centrosinistra e su Facebook festeggia la vittoria: “Contro ogni previsione, grande vittoria del Likud, dello schieramento nazionale guidato dal “Likud”, grande vittoria del popolo di Israele”. Tanta incertezza ha accompagnato l’intera tornata elettorale e fino all’ultimo il grande rivale Herzog, incoraggiato da risultati che lo davano in un testa a testa serrato, confidava in un Governo di grande coalizione tra la destra e la sinistra: “Il Likud sbaglia, il blocco di destra è crollato. Tutto resta aperto sino ai risultati definitivi, solo allora saremo in grado di sapere quali partiti abbiano passato la soglia e quale governo potrà essere formato”. E ancora: “Il nostro team negoziatore per la formazione del futuro Governo, con Herzog a capo, è già stato formato”. Smentito però dai risultati che vedono una destra addirittura in crescita e che riesce a conquistare 30 seggi a fronte dei 24 di Herzog.

Credits Photo: [haaretz.com]
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Non è tanto il grande ribaltamento nelle previsioni elettorali però ad interessare i cronisti politici quanto le dichiarazioni pre-voto dello stesso Netanyahu che aveva promesso in caso di vittoria che lo Stato di Palestina non sarebbe mai sorto. Stallo e forti dubbi da oggi accompagnano una situazione che fino a poche settimane fa sembrava essere sulla via giusta per sbloccarsi. Resta da vedere se realmente i risultati delle Elezioni in Israele potranno condizionare tanto la cruciale decisione. La destra ha la maggioranza necessaria per governare e senza la sinistra di Herzog l’obiettivo auspicato di un accordo civile sulla divisione dei territori sembra lontano. Il Governo di Abu Mazen nei giorni scorsi non aveva nascosto perplessità e paure per l’affermazione della destra israeliana; con questi numeri la soluzione di un governo di unità nazionale, per cui si era espresso il presidente Reuven Rivlin, sembra più che tramontata. Netanyahu ha già annunciato di aver chiesto a tutti i leader dei partiti di destra d’Israele di formare senza indugio un Governo “forte e stabile”.

Credits Photo: [pclpavia.blogspot.com]
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Resta da vedere il ruolo che il Governo Renzi potrà assumere in questo quadro delicato; il Parlamento appena un mese fa aveva votato a favore della mozione di riconoscimento sullo Stato di Palestina. Una mozione che però aveva lasciato molti dubbi perchè mirata più alla riapertura del dialogo tra le israeliani e palestinesi che ad una reale accettazione di una Palestina libera e riconosciuta. Tra polemiche e toni accesi un reale accordo tra Pd e area centrista non era stato raggiunto, e il passaggio parlamentare di due mozioni diverse aveva di fatto vanificato il peso reale di ognuna delle proposte portate avanti dai Partiti. L’ambasciata israeliana aveva infatti accolto con soddisfazione il passaggio parlamentare, tante invece le critiche che erano state mosse dalla Sinistra e dalla fazione pro Palestina che intravedeva infatti un arretramento rispetto le posizioni di apertura delle dichiarazioni. E adesso quello che era stato visto da molti come un inutile presa di tempo stride con l’urgenza di posizioni nette a fronte di un Governo Netanyahu da sollecitare con forza.

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