Parare un rigore all’esordio in Serie A, contro una big italiana, non è di certo qualcosa che accade a tutti. Forse il sogno di ogni portiere che indossa per la prima volta i guantoni su un campo di provincia. Se poi alla seconda occasione, pari un rigore al giocatore più forte del campionato di Serie A, contro i Campioni d’Italia in carica, allora sei un predestinato.
Si chiama Eugenio Lamanna, ha 25 anni ed è nato a Como. Di professione fa il portiere del Genoa, per la precisione il secondo di Mattia Perin, e di sicuro non deve essere facile crescere alle spalle di un giovane così forte e promettente. Lamanna è però riuscito a mettersi in mostra lo stesso in questo campionato, ed è uno dei protagonisti della 28esima giornata di Serie A: infatti entrato contro la Juventus al posto di Perin, che si è infortunato al braccio destro non potendo proseguire la gara, e dovendo rinunciare alla chiamata in Nazionale del ct Conte, il portiere lombardo ha parato un rigore al 61esimo, niente di meno che al capocannoniere del campionato Carlitos Tevez. “Ho pensato di rimanere fermo il più possibile, poi mi son buttato. Il rigore è così: sono attimi talmente veloci che pensarci troppo può fare male”. Fortuna? Casualità? Non proprio perché qualche mese prima, il 14 dicembre del 2014, il suo esordio in Serie A era stato memorabile. Subentrato tra i pali a freddo nella partita contro la Roma, al posto di Perin, espulso a causa di un fallo da rigore su Nainggolan, Lamanna riuscì a parare il rigore a Ljajic, compiendo una serie di ottime parate più tardi. Purtroppo però la sua gloria fu vana per il Genoa, che perse la partita con un gran goal di Nainggolan. Tre partite in Serie A, tre goal subiti e due rigori parati, ma nemmeno un punto per il Genoa. Sfortunato, perché probabilmente Lamanna avrebbe meritato qualcosa di più.
Lamanna iniziò la sua carriera nelle giovanili della squadra della sua città natale: il Como. In Serie D nel 2007 a soli 19 anni, viene notato dal Genoa, che lo porta in Serie A, come terzo portiere, nonché titolare della Primavera che quell’anno conquistò la Coppa Italia, guidata da El Shaarawy, ai danni della Roma di Florenzi e D’Alessandro. Perin allora, era solo un giovane di belle speranze militante negli allievi, che l’anno successivo avrebbe raccolto il testimone lasciato proprio da Lamanna. Per il portiere lombardo inizia qui la tanta gavetta e il suo tour per l’Italia. Prima in Umbria, a Gubbio in C2, dove in due anni conquista la doppia promozione e la Serie B. Poi in Puglia al Bari, dove rimane altre due stagioni. L’anno dopo invece, è protagonista a Siena in Toscana, dove arriva come contropartita per l’acquisto da parte del Genoa della seconda metà del cartellino di Destro, poi ceduto alla Roma. Sembra aver trovato finalmente la sua strada a Siena, ma i toscani non si iscrivono al campionato di Serie B, e Lamanna rimane senza squadra, anche se solo per pochi giorni, perché il Genoa a quel punto decide di riportarlo a casa. Arriviamo quindi ad oggi, alle 3 presenze in Serie A e i due rigori parati alle prime due della classe: Juventus e Roma. Non male come bottino, quasi un record per chi adesso è considerato dai tifosi genoani come “La…manna dal cielo”.
La porta del Genoa è al sicuro, se manca Perin c’è Lamanna, e i rossoblu sanno di avere un tesoro in casa. Ma il portiere di Como, non vuole rimanere un eterno secondo, sente di poter difendere da titolare i pali di una squadra di Serie A, e le possibilità che questa porta sia proprio quella del Genoa sono tante. Perin infatti è richiestissimo da tante big europee, e trattenerlo a lungo per il Genoa non sarà facile. Potrebbe partire già a giugno e allora in quel caso la società rossoblu, non dovrebbe andare alla ricerca di un portiere titolare, perché quello lo ha già in casa. Nel caso in cui Perin restasse, allora Lamanna potrebbe partire, società di Serie A in cui giocherebbe titolare ce ne sono tante, e alcune farebbero anche carte false per averlo. Questa volta però chissà se ancora in prestito, potrebbe essere un biglietto di sola andata senza ritorno, e allora il Genoa dovrà guardarsi alle spalle, non è mai facile avere in squadra due portieri titolari.
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