Expo è vicinissima, il conto alla rovescia dei giorni prosegue inesorabile verso il mese di maggio 2015, quando l’Esposizione Universale aprirà i battenti ai milioni di visitatori, ma a Milano non tutto è pronto. Le infrastrutture principali sono complete e l’assetto urbano della città è stato preparato per accogliere i turisti, ma permangono problemi relativi alle infrastrutture e ai mezzi di trasporto che convoglieranno le folle verso il centro espositivo e per le strade della città.
Ma andiamo con ordine e partiamo dalle zone esterne della città, dove i cantieri per le principali infrastrutture sono ancora in atto o si sono appena conclusi.
La desolante (e vuota) BREBEMI
Per gli amici è la A35, ma di amici ne ha veramente pochi la nuova autostrada che collega Milano e Brescia. Infatti dopo gli infiniti cantieri cominciati alla fine degli anni ’90, a giugno l’asse viario è stato inaugurato con la presenza del Premier, Matteo Renzi. La situazione a tre mesi dall’apertura è però desolante: contro una previsione di un traffico iniziale di 40.000 transiti al giorno, oggi si sfiorano i 20.000, cifra ben sotto le proiezioni che gli investitori (tutti privati) avevano prospettato. Inoltre le condizioni generali non aiutano, c’è chi da la colpa alla mancanza di cartelli che indichino la strada, ma la verità è una sola: quest’autostrada collega le stesse città della A4 (Milano Venezia) ma con tempi di percorrenza e prezzi nettamente maggiori, non stupiamoci quindi se i chilometri e chilometri di asfalto drenante stesi sulla pianura rimarranno sempre semivuoti.
TEEM, Tangenziale Esterna Est di Milano
Ma la colpa del vuoto di veicoli sulla Brebemi è anche da darsi al fatto che questa nuova autostrada collega gli hinterland delle due città, in entrambi i caselli finali infatti rimangono parecchi chilometri per raggiungere le città/terminal, e in sostanza chi la percorre parte dalla campagna e arriva ancora in campagna. Sul versante Milano questa situazione sarà risolta con l’apertura della Tangenziale Esterna, ma per ora questo tratto consiste solo di sette chilometri, dunque quando l’infrastruttura potrà essere completata?
I dati diffusi dalla stessa azienda costruttrice parlano chiaro: dal 2001, anno di creazione di Tangenziale Esterna Spa, sono stati completati solo sette chilometri di rete, e per gli altri tratti bisognerà aspettare ancora.
Purtroppo ad oggi è difficile credere che le tempistiche elencate sul sito istituzionale verranno rispettate: si prospetta infatti l’apertura dell’intera arteria entro maggio, in tempo per Expo, ma più realisticamente alcuni “maligni” sospettano già un prolungamento dei lavori fino all’estate.
Metropolitana linea 4
Doveva portare i turisti di Expo dall’aeroporto di Linate in tutta Milano, fino alla periferia sud/ovest, poi ci si è ridimensionati su tre sole fermate, fino alla stazione Forlanini, ma alla fine tutto è andato a monte: non si partirà neanche con il cantiere. Infatti dopo l’ennesimo slittamento dei lavori, il Comune ha deciso di bloccare il cantiere fino alla fine di Expo, per non creare disagio su viale Forlanini (l’asse portante verso l’aeroporto cittadino) e per non rovinare l’estetica della città quando si è appena arrivati. Le motivazioni sono corrette, ma il fatto in sé è veramente assurdo per una città che conosce la scadenza dell’evento da anni e che avrebbe avuto tutti i mezzi per completare le opere.
In buona parte i ritardi di quest’ultimo genere sono stati causati dal dissesto economico causato dalla gestione economica della città condotta dalla giunta Moratti. Nei cinque anni della passata giunta infatti si spendevano soldi pubblici come ai tempi della Milano da bere: senza pensare che prima o poi essi non sarebbero più bastati. Ora però è inutile piangere sul latte versato, tutti speriamo che l’attuale giunta comunale sia in grado di rimediare ai disastri e di garantire lo svolgimento dell’Esposizione Universale in linea con gli standard che dovrebbero essere propri del nostro paese, ossia molto alti, anche se spesso ce ne dimentichiamo.