Dopo la commozione generale dell’anteprima per la stampa negli scorsi giorni a Roma, andrà in onda stasera su Rai 1 in prima visione alle 21.20 il film Felicia Impastato, per la regia di Gianfranco Albano. Sono trascorsi sedici anni dalla proiezione de I Cento Passi di Marco Tullio Giordana dedicato alla vita e all’omicidio di Peppino Impastato, giornalista attivista nella lotta contro la mafia figlio di un mafioso e vittima del male oscuro che ha afflitto la Sicilia per anni. Oggi la storia di Impastato torna a far riflettere e commuovere in prima serata attraverso il ritratto di una madre coraggio, Felicia, magistralmente interpretata da Lunetta Savino.

Parlare, denunciare al mondo senza omertà i nomi di coloro che hanno firmato l’omicidio del figlio, battendosi contro lo Stato e il rischio di insabbiamento del delitto, erroneamente attribuito ad un atto terroristico prima e ad un suicidio poi, al fine di non ledere gli interessi dei mafiosi. Fare giustizia, dopo oltre vent’anni, in nome della verità e della legalità.
Nel cast, al fianco di Lunetta Savino – insieme a Carmelo Galati, nel ruolo di Giovanni Impastato, Linda Caridi, Alessandro Agnello, Gaetano Aronica, Paride Benassai, Alessandro Idonea, Francesco Petix, Fabrizio Ferracane e la partecipazione di Giorgio Colangeli e Antonio Catania – troviamo l’attrice Barbara Tabita, interprete di Franca Imbergamo, il magistrato del caso, altro carismatico personaggio femminile che ha segnato la storia.

L’abbiamo raggiunta per un’intervista esclusiva.

Nella fiction Felicia Impastato interpreti il magistrato Franca Imbergamo. Per chi non conoscesse questo personaggio della magistratura che ha tracciato un pezzo di storia della Sicilia, ci racconti chi è?

Franca Imbergamo è una donna molto forte prima di tutto, volitiva, seria, acuta, ironica. Una donna speciale davvero. Una persona che non si lascia intimidire da nulla. Una forza della natura; forza che solo certe donne posseggono, come Felicia Impastato del resto.

Un magistrato donna in un mondo di uomini. Quali difficoltà per lavorare ed emergere in un contesto così maschilista?

Questo dovreste chiederlo alla vera Dott.ssa Imbergamo. Io so che ha affrontato tutto da sola e che il suo capo, il Dott. Caselli, le aveva affidato il caso perché credeva ciecamente in lei!
Da quell’istante Franca non ha mollato mai, è voluta arrivare alla verità e l’ha cercata finché non l’ha trovata, a costo di interrogare tutto il carcere, davanti agli sguardi interdetti dei colleghi e collaboratori che credevano stesse solo perdendo tempo.

Incontrando la vera Imbergamo cosa hai appreso da questa donna che poi ti è stato utile nella tua interpretazione?

Fisicamente ci siamo viste alla conferenza stampa del film, ci siamo abbracciate a lungo, poi le ho chiesto se aveva mai pianto seguendo il caso e mi ha risposto: “In privato, solo dopo la fine del processo. Io e Felicia ci siamo abbracciate ed abbiamo pianto“.

Credits: Rai Tv
Credits: Rai Tv

Quanto è stato lungo e articolato il lavoro di preparazione per la parte? Che posti hai visitato, con che persone hai parlato, che documenti hai letto per costruire la tua Franca Imbergamo?

Ho letto tutte le sue interviste e ho studiato pedissequamente tutti i suoi video su Youtube: il modo di parlare, l’abbigliamento, le occhiate. Il suo rigore, soprattutto il suo rigore.

Che rapporto si è creato con Lunetta Savino sul set?

Semplicemente splendido. Lunetta è talmente brava ed identica a Felicia che avevo una sorta di soggezione. Ho fatto fatica a non piangere tra un ciak ed un altro. Ho vissuto ogni istante come se fosse vero; è stata un’emozione fortissima. Lunetta non si risparmia mai ed è un piacere lavorare con lei. Poi comunque in un film del genere c’è molto rigore e silenzio, si deve restare molto concentrati per dare il meglio senza mai enfatizzare, ma cercando di rispettare tutte le sfaccettature dei personaggi, ed in questo devo ringraziare il regista.

La cosa più difficile che hai dovuto affrontare in questa tua interpretazione qual è stata?

In primis il rigore come ti dicevo, una recitazione asciuttissima, cosa per cui ho avuto il plauso della vera Franca, una roccia con un solo scopo: la verità. E non c’era tempo per i sentimentalismi.
Ma lo scoglio è stato affrontato ancor prima di arrivare ad essere scelta. Mi spiego: il nostro è un settore a comparti stagni: se fai commedia hai poche possibilità di fare un provino per un ruolo del genere, invece la casting Chiara Agnello ha insistito affinché il regista mi vedesse. Ho iniziato a studiare Franca già quando mi sono preparata al provino. Se fosse andata male, avrebbe voluto dire che mi ero documentata su una donna talmente interessante che ne sarebbe ugualmente valsa la pena.

Non sei nuova alle pellicole sulla mafia siciliana. Hai recitato anche nel film La mafia uccide solo d’estate e non solo. Cosa prova un siciliano nell’intepretare fatti e persone che descrivono una piaga nella storia della Sicilia? C’è anche l’orgoglio di essere documentaristi – in qualche modo – di quei fatti?

A differenza delle altre storie, queste di mafia mi fanno male, un misto tra dolore, rabbia, senso di colpa…sì senso di colpa perché la legalità la fa ognuno di noi, tutti i giorni. Tutti abbiamo colpa, dovremmo essere educati a pane e legalità già in fasce. ‘La mafia sarà vinta da un esercito di maestre elementari‘ diceva Gesualdo Bufalino, lo credo anche io fermamente!

Tratto dal Film Felicia Impastato - Credits: Rai Tv
Tratto dal Film Felicia Impastato – Credits: Rai Tv

Spettacolarizzare queste personalità nei loro sentimenti o rimanere ancorati al didascalismo? Quale equilibrio trovare tra la finzione e la documentazione della realtà nelle pellicole di mafia, così come – in generale – nelle pellicole drammatiche e ispirate a fatti realmente accaduti? Quale equilibrio trovi tu?

Io rispetto il personaggio, non cerco di dargli la mia emotività, sono io anzi a rubare la sua per tutto il periodo delle riprese. Così è stato per Franca Imbergamo così come per Vincenzina Marchese, moglie di Leoluca Bagarella, nel film Lo scambio. Se non sono personaggi di pura invenzione è doveroso per me rispettarli, che siano buoni o cattivi, non importa: bisogna avere rispetto della verità per donare al pubblico non la propria versione, bensì quella originale.

A quali altri progetti stai lavorando attualmente? Dove ti vedremo prossimamente?

Ho una società di Managament Cine-Tv. Facciamo product placement e taxcredit e sto producendo una web serie sui crimini del web con il sostegno di un investitore del Sud molto illuminato, Optima Italia, oltre alla collaborazione della Polizia di Stato e la Polizia Postale. Sono molto fiera di questo progetto educativo; è un piccolo progetto ma molto prezioso sia per il messaggio rivolto ai giovani che per il modo in cui è girato, tutto in second screen.
E poi siccome amo follemente la mia terra, sto lavorando ad un portale di cineturismo, con l’obiettivo di creare un volano per il turismo partendo dal Cinema.

Per te ruoli drammatici ma anche comici. Una versatilità attoriale che ti porti dietro da oltre 20 anni di carriera. In quali panni ti senti più appagata professionalmente?

Mi piace lavorare, mi piace far ridere, mi piace emozionarmi ed emozionare; non prediliggo un particolare genere. Sono talmente diversi che oggi mi sento privilegiata a farli entrambi.
Pensa che l’ultima settimana di riprese di Felicia Impastato coincideva con il film di Massimo Boldi da me interpretato ultimamente, ed io giravo nei giorni dispari a Napoli la commedia mentre nei giorni pari Felicia Impastato a Palermo. Ho creduto di impazzire, invece mi sono sentita viva! Poi la domenica ho dormito per 24 ore (ride, ndr.)

Quella sorpresa professionale che Barbara insegue o sogna per il suo futuro, qual potrebbe essere?

Come attrice portare sul grande e piccolo schermo personaggi sempre diversi e sempre piu maturi artisticamente, sconfiggendo ogni pregiudizio sui generi. E come amministratore della mia società far crescere la mia azienda in Sicilia senza dover per forza scappare in “continente” per vedere realizzati i miei progetti.

Grazie a Barbara Tabita da Il Giornale Digitale.