In questi giorni è quasi inevitabile non imbattersi leggendo quotidiani e settimanali d’approfondimento politico, in Podemos, movimento che in pochissimi mesi è riuscito a ritagliarsi un ruolo di primo piano nel panorama spagnolo tanto da essere dato nei sondaggi come primo dopo il sorpasso sui socialisti e i popolari (vero e proprio tracollo). Ma che cosa si cela dietro questo successo fulminante e per certi versi anche innovativo? Perchè tanto clamore?

Credits Photo: [podemosatarfe.wordpress.com]
Credits Photo: [podemosatarfe.wordpress.com]
Uno strano “nè a destra nè a sinistra”

“Nè a destra nè a sinistra” con questo slogan, comune a quasi tutti i partiti di stampo populista europeo, si presentano i giovani protagonisti di Podemos. Populismo infatti, parola chiave per comprendere il perchè in così poco sia riuscito ad intercettare tanti elettori, ma un populismo atipico, tanto ostentato quanto poi rinnegato nei comportamenti e nelle ideologie dei propri, quasi tutti giovanissimi, rappresentanti.

Perchè si Podemos non può essere definito come un partito tipico, ma al tempo stesso non è immaginabile che si possa prescindere dal collegarlo con la tradizione comunista. Riunioni, comizi, ospitate in tv nelle quali i politici di Podemos orgogliosamente salutano col loro pugno chiuso, citano Marx (e spesso Gramsci) e adottano ingredienti economici che di destra hanno ben poco. Perciò “nè a destra nè a sinistra” si perchè riescono col malcontento legato alla crisi a intercettare tanti elettori che non avrebbero altresì mai votato la sinistra tradizionale socialista, ma per il resto appaiono senza nasconderlo troppo innegabilmente legati all’ideologia comunista.

Credits Photo: [joanmarti.net]
Credits Photo: [joanmarti.net]
Nessun legame con Grillo

Pablo Iglesias, leader carismatico col codino di Podemos, più volte è stato negli ultimi mesi paragonato a Beppe Grillo per la sua capacità di catturare enormi consensi combattendo il sistema tradizionale, la cosiddetta “casta”.
Se da un lato, è imprescindibile il paragone tra i due leader e soprattutto tra i due soggetti politici, diventa però molto più complicato cercare di collocarli sullo stesso piano politico.

Podemos infatti in Europa, sta con Tsipras, con la sua ricetta di alleggerimento dell’austerity merkeliana, e con quella sinistra giovane ma pur sempre legata ad una radice marxista. Impensabile perciò un’alleanza con il Movimento di Grillo che ha deciso di stare con Farage e con l’estrema destra. Due partiti nati per non essere riconducibili nè con uno nè con l’altro schieramento alla fine hanno dovuto fare le loro scelte, diverse.

Credits Photo: [www.eldiario.es]
Credits Photo: [www.eldiario.es]

A prescindere da questo, che Podemos si definisca orgogliosamente populista o inevitabilmente comunista, l’impatto che presto potrà avere nelle alleanze dello scenario politico europeo non è da sottovalutare.

[ Credits foto in evidenza: ilmegafonoquotidiano.it ]