Era il 12 giugno del 2014, con il campionato e la stagione ormai archiviate, e un mercato in attesa di aprire i battenti nel giro di un paio di settimane, quando una notizia shock arriva in quel di Genova. La Sampdoria è stata venduta da Edoardo Garrone a titolo definitivo gratuitamente a Ferrero, che dovrà però accollarsi i 15 milioni di euro di debiti in cui versa il club. I tifosi della Sampdoria sono quasi increduli, ma sapevano che dopo la morte di Riccardo Garrone qualcosa sarebbe cambiato, e forse non si poteva più andare avanti così. Qualche ricerca frenetica su Google e… no, non è quello della Kinder. Il suo nome è Massimo Ferrero, è nato a Roma nel quartiere Testaccio, e di professione fa il produttore cinematografico.

Da subito si presenta ai tifosi sampdoriani con tutta la sua vulcanicità e simpatia, a volte forse un pò troppo accentuata. C’è chi la prende bene ed è soddisfatto del nuovo cambio di gestione, chi invece è preoccupato e pensa che il nuovo presidente sia un tipo inaffidabile, per il suo carattere ma anche per la sua poca conoscenza, quasi nulla, del mondo calcistico. Ma Ferrero non si fa spaventare e deciso prosegue sulla sua strada. Nel giro di pochi mesi diventa uno dei personaggi più cliccati del web, l’idolo dei social network, uno di quelli che le cose non le manda a dire, e questo a molti non dispiace. Con il suo accento romano, rimane spontaneo nei modi di fare e inizialmente non nasconde nemmeno le sue simpatie per la Roma. Ma ora per lui c’è solo la Sampdoria, dice di essersi innamorato di questa città, della sua gente e dei colori blucerchiati.

La campagna acquisti non è esaltante, ma il lavoro fatto in sede di mercato non può non soddisfare i tifosi sampdoriani. Vengono ceduti Mustafi e Maxi Lopez, ma al loro posto arriva la coppia di centrali Silvestre-Romagnoli, e Bergessio, oltre a tanti altri buoni giocatori. Ma l’acquisto più importante è sicuramente la riconferma di Sinisa Mihajlovic in panchina. Mihajlovic è appetito da tante grandi squadre, ma Ferrero se lo tiene stretto, una scelta che si rivelerà vincente. I risultati infatti non tardano ad arrivare e la Sampdoria occupa stabilmente le parti alte della classifica. Risultati che fanno gongolare il nuovo presidente, che diventa sempre più il personaggio del momento.

Viene invitato in tutte le maggiori trasmissioni sportive e non solo, e ovunque vada la sua euforia non passa inosservata. I conduttori sanno che quando c’è lui sarà una serata impegnativa, ma sanno anche che avere ospite in trasmissione Ferrero significa “boom di ascolti”, e in effetti i suoi interventi sono sempre spettacoli da non perdere. Prima Lotito, poi Thohir, Zamparini, De Laurentiis, Ilaria D’Amico, Ferrero ne ha per tutti e non risparmia nessuno con le sue battute. Una figura fuori dagli schemi e dalle righe, un personaggio che da tempo ormai non si vedeva nel mondo del calcio. Non è un caso se il satiro forse più importante della televisione italiana, Maurizio Crozza, deciderà di imitarlo sistematicamente nelle sue puntate di “Crozza nel paese delle meraviglie”, in onda su La7.

Sul web e in particolare sui social, ogni sua frase, o intervento diventa motivo di condivisione, e le pagine a lui dedicate si riempono di migliaia di nuovi fans. Ogni settimana è caccia alle sue interviste, le quali non mancano mai sui giornali sportivi e non solo. Insomma un vero e proprio boom mediatico creato da quello che potremmo definire “l’effetto Ferrero”, un personaggio difficile da contenere. Per ora tutto sembra andare a gonfie vele, e i risultati ottenuti dalla Sampdoria sembrano accrescere notevolmente la fama del presidente blucerchiato.

A volte però il troppo stufa, e Ferrero sicuramente non è uno di quelli che pone limiti alla sua euforia. Qualcuno ha già iniziato a borbottare sugli atteggiamenti tenuti dal presidente sampdoriano, tifosi blucerchiati ma non solo, e l’impressione è che la situazione possa degenerare prima o poi. Molto dipenderà dai risultati della sua squadra. Per ora l’ambiente permette tutto questo, ma conosciamo tutti il mondo del calcio, basta una frase fuori posto nel momento sbagliato per infiammare gli animi. Il rischio è anche quello di stancare la gente e incorrere nella monotonia, la quale finisce sempre per perdere colpi man mano che passa il tempo. Per ora però Ferrero continua a correre e ad esultare felice sul prato di Marassi, sventolando il suo fazzoletto blucerchiato, chissà se il tempo gli darà ragione o meno.