Franco Leonetti, un nome e cognome che, in ambito sportivo, e non solo, suscita interesse in virtù del personaggio molto preparato in materia. Lui è un giornalista, ma non di quelli che svolgono il compitino da opinionista e ospite in tv, bensì con la G maiuscola. Oltre a essere cronista affermato, Leonetti si occupa di Juventus, essendo vice direttore della fortunata trasmissione “Forza Juve”, incentrata proprio sulla squadra bianconera. A “Il Giornale Digitale”, in esclusiva, lo scrittore, tra le altre cose, ci ha concesso un’intervista.

Franco, sappiamo della tua passione verso la scrittura e verso i libri. Ne hai scritto uno dal titolo “Sei note di Pentagramma”.

Dici bene, ho scritto questo libro perché spinto dal mio amore verso la letteratura. Ho scelto questo titolo perché nelle mie opere l’intestazione, appunto, viene sempre prima. Tutto questo ha una collocazione nei giorni nostri, perché sono uno scrittore moderno. Analizzando il tutto, posso affermare che “Sei Note di Pentagramma” rappresenta, precisamente, la nota che viene rapportata alla vita quotidiana di ognuno di noi.

Ecco la copertina di "Sei Note di Pentagramma"
Ecco la copertina di “Sei Note di Pentagramma”
Da esperto di Juventus, posso domandarle cosa ne pensa dell’inaspettato addio di Antonio Conte?

Conte, anzitutto, ha provocato uno choc per tutti gli sportivi di fede bianconera, anche perchè mai un allenatore della Juventus si era dimesso dopo due giorni di ritiro. Nessuno si aspettava la decisione del tecnico salentino che, già da mesi, pretendeva, in vista della nuova stagione, un ringiovanimento e rafforzamento della rosa, soprattutto sugli esterni. Voleva calciatori adatti a giocare sulle fasce per fare bella figura in campo europeo. Non lo vedo comunque come un traditore, è stata solo una decisione drastica. Adesso, però, dopo una pagina “dolorosa” per il tifo juventino, c’è Massimiliano Allegri sulla panchina della Vecchia Signora che farà bene, ne sono sicuro

È sorpresa nel vedere Antonio Conte ricoprire il ruolo di Commissario Tecnico della Nazionale italiana?

Sono molto perplesso, non lo nascondo. Secondo me, Conte poteva prendersi un periodo di riposo, anche alla luce degli ultimi avvenimenti con la Juventus. È l’uomo giusto per l’Italia, però lui ha bisogno di “martellare” e tenere i calciatori sulla corda; questo con la Nazionale non può farlo tutti i giorni. Otterrà risultati positivi e spero che possa aiutare anche a far risollevare le sorti del calcio italiano.

>Rimanendo in tema Nazionale, che idea si è fatta di Carlo Tavecchio, nuovo capo della Federcalcio?

Dal lontano 2006 dico che è giunto il momento di cambiare il calcio. Poi, dopo il pessimo Mondiale brasiliano, mi aspettavo una sorta di “tabula rasa” nell’intero mondo calcistico italiano, ma invece niente di tutto questo. Ancora oggi si va avanti con personaggi che possono contare su un certo serbatoio di voti, non presentando programmi utili per la causa. Quella di Tavecchio è una programmazione lacunosa in alcuni punti, ma nonostante tutto mi aspetto novità importanti.

Tornando alle questioni meramente “di campo”, che stagione si aspetta dalla “sua” Juventus?

Ha operato sul mercato in maniera certosina, senza acquistare i cosiddetti “campionissimi”. Coman ha capacità straordinarie, ma anche gli arrivi di Evra, Morata, Pereyra, Romulo sono importanti perché possono sostituire i titolari. I bianconeri hanno i ricambi giusti e Allegri, ripeto, può fare un buon lavoro. Mi aspetto, tuttavia, un’ottima stagione con la vittoria dello Scudetto e con il passaggio del turno in Champions League, competizione nella quale vorrei che la Juve andasse il più avanti possibile. E poi non dimentichiamo la Coppa Italia, che “Madama” non alza da troppo tempo”.

Oltre alla Juventus, chi vede favorito per la vittoria finale del campionato?

La Roma, dopo che lo scorso anno ha fatto bene, è il pericolo numero uno per i bianconeri. Ha condotto un buon mercato e hanno Rudi Garcia che è un ottimo allenatore. Poi attenzione anche a Milan, Inter e Fiorentina, mentre il Napoli mi ha deluso in sede di campagna acquisti.

Le immagini sono state gentilmente concesse da Franco Leonetti