A pochi giorni dall’ultima stravagante uscita in pieno “stile Gasparri”, ciò che resta è solo imbarazzo e senso di disturbo come se tutte le cose non fossero al loro posto.
Maurizio Gasparri, attuale Vicepresidente del Senato della Repubblica, nel corso della sua carriera politica è incappato più volte in dichiarazioni che farebbero invidia al più becero e attaccabrighe degli elettori. A partire dagli apprezzamenti (termine da leggersi con molta ironia) su Enzo Biagi paragonato al confetto Falqui, lassativo il cui famoso slogan ai tempi di Carosello era “Basta la parola”, passando per le infelici affermazioni sulla vedova Calipari e arrivando al saluto romano che, secondo il senatore, “dal punto di vista igienico è meglio della stretta di mano” a tal punto che “dovrebbero imporlo alle ASL per evitare contagi.”
Se qualcuno credeva già fosse abbastanza, possiamo assicurare che non ha visto nemmeno la metà. Il meglio è arrivato con la creazione del suo account su Twitter, l’information network che l’ex Ministro delle Telecomunicazioni ha deciso di utilizzare, invece, come arma impropria contro chiunque dissenta dalla sua opinione, lo critichi o si discosti dal “Gasparri pensiero”. Dopo i famosi tweet postati durante i Mondiali in Brasile, come uno spettatore qualsiasi:
Impietoso il paragone tra orrenda Merkel e giovani argentine inquadrate poco fa @1giornodapecora
— Maurizio Gasparri (@gasparripdl) July 13, 2014
Fa piacere mandare a fare …. gli inglesi, boriosi e coglioni
— Maurizio Gasparri (@gasparripdl) June 15, 2014
Maurizio Gasparri è riuscito a fare di peggio. Dopo un botta e risposta tutt’altro che pacifico tra il senatore di Forza Italia e il rapper Fedez reo di aver criticato la manifestazione “Stop Invasione” della Lega Nord, Fedeziana (questo l’account della giovane fan del cantante rap) ha avuto la sola colpa di aver preso le parti del suo beniamino. D’altronde, a 13 anni è normale indignarsi e schierarsi dalla parte del proprio artista preferito. Normale non è, invece, inveire ed insultare una ragazzina da parte di chiunque ricopra una funzione pubblica. A dirla tutta l’articolo 54 della Costituzione pretenderebbe da costoro addirittura “disciplina e onore”, ma francamente non oserei mai chiedere così tanto. Basterebbe si parlasse di rispetto, rispetto che non dovrebbe portare, dall’alto di una carica istituzionale, a inveire contro un’adolescente, dandole contemporaneamente della tossicodipendente, della cicciona e della sfigata. Tutto questo nella forza e nella brutalità di 140 caratteri.
@mariapiatag meno droga, più dieta, messa male
— Maurizio Gasparri (@gasparripdl) October 19, 2014
È questo il ruolo che un Vicepresidente del Senato, eletto dal popolo italiano, deve avere? Passare il suo tempo, profumatamente pagato, a sputare odio e offese tra un cinguettio e l’altro? Scusate le domande retoriche, ma penso proprio di no.
Mi piacerebbe che lo stesso affanno con cui si dimena sulla tastiera o sullo smartphone, Gasparri lo spendesse per garantire insieme ai suoi colleghi un Paese migliore, un’Italia più vivibile con leggi più giuste e meno burocrazia, con città più vivibili e meno discriminazione, con più lavoro per i giovani e meno violenza, proprio quella violenza che parte dalle parole che tanto assomigliano alle sue e sfociano poi in quello che ci troviamo a leggere troppo spesso sulle pagine di cronaca.
Mi piacerebbe, soprattutto, vedere un politico dare il buon esempio, ricoprire quella carica perché sicuri che sia il migliore tra tutti i cittadini che va a rappresentare. Più preparato, più competente, con una sua idea ma mai irrispettoso di quella altrui.
“Non sono d’accordo con quello che tu dici, ma darei la vita perché tu possa dirlo!”
Non dico di arrivare a questo (ma anche sì!), ma per qualcuno basterebbe anche fare finta di poterci arrivare.
[Cover source: lapresse.it]