Atleta plurititolato, fascino meridionale, fisicità scultorea: Luigi Mastrangelo non ha bisogno di presentazioni. Si mostra da solo, sicuro e pronto a conquistare tante altre soddisfazioni fuori dal campo. E proprio con i suoi sogni e la sua voglia di realizzarli, il “Mastro” è riuscito a portare in televisione un po’ di volley, è riuscito ad avvicinare questo sport al suo copioso pubblico, è riuscito a piacere e a lasciare il segno.

E se – lo affermo con rammarico – il volley ha perso uno dei suoi pilastri, ci auguriamo che il piccolo schermo, invece, ne guadagni uno.

Gigi, sei stato uno dei trascinatori della Nazionale e talento indiscusso della massima serie nell’ultimo ventennio. Oggi risulti essere sempre più presente sul piccolo schermo. Quale sarà il tuo futuro, il campo o la televisione?

Mah, per il momento sto lavorando un po’ sulla mia immagine, cercando di apparire il più possibile in TV, per fare quello che mi piacerebbe e cioè l’attore. Sto anche studiando e mi sto preparando per alcuni provini. Questo è quello che vorrei fare del mio futuro. Poi chissà se sarò abbastanza bravo per farlo. Bisogna essere anche portati. Per il cinema, come per lo sport, bisogna avere talento. Ormai ho lasciato il volley e vorrei davvero ci fosse questo nel mio futuro.

Luigi Mastrangelo:

Da sempre sei stato riconosciuto e adorato come il sex symbol del volley (e non solo). Come vivi la tua bellezza e quanto pensi che conti?

Nello sport ovviamente non contava nulla. Per quanto riguarda la televisione il discorso è diverso. In quell’ambiente è sicuramente importante, perché se vuoi fare l’attore e sei bello, piaci alle donne e sei visto e considerato come un sex symbol, dovrebbe essere più facile. Io la vivo con molta tranquillità, non mi vedo così bello come dicono. Non penso sia il requisito principale, ma può rendere tutto più semplice in televisione. Personalmente so di non essere bello, ma so anche di piacere e quello è importante.

Pugliese DOC, quanto ami la tua terra e quanto ti è mancata negli indispensabili spostamenti dovuti al tuo lavoro?

Beh mi è mancata abbastanza. Noi meridionali, soprattutto noi pugliesi, siamo molto legati alla nostra terra, alle origini, alle tradizioni, alla famiglia. Ho sofferto molto, però comunque il lavoro era quello che era e andando in giro per il mondo non me la sono poi goduta così bene. Cercherò di recuperare adesso quello che ho perso, visto che non gioco e ho la possibilità di rientrare e stare un po’ più con i miei e godermi di più il posto in cui sono nato.

Luigi Mastrangelo:

Una domanda sportiva. Da veterano, cosa pensi dell’attuale Nazionale e come pensi finirà la World League?

Vedo l’Italia tra le favorite ovviamente. Ma non perché ci ho giocato fino a qualche tempo fa, ma perché comunque hanno fatto bene nella fase delle qualificazioni. Non è andata tanto bene in Italia con il Brasile, ma l’importante era qualificarsi alla final six. Fino ad ora hanno fatto un buon lavoro, per questo vedo l’Italia sul podio, insieme proprio al Brasile. Queste sono le mie favorite.

Un saluto a Il Giornale Digitale e ai tuoi fan…

Vi ringrazio per il pensiero, saluto Il Giornale Digitale che mi ha dato la possibilità di parlare un po’ di me, anche qui e saluto i miei fan che mi seguono anche adesso che non sono più sul campo, attraverso i social, su cui sono molto attivo. Un abbraccio a tutti e alla prossima.