Giorgia Pino, finalista a The Voice of Italy 2, ha gareggiato guidata dal coaching della grintosa Noemi e tenuto testa alla vincitrice Suor Cristina Scuccia fino alle ultime sfide. Giovane con i suoi 18 anni, ma matura nel timbro e nel carisma sfoderato nelle sue esibizioni, dopo il talent Giorgia sogna Sanremo e nell’intervista esclusiva che ci ha rilasciato dichiara: “vorrei assalire il palco insieme a Piero Pelù“.
Giorgia, 18 anni ma la grinta e la sicurezza sul palco di un’artista esperta. Da cosa trai la forza che ti permette di superare emozione e imbarazzo?
Giorgia: “Addirittura esperta? Ehehe, grazie sono felice che vediate questo; in realtà per me la musica è quel qualcosa che ho dentro da sempre ed attraverso il quale riesco a comunicare. Non conosco ed uso nulla di più potente per provare ad arrivare agli altri”.
Inizi a cantare a 8 anni. Poi, cosa è accaduto che ti ha portato fino a The Voice?
Giorgia: “E’ accaduto che da che ho compreso che la musica era parte di me ho sempre cercato di migliorarmi, di apprendere, di sperimentare e di misurarmi in tutto quello che mi permettesse di esprimermi al meglio; The Voice è stato un sentiero sulla mia strada per dar voce alla mia voce”.
Muse e Afterhours i tuoi musicisti d’ispirazione, ma a The Voice ti sei cimentata anche con brani melodici come quello di Malika Ayane. Da quale genere musicale ti senti più rappresentata e
perché?
Giorgia: “Non ho un genere di musica prestabilito, o in cui volermi o potermi etichettare; la musica oltre al tecnicismo – che serve per esprimersi in un determinato modo – è emozione; sarebbe un po’ come mettersi a tavolino e cercare di capire cosa ti dà emozione e cosa non banale”.
Hai interrotto l’impegno scolastico per inseguire il sogno “The Voice”. Siamo nel fervore degli esami di maturità. Intendi investire ancora sulla tua formazione scolastica o ti senti esclusivamente proiettata sulla musica? Come concilierai entrambi gli impegni?
Giorgia: “Non ho mai realmente interrotto il mio impegno scolastico; ho sempre cercato di conciliare tutti gli aspetti, perché ritengo che la cultura scolastica e l’apprendimento siano alla base di ogni individuo. Credo fermamente in questo, ed ho un approccio allo studio serio e maturo. Sono sotto esami e mi sto impegnando al massimo per portare a termine questo percorso mantenendo linea e voti che ho sempre avuto … incrocio le dita – e studio con la musica in sottofondo”.

Com’è stata l’esperienza con Noemi? Qual è l’insegnamento più prezioso che ti ha dato?
Giorgia: “L’esperienza con Noemi è stata del tutto positiva; l’ho scelta perché pensavo potesse comprendermi meglio avendo lei stessa partecipato ad un Talent ed in questo non mi ha delusa”.
Della vincitrice, Suor Cristina, cosa pensi? Le classifiche non la stanno premiando. Pensi che questo sia indicativo dei reali gusti del pubblico da casa?
Giorgia: “Suor Cristina aveva un messaggio da portare al grande pubblico, che in qualche modo era quello di avvicinare la fede, sia in Dio che in se stessi, alla quotidianità di ciascuno di noi; e questo come lo ha fatto? lo ha fatto attraverso una sua grande dote, la voce. Lei era in qualche modo lì, la Voce di Dio, come si poteva competere? Avrebbe dovuto concorrere per un Talent tutto suo, e l’avrebbe vinto ugualmente. Di lei penso ogni bene, non potrebbe essere altrimenti, e non vorrei fosse altrimenti; lei ha usato un mezzo di comunicazione potente per arrivare, e ce l’ha fatta, la musica e la discografia sono altra cosa da lei, dal suo abito, e da ciò che lei rappresenta, credo ne sia ovviamente molto consapevole anche lei; il pubblico nel suo caso ha scelto con il cuore, premiando il coraggio e l’iniziativa, non l’aspetto discografico”.
Quali progetti hai in cantiere adesso?
Giorgia: “Quello di continuare a crescere con la mia musica; altri pezzi, live, incontri con il pubblico, tutto quello che è musica è nei miei progetti. Ho affianco una squadra di professionisti come Michele Cammarota, Gianni Bini, ecc..che mi ha sostenuta e mi sostiene, sono felice e voglio continuare ad esserlo”.
Se dovessi scegliere con chi duettare, quale artista vorresti al tuo fianco?
Giorgia: “Al mio fianco il grande Piero Pelù; avendo poi avuto la fortuna di conoscerlo a The Voice of Italy, il sogno sarebbe proprio “assalire ” il palco insieme, carpendo la sua energia, la sua grinta e la sua storica quanto innata bravura. E’ un eccellente artista ed una persona meravigliosa, quindi direi a gran voce lui”.
Quale il commento più bello ricevuto dal pubblico e quale la critica che ti ha fatto più male?
Giorgia: “Dal pubblico solo cose belle, il commento più “cuore di tutti” è quello tecnico di J-Ax che nel programma disse: ‘Giorgia, tu sei come il ragazzino timido del film americano al quale passano la palla a tre minuti dalla finale e fa goal. Ecco, tu sei quel goal.’ Il commento più amaro, invece , quello che quando sono sul palco devo farlo più mio”.
Sanremo è il tuo prossimo obiettivo? Con che genere di brano ti presenteresti?
Giorgia: “Sanremo è nel sogno di tutti quelli che come me vivono di musica, ce l’ho in mente da che sono piccola; sarebbe un onore calcare quel palco, e spererei di farlo con un brano mio, intendo cioè un brano che mi faccia emozionare e che riesca a trasmettere questa emozione anche a chi mi ascolta, sarebbe superlativo”.
Tra 10 anni dove vorresti essere?
Giorgia: “Vorrei sempre essere in compagnia della mia musica e di chi mi ama veramente”.