80 anni all’anagrafe, 40 a insegnare al mondo che lo stile è eleganza e non stravaganza. Giorgio Armani festeggia quest’anno il quarantesimo anniversario dell’azienda che considera ormai una compagna di vita. Quella che lo ha reso uno degli stilisti più amati al mondo e con cui ha contribuito a dare potere alle donne e a rendere indimenticabili alcuni uomini. Amante del rigore e dell’eleganza mai ostentata Giorgio Armani ha portato lo stile italiano e la sartorialità tipica del Bel Paese alla sua massima espressione, superando i confini europei e conquistando Hollywood in tutto e per tutto. Il suo stile è unico e inconfondibile, caratterizzato da una rigorosa eleganza, lontana dall’ostentazione, in cui la sensualità emerge da un tocco deciso e da un lato maschile che lo stilista ha saputo temperare negli anni. La fusione tra maschile e femminile è sempre stata infatti una delle principali caratteristiche del suo stile, concretizzata nella realizzazione di capi d’abbigliamento divenuti emblematici.

L’abito destrutturato, le sfumature di grigio, la giacca doppiopetto e i pantaloni morbidi hanno fatto la storia di un guardaroba impeccabile, in cui uomini e donne hanno trovato la sicurezza e l’eleganza di una fluidità in grado di disegnare la figura femminile e di una mano capace di sorreggere quella maschile. “Con la mia giacca ho dato potere alle donne: il punto di partenza per quello che ho fatto in seguito e l’argomento sui cui sono ritornato senza stancarmi, evolvendomi senza limite. Non c’è collezione Armani senza una nuova versione della giacca” ha dichiarato lo stesso stilista. Quella definita da Re Giorgio è una donna decisa, diversa e androgina a cui l’abbigliamento dona un atteggiamento fiero. È insieme morbida e rigorosa, toccando dunque in maniera naturale quelle che sono le due sfaccettature dell’animo femminile.
Giorgio Armani si presenta un po’ come la sua creazione: da una parte si nota la sensibilità di un artista fragile e la riservatezza di un uomo che vorrebbe lasciarsi andare, trattenuto però dal ruolo che incarna ormai da 40 anni. La barriera c’è e si tocca con mano perché dall’altra parte c’è il rigore e la potenza di chi ha visto il proprio nome entrare nell’Olimpo targato Forbes. Un uomo che si è fatto da solo. E non poteva essere altrimenti. Lo stilista piacentino ha portato l’alta moda lì dove questa parlava a pochi e faceva sognare molti, dando la possibilità di vestire l’estetica Armani a più persone possibili.

Sono passati dunque quattro decadi dal 1975, anno del debutto della prima linea realizzata da Giorgio Armani e alla sua corte sono accorse personalità provenienti da tutto il mondo per festeggiare la Maison con una festa davvero unica. Re Giorgio, in qualità di Special Ambassador di Expo Milano 2015 ha inaugurato l’Esposizione con un grande evento: l’esclusiva sfilata Armani Privé tenutasi nel celebre Teatro dello stilista progettato da Tadao Ando in via Bergognone.
Da Tom Cruise a Leonardo DiCaprio, passando per Cate Blanchett e Sofia Loren, con la presenza di Paolo Sorrentino, Tina Turner e Janet Jackson le star accorse a celebrare l’anniversario della Maison sono state davvero numerose. I 500 invitati hanno avuto poi la possibilità di vedere in anteprima Armani Silos, lo spazio museale voluto da Giorgio Armani a Milano per mettere in mostra i suoi 40 anni di collezioni. 4000 metri quadri, 49 stanze su quattro piani divisi in aree tematiche, 600 abiti e 200 accessori per un viaggio nel tempo in grado di raccogliere il suo estro e raccontare una carriera che non si ferma qui. “È un punto d’arrivo. E un punto e a capo. Lo guardo come un traguardo che non è una fine, ma un altro difficile, bellissimo inizio“.
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