Lo conosciamo tutti come Marco Levi, marito di Maria e punto di forza della Famiglia Martini. Un Medico in Famiglia è stato per lui l’ennesima conferma di un bellissimo percorso da attore: il grande amore di tutti i telespettatori per il suo personaggio lo dimostra. Migliaia sono i fan sparsi in tutta Italia, tantissime le pagine social e i messaggi per lui. Giorgio Marchesi quest’oggi si racconta per Il Giornale Digitale in un’intervista esclusiva.
Ti va di presentarti ai nostri lettori? Un breve identikit: chi è Giorgio Marchesi?
Giorgio Marchesi è un semplice ragazzo che ha capito che cosa gli piaceva fare nella vita facendo uno spettacolo a teatro e quasi per caso.
Recitare è qualcosa di davvero bello, che lo diverte nella vita.
Giorgio Marchesi e Marco Levi: in Un Medico In Famiglia hai avuto l’opportunità di interpretare questo personaggio. Quali aspetti della vita di Marco ti appartengono?
Forse un certo tipo di ironia quando scherza con la compagna, quando scherza con i bambini. È una cosa che ho riconosciuto. Anche il modo in cui Marco ha corteggiato Maria, prendendola un po’ in giro per conquistarla. E naturalmente il grande rapporto con la famiglia Martini, che è lo stesso che io vivo con la mia.
Hai partecipato ad Un Medico In Famiglia, sei stato protagonista di Una Grande Famiglia: insomma la “famiglia” è diventata la chiave del tuo successo. Quanto conta per te e come riesci a gestire al meglio impegni lavorativi, professionali e familiari?
Sicuramente la famiglia conta molto soprattutto per chi come me è lontano. Essendo cresciuto in una famiglia grande hai bisogno di tanta sicurezza, sempre. Conciliarla con il lavoro è veramente difficilissimo, perché il nostro mestiere è completamente in balia degli altri, sono gli altri che decidono del tuo tempo. L’unica soluzione è rinunciare a qualcosa pur di stare con loro.
Abbiamo citato la tua famiglia, sappiamo che hai una compagna e due figli. Come riesci a vivere il gossip e come affronti i paparazzi: senti un’intromissione nella tua vita privata?
No, io per ora sono abbastanza fortunato, faccio una vita molto normale. Non mi sento particolarmente tartassato, anche a causa di un certo tipo di persone che frequento. Mi è capitato però, in questo senso, di dover essere molto attento a ciò che pubblico: a volte, quando scrivo qualcosa, su Facebook e sui social, qualcun altro lo riprende, magari cambiandone il contenuto. Ricevo qualche attenzione quando cammino per strada, ma diciamo che mi ci sto abbastanza abituando.
Tornando ad Un Medico In Famiglia, come è stato entrare nel cast così affiatato e storico come quello della grande famiglia Martini?
Quando sono arrivato io ero esterno a tutto ma è stato comunque abbastanza semplice. Il primo grande legame l’ho stretto con Margot, soprattutto perché all’inizio ero sempre con lei. Devo dire che l’ambiente sul set è davvero quello della famiglia Martini: c’è un’aria di inclusione. L’anno scorso ho lavorato molto di più con Lino Banfi e Giulio Scarpati, con la Cavallin e con tutti ragazzi. Ci siamo divertiti parecchio. Quest’anno, per assurdo, ero già uno dei vecchietti. Ci sono state new entry: conoscevo già Flavio Parenti, con mia sorella ho avuto subito un rapporto diretto. Ci siamo trovati molto bene.
È un po’ presto per parlarne, hai scritto qualcosa anche su Facebook, ci sono stati molti gossip e indiscrezioni a proposito: cosa puoi dirci tu di Un Medico In Famiglia 10? Ci sarai?
Non so nulla, in realtà molto presto dovremmo venire a conoscenza delle novità: ci diranno come sarà strutturato, se ci saranno nuovi personaggi, che tipo di impegni ci potrebbero essere anche per me, per il futuro. È ancora molto presto, ci sono delle cose da chiarire.
Sappiamo che sei stato ospite di Pitti Uomo, hai collaborato anche con Cruciani, sei stato anche una delle guest star di AltaRoma AltaModa: cosa ci puoi dire del tuo stile, del tuo modo di vestire? Semplice, casual o particolare? Colori scuri, neutri o tinte molto accese?
Io sono abbastanza semplice nel vestire. In questi giorni di caldo preferisco indossare dei pantaloncini corti tinta unita, una camicia fresca. Mi piacciono molto le giacche di cotone, estive, o destrutturate. Oppure quelle invernali già un po’ più strutturate. Mi piace vestire molto comodo, più casual anche con i pantaloni larghi, un paio di anfibi e una maglietta, un maglione. E poi andando sempre sullo scooter indosso giacche o giubbetti. Per i colori scelgo sempre quelli scuri, tinta unita. Per le occasioni di lavoro mi affido a degli stilisti che mi piacciono.
Progetti futuri a lungo termine: ti piacerebbe iniziare un percorso lavorativo completamente diverso, che non abbia nulla a che fare con il mestiere dell’attore?
Mi piacerebbe molto viaggiare, stare nella natura: un bel catamarano e bei viaggi, magari con qualcuno da ospitare, trattandosi di lavoro. Accogliere ospiti, poche persone, fare dei giri con la barca. Stessa cosa varrebbe per la montagna: lunghe spedizioni e viaggi in mezzo alla natura.
A ridosso dell’estate ci sarà tempo per una pausa dal lavoro? Andrai in qualche posto particolare?
Ad agosto penso di andare al mare: viaggerò dal Nord verso l’Adriatico, poi passerò al Tirreno; adoro la Sardegna, vorrei andare anche in Calabria. Rimango in Italia, ma vorrei andare anche a Berlino, e sto pensando anche di tornare a Londra: ho voglia di vedermi qualche mostra, un po’ di teatro di un certo tipo.
Foto scattate da Lucia Re. Immagini tratte da “Dirsi Addio”: sono state gentilmente concesse da Amygdala