Nell’era di Google e del marketing digitale, tutti i tipi di business mirano ad attrarre visitatori sul proprio sito per raggiungere i propri obiettivi. Il marketing sta subendo un profondo cambiamento, sta perdendo quella sua tipica caratteristica dello spingere il prodotto ad ogni costo, di proporsi insistentemente ai clienti anche contro la volontà degli stessi, e sta indirizzandosi sempre più verso un approccio diverso: ora attrae invece che spingere.
Parliamo di Inbound Marketing e di come ora i messaggi dei brand siano rivolti direttamente alle persone veramente interessate grazie a contenuti utili. Il digitale è lo strumento che ha consentito questo cambiamento, al centro di tutto c’è il consumatore finale che grazie a internet è libero di cercare informazioni online per soddisfare i propri bisogni, dall’acquisto di un prodotto alla ricerca di semplici informazioni.
Ecco perché per le aziende è fondamentale essere digital oriented. Ogni azienda ha necessariamente un obiettivo, un motivo che la spinga ad essere online: vendere un prodotto attraverso un e-commerce, generare lead attraverso la compilazione di form o l’iscrizione a newsletter, fornire supporto alle vendite tramite la registrazione al sito o il download di una brochure, attirare visite per guadagnare con click su advertising (banner, pubblicità, ecc..), fornendo informazioni (blog, testate giornalistiche, social). Tutte cose che il consumatore fa direttamente dal pc di casa o dal suo smartphone.
L’attività di ricerca avviene per la quasi totalità degli internauti attraverso un motore di ricerca e quando parliamo di motore di ricerca non possiamo che pensare a Google che detiene una quota di mercato, almeno in Europa, superiore al 90%. Ecco perché oggi per le aziende essere ben posizionate su Google è fondamentale.
Sono due i modi attraverso cui le aziende posso apparire su Google: in modo organico o attraverso annunci sponsorizzati o a pagamento attraverso le tecniche di Seo e Sem. La SEO (Search Engine Optimization) comprende tutte quelle attività volte a migliorare il posizionamento delle pagine di un sito web sulle pagine dei risultati organici restituite dai motori di ricerca in corrispondenza delle parole chiave ritenute più strategiche. La Sem (Search Engine Marketing) indica invece l’insieme delle attività di web marketing svolte per incrementare la visibilità e la rintracciabilità di un sito web attraverso i motori di ricerca.
Abbiamo parlato di web marketing, di Google di Sem e Seo con Ale Agostini, esperto di Marketing digitale, amministratore di Bruce Clay Europe dal 2009 e autore di libri su Google, SEO e strategie di marketing sui motori di ricerca.

Puoi spiegarci quanta importanza ha oggi il web marketing?
Tanta! Dal settore business to business al business to consumer ormai il web marketing è diventato l’essenza del marketing tradizionale in quanto non esiste più il marketing senza il web.
Oggi un’azienda che si affaccia al marketing digital cosa dovrebbe fare?
Io la chiamo “filiera del web marketing” ed è composta da quattro momenti: essere presenti, farsi trovare, coinvolgere e convertire. Sono tutte quelle attività che servono per poter operare sul web e quindi parliamo di presenza sul web attraverso il sito, di capacità di farsi trovare, di coinvolgere e di convertire rispetto agli obiettivi che ci si pone inizialmente. Il tutto deve però essere oggetto di una misurazione che diventa parte fondamentale di questo processo. È raro che vengano fatte tutte e quattro ma se se ne fanno due siamo già a buon punto.

Uno dei tuoi libri è intitolato come trovare clienti su Google. Ma oggi come si approccia un’azienda su Google?
Google è diventato un Hub una piazza dove ormai i potenziali consumatori si affacciano per cercare informazioni su un brand o su un bisogno di cui si ha l’esigenza ma non si conosce l’azienda che può fornircelo. Ecco che quindi Google risulta importante sia per trovare nuovi clienti e sia per chi invece già ci conosce come azienda ma ha bisogno trovare le informazioni giuste. Il tutto avviene nella prima pagina di Google perché almeno un terzo dei click è concentrato lì. Ricordate che non è importante essere su Google ma sulla prima pagina di Google.
Per essere presenti su Google è fondamentale utilizzare le tecniche di Seo e Sem. Chi ha la meglio tra le due strategie?
Se vogliamo fare un paragone con il mondo sportivo il SEM è una corsa di 100 metri, al contrario il Seo, il posizionamento organico non a pagamento, è una maratona che chiede più allenamento però nel lungo termine da maggiori soddisfazioni e come attività va vista in modo organico e completo. Se uno ha un’esigenza immediata si affaccia su Adwords, e quindi il Sem, altrimenti se l’orizzonte temporale è il medio lungo termine può affidarsi al Seo o a entrambi.
L’imprenditore medio italiano come si orienta? È più indirizzato verso il Seo o il Sem?
L’imprenditore italiano in genere è propenso a non spendere! Un buon 80% delle tradizionali aziende italiane che non nascono nell’online non investono sui motori di ricerca. Ma ci sono imprenditori che vivono sull’online (ecommerce o chi raccoglie lead) che invece investono su entrambi e si tende a preferire il Seo perché sulla lunga è quello più efficiente.
Quindi l’Italia è meno propensa rispetto ad altre nazioni?
Si decisamente. È chiaro che in Italia adesso si sta assistendo alla diffusione delle Startup che nascono già con un’ottima propensione al digitale, ma c’è ancora una grossa barriera dovuta alla grossa quantità di informazioni che si ricevono. L’imprenditore classico difronte a questa grossa mole di informazioni, che non riesce a controllare, tende ad aver paura e a bloccarsi.

Secondo te è possibile improvvisarsi in questo campo?
È possibile imparare in questo settore, se si ha voglia, con un continuo apprendimento sul campo. Bisogna esercitarsi continuamente e sperimentare ma bisogna stare attenti.
Quali sono gli strumenti migliori per fare Seo? E che costi hanno?
Io sono un grande sponsor degli strumenti free, soprattutto quelli che ti forniscono una grosse mole di dati direttamente dalla fonte che produce informazioni. I miei preferiti sono: Google Search Consolle, Google Analytics.
Quando parliamo di Big Data è fondamentale partire da questi due strumenti poi tra quelli a pagamento ci sono: Majestic, SeoToolset, Moz e SeoZoom che è italiana.
Il costo varia a seconda di tante variabili ma a grandi linee si può partire da un 100 dollari al mese in su. Ma ripeto bisogna prima esser padroni di Google e degli strumenti che ci offre.
Quanto è importante soffermarsi sull’analisi dei risultati dopo una campagna?
Il digital marketing ha il vantaggio della misurazione, tutto quello che si fa, se impostato correttamente, può essere misurato e controllato; anche per il Seo è importante misurare l’investimento e la resa. La resa si misura attraverso il ranking che si è generato, le visite organiche tracciate si misurano con Google Analytics così come gli acquisti o le conversioni.