Il Movimento 5 Stelle rappresenta senza ombra di dubbio un’anomalia partitica senza precedenti; a dimostrazione di ciò l’incredibile paradosso legato alla vicenda della costruzione a spese dei parlamentari pentastellati siciliani della cosiddetta “Via dell’Onestà”, una bretella temporanea che permette di aggirare la lunga deviazione causata dal crollo di parte dell’autostrada Palermo- Catania. Può un gesto senza dubbio generoso ritorcersi contro? Si nel caso degli uomini di Grillo, che talvolta sembrano, forse proprio per quell’inesperienza politica di cui vanno fieri, sbagliare nei toni e nei tempi. Dalla scelta del nome, con quel richiamo all’onestà che non può che essere provocatorio e perciò divisorio, anche laddove si tratta di un bene offerto alla comunità, a quella propaganda talvolta eccessiva che non fa altro che compattare gli avversari dietro a prese in giro e rincorsa alle smentite sull’effettivo utilizzo della strada. Se poi si aggiungono i cartelli di divieto di transito per l’attuale Governatore Crocetta, quella che è in teoria una grande mossa politica, diventa l’ennesima rischio di trovarsi di fronte ad un’occasione sprecata. L'”Arena Politica” tenta di riflettere grazie a questa vicenda, sulla fondatezza di quei dubbi che accompagnano Grillo e i suoi, su quella capacità di governare messa già più volte in bilico dai dissidi a Parma con Pizzarotti e dalle critiche su Nogarin a Livorno.

[Photo Credits: palermo.blogsicilia.it]
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Cosa dicono i sondaggi

Indubbio che non si sia osservato comunque un cambio di strategia significativo per quanto concerne Grillo e i suoi; l’aggressività e l’antipolitica continuano ad essere i cavalli di battaglia, il rifiuto di alleanze con altri Partiti la conferma per molti elettori della differenza sostanziale rispetto le altre forze. Ma se davvero le difficoltà del Governo Renzi dovessero palesarsi in Elezioni anticipate, quali sarebbero le reali possibilità di vittoria del Movimento 5 Stelle? E ad oggi secondo i sondaggi il Pd sarebbe ancora in grado di governare da solo con la nuova Legge Elettorale o si troverebbe di fronte ad un bivio simile a quello delle scorse Politiche? Sostanzialmente infatti il grande traino renziano che aveva portato al 40% sembra definitivamente andato, anche se i numeri del Partito Democratico si sono assestati su dati significativamente superiori a quelli della segreteria Bersani. Nonostante un piccolo segnale di ripresa, infatti, non basterebbero per governare; troppe incognite insomma, in attesa di individuare anche le possibili strategie di un centrodestra che continua ad essere indeciso sul da farsi, tra la possibilità di ricompattarsi, e la tentazione di Salvini di correre da solo.

[Photo Credits: Sondaggio SWG]
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Social(ismo) 2.0

In un momento di voluta transizione in cui Grillo si mette in disparte per lasciare spazio e visibilità ai vari Di Maio e Di Battista, Renzi continua ad essere la vera star dei social network. Su Twitter in particolare in questi giorni il Presidente del Consiglio è stato molto attivo nel sottolineare l’operato del Governo sulla riforma della Pubblica Amministrazione. Slogan e frasi di rito per l’ex Sindaco di Firenze che apostrofa con un ironico “gufi” quegli oppositori, molti dei quali interni al suo Pd, che ostacolano il percorso parlamentare che cerca di portare avanti il suo esecutivo; ed il numero di retweet gli dà ragione. D’altronde il successo alla Leopolda dei gadget col gufo era stato tale che ormai parte dell’elettorato renziano l’ha assunto come metafora ogni qualvolta si riferisce ai dissidenti del Partito Democratico, ed è questa la forza di Renzi, quella di riuscire a compattare i suoi in una sorta di “orgoglio” di appartenenza politica. E il carisma è ciò che lo differenzia da chi ha fallito precedentemente nella leadership a sinistra.

[Photo Credits: ansait]
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Strategie e possibili cambi di rotta per Renzi, Grillo e Salvini

In una fase sostanzialmente statica, nonostante il lavoro ininterrotto del Parlamento sulle riforme, difficile stabilire possibili cambi di rotta. Renzi, Grillo e Salvini conoscono bene il proprio elettorato, e continuano ad investire su quelle linee guida con cui è facile identificarli. Magari la “luce” di Renzi è un poco meno grande di quella di qualche mese fa, le urla di Grillo un poco meno forti, così come l’attenzione attorno alle polemiche di Salvini. Ma d’altronde, nonostante quello che si possa dire, l’attenzione per la politica in Estate è ne esce non poco ridimensionata, e possibili nuove strategie sarebbero bruciate se non addirittura controproducenti. In Autunno potranno essere più chiari intanto eventuali modifiche nella nuova Legge elettorale e questo non è poco in funzione di una sfida che oggi risulta ancora più incerta.

[Cover Credits:ilfattoquotidiano.it]