Era l’8 aprile 1990 quando la ABC decise di stravolgere completamente l’idea comune di soap opera / serie televisiva affidando a David Lynch e Mark Frost un nuovo progetto. Nonostante i preconcetti che ai tempi il regista aveva nei confronti della televisione, “un medium orrendo”, l’agente di entrambi, Tony Krantz, propose loro di creare una serie televisiva per la ABC, e di sorprenderla con un’opera diversa rispetto a quello che la televisione aveva trasmesso fino ad allora. In quel periodo il network era intenzionato a rinnovare la propria immagine per ottenere più ascolti. Sebbene non fossero convinti che la rete li avrebbe presi in considerazione, Lynch e Frost abbozzarono una vaga idea su “un corpo avvolto nella plastica e trasportato dalla corrente sulla riva di un lago”, un’immagine che sarebbe rimasta nella storia della serialità televisiva mondiale. Successivamente il progetto venne sviluppato con l’intento di unire la soap opera e con il poliziesco e, con la grande sorpresa dei due, il presidente della ABC, commissionò l’episodio pilota di questa per l’autunno del 1989.

[Photo Credits: Abc]
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Fu quello il momento in cui nacque un cult della televisione, qualcosa di così innovativo che stravolse i canoni di ciò che si intendeva per “serie tv” e che avrebbe influenzato tutte le produzioni successive. Fu di questa serie l’invenzione della costruzione parallela, ovvero di una trama orizzontale complessiva e di una verticale all’interno di ciascun episodio nonché dell’importanza dell’approfondimento psicologico dei personaggi.

Due stagioni, la prima di soli otto episodi, mentre la seconda di ben ventidue. Laura Palmer, una protagonista morta, attorno alla quale si creeranno domande e si sveleranno misteri. Fino a quello del suo omicidio, una rivelazione fatta dai due creatori della serie troppo presto a causa delle pressioni della ABC e che portò ad un inesorabile calo di ascolti, tanto che David Lynch si espresse così: “È un’assurdità che questo sia potuto succedere. […] C’era spazio per tantissimi altri misteri. Ma quel mistero era sacro, teneva in piedi tutti gli altri. Era l’albero e gli altri erano i rami. È, come ho detto, una tristezza”.

La seconda parte della stagione due, tra sospensioni e rivolte dei fan, si concluse con un doppio episodio ricco di misteri da svelare, vago ed estremamente irrisolto per convincere il network a dare una terza stagione alla serie. Così non avvenne ma Lynch promise che i misteri di Twin Peaks sarebbero tornati, venticinque anni dopo. E così è stato. Il 6 ottobre 2014 infatti è stata annunciata la produzione di un sequel curato dai creatori originali della serie, i quali avevano già iniziato a lavorare all’idea tre anni fa. Per tale progetto, che vede Twin Peaks riprendere la trama venticinque anni dopo la fine dell’opera originale, il network Showtime ha ordinato la produzione di nove episodi la cui messa in onda è prevista per il 2016.

In attesa di saperne qualcosa di più, oltre all’annuncio della partecipazione dell’attore Kyle MacLachlan, ecco un promo originale del cofanetto della prima stagione e l’annuncio dal canale YouTube della Showtime.

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