Condividiamo. Grazie ai social condividiamo un milione di volte in più di quanto si riesca a fare nella vita reale. Coinvolgiamo ad ampio raggio persone vicine e lontane, conoscenti e non, piccoli e grandi, italiani e stranieri. Grazie ai social siamo tutti più vicini. Nella quotidianità, nelle storie, in ogni piccola o grande battaglia che affrontiamo.

Un “mi piace” ci fa sentire meno soli. È una pacca sulla spalla, un abbraccio, un “sono lì con te“. E poco importa che non lo sia concretamente. Poco importa che tutto sia filtrato. Ci si sente più forti, soprattutto quando le battaglie da affrontare sono guerre per la vita. Guerre contro la morte e la malattia.

Nonna Betty, Antonia Eriksson, Federica Cardia, Talia Castellano: nomi di persone che, con la loro forza e con la loro voglia di condividerla, hanno conquistato il cuore di milioni di utenti, unitisi a loro in un abbraccio virtuale sui social.Così hanno vinto le loro guerre. E se anche la malattia ha avuto la meglio, hanno vinto comunque. Perché non può esserci vittoria nella morte, ma può esserci nella vita. E fino all’ultimo secondo e nei ricordi dei followers, loro sono vincitrici. Loro non sono sole.

Nonna Betty, il cancro e Instagram

I social come la miglior medicina

Ottant’anni e non sentirli. Un cancro e non sentire neanche quello. Quasi 700.000 seguaci su Instagram e sentirli tutti, dal primo all’ultimo. Con questa forza e con questo ottimismo, sfruttando uno strumento nuovo, indice di quanto la nonnina sia una forza della natura, Betty ha combattuto la malattia. “Il cancro può essere vinto, non arrendetevi“, ribadisce l’arzilla ottantenne sul suo profilo, aggiornato dal nipote Zach quotidianamente. E lei non si arrende, lotta con il sorriso sul volto e si fa curare dall’amore e dalla solidarietà. E perché no, anche dai social.

Antonia Eriksson: da anoressica a fitness blogger

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A guardarla adesso, Antonia sembra il ritratto della salute. Decisamente lo è. Alimentazione controllata, attività fisica pesante, cura di se stessa e amore: la sua vita oggi è questa. Ieri invece la sua vita stava per scomparire assieme al suo corpo e al peso che tanto la ossessionava, fino a portarla alla malattia. Attraverso il suo profilo Instagram, @eatmoveimprove, la giovane e bionda fanciulla ha ricostruito se stessa, il suo stile di vita e la sua mentalità grazie alla vicinanza virtuale dei suoi followers. Apprezzamenti, likes e hashtags le hanno fatto ritrovare la sua bellezza e l’idea che di questa aveva perduto. Un percorso faticoso, ma che è stato meno duro grazie alla solidarietà espressa dal social, la stessa che l’ha portata ad essere l’Antonia Eriksson di oggi: una fitness blogger innamorata, che sensibilizza i giovani contro l’anoressia.

Federica Cardia: “Tanto vinco io”

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Tanto vinco io” ha ripetuto, fino alla fine, al mondo e a se stessa. Ha vinto una vita da guerriera, una fine coraggiosa, il ricordo. Federica Cardia, poco più che trentunenne, scopre nel 2011 di avere un tumore al colon. La sua vita di lì in poi cambia. La sua malattia progredisce. E lei la racconta su un blog e su una pagina Facebook. Racconta storie ordinarie del quotidiano, ma anche le sue cure, la sua sofferenza. La sua forza e la sua tenacia diventano il leit motiv del suo diario sul web, sempre più seguito e capace di attirare l’attenzione di giornali e televisioni.

Il 5 settembre 2013 Federica si spegne, lasciando un vuoto incolmabile nei suoi lettori, in quelli che avevano trovato nel suo blog la forza per non mollare o anche il coraggio per stare vicino a qualcuno nella sua stessa situazione. Ma non li lascia del tutto. È presente nelle sue parole. Per questo, “tanto ha vinto lei”.

Talia Castellano: la bellezza, nonostante tutto

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Un canale youtube con più di ottocentomila followers in cui postava video-tutorial per il make up, la copertina di Cover Girl, la comparsa in una pubblicità di People Magazine, un’intervista al The Ellen DeGeneres Show,la sensibilizzazione contro la malattie e il suo impegno sociale. Tanti traguardi, piccoli successi, numerose vittorie. Soprattutto se hai tredici anni. Soprattutto se da sei anni combatti contro un neuroblastoma.

Una serenità matura, consapevole, coraggiosa. Una serenità che non ci si aspetta e che per questo stupisce. Sempre lì, bella nonostante tutto, con il sorriso stampato sul viso, Talia Castellano ha lottato con tutta se stessa. Non ha aspettato passivamente la sua fine, ma ha vissuto come se ogni istante fosse un nuovo inizio. Ha riempito la sua vita, l’ha resa entusiasmante, l’ha condivisa. L’ha vissuta con gli altri, nonostante il tempo a disposizione bastasse a malapena per se stessa.

Perché la vera forza è questa: vivere nel mondo, stare tra la gente, come se il primo fosse una casa e la seconda la famiglia. E quella del web è ancora più grande e ancora più calorosa.