La situazione dell’Inter è sotto gli occhi di tutti: con l’esonero (inevitabile) di Walter Mazzarri e l’approdo di Roberto Mancini sulla panchina nerazzurra, i risultati non sono cambiati in meglio, anzi, sono peggiorati, e la media dei punti conquistati è di poco superiore a quella che serve per riuscire a rimanere nel campionato di serie A. Ad oggi i nuovi acquisti hanno dato poco, la difesa arranca non dando alcuna parvenza di solidità e un caso ha scosso negli ultimi tempi sia il club ma anche i tifosi: Mauro Icardi, il forte attaccante prelevato un anno e mezzo fa dalla Sampdoria.

La punta argentina si è reso protagonista nel bene e nel male in questa metà stagione: ha indubbiamente realizzato diversi gol che hanno tenuto a galla la squadra, specialmente nei momenti difficili, ma molte volte si è dimostrato immaturo, ai limiti della maleducazione. Tutto nasce il sei gennaio con quel pallone giocato in maniera maldestra, e non offerto a Osvaldo, che dopo essere andato su tutte le furie, è stato messo fuori rosa. Un evento che ha creato attriti visto anche il nervosismo denotato dopo la trasferta di Reggio Emilia contro il Sassuolo. Gli insulti rivolti alla gente rappresentano sintomi di poca serenità: l’istinto ha ancora consigliato male ad Icardi che a volte dovrebbe essere più attento e non agire in modo provocatorio come è accaduto l’anno scorso a Genova quando si ritrovò davanti il suo rivale in amore Maxi Lopez e i suoi vecchi supporters.

Ed in più vi è il nodo contratto: Icardi guadagna un milione all’anno, meno di Kuzmanovic e oltre tre volte meno di Guarin. L’entourage del calciatore, il cui contratto scade nel 2018, sta spingendo per un rinnovo a cifre decisamente più alte. Per ora la situazione è bloccata e visto le indiscusse qualità tecniche del calciatore, molti top club europei stanno sondando il terreno. Sarà anche questo il motivo di così tanto nervosismo tra Icardi e l’Inter? Di sicuro il club non può permettersi di perderlo, lasciando andare a cuor leggero il calciatore più forte della rosa. Cosa accadrà? Le acque si calmeranno o ci saranno ancora scintille da qui fino a giugno?