È il tipico inizio di campionato che nessuno si sarebbe mai azzardato a prevedere: un calcio magico che affascina e seduce nella sua più totale sregolatezza. Le big stentano ad esplodere, le piccole sorprendono. E tra esordi clamorosi, risultati pazzi, bomber e carrellate di gol ad ogni giornata di Serie A c’è chi, provando un po’ ad uscire dalle righe, cerca di scommette su un risultato sempre in bilico fino al fischio finale.
C’è l’Inter di Mancini, quella dall’1-0 fisso in schedina (anche se reduci da un 4-0 contro il Frosinone che lascia, molto probabilmente, qualche speranza in più per il futuro). I Viola di mister Paulo Sousa, in bilico tra rinnovi e nuovi innesti in squadra. C’è la Roma degli infortuni e della grande batosta in Champions, il Napoli che vola nel nome di Insigne e Higuain, la Juventus e il Milan quasi da metà classifica: la prima trionfa in Champions e cerca la “remuntada”; la seconda lotta, invece, con le grandi assenze, sia fisiche, in campo, che mentali. La Lazio del sogno europeo, il Sassuolo giovane ma temibile, e la sorpresa Torino. L’Atalanta del Papu Gomez e la Samp con il suo cambio al vertice. Fuori Zenga (e, diciamolo, anche la sua barba), dentro Montella, per uno di quei ritorni storici, a volare dove l’aeroplanino merita di essere. Ad alta quota, per vedere l’alba e il tramonto, per sognare l’Europa. E ci sono venti squadre che lottano per un sogno: il ritorno in A e l’idea di fare bene, la Champions e l’Europa League, il buon calcio, il tricolore sul petto, la salvezza, l’esperienza in campo. E chi l’avrebbe mai detto?
Abbiamo chiesto un parere autorevole ad uno che di calciatori se ne intende. Indiscrezioni, movimenti di mercato, acquisti, cessioni e prestiti. Pane quotidiano per Paolo Bargiggia, grandissimo esperto di calciomercato, in forza a Mediaset Premium con le sue statistiche, i consigli per le squadre, i pronostici e i cambi di rosa in vista delle sessioni di gennaio e quella estiva.
Un inizio di campionato un po’ pazzerello. Quali sono, almeno per il momento, i top e i flop tra i nuovi acquisti?
Tra i top io metterei sicuramente Kalinic (Fiorentina): il suo inserimento all’interno della squadra è stato di grande impatto. Tantissima è la soddisfazione anche di Sousa che lo considera un vero e proprio punto di riferimento. Promossi anche Bacca e Dybala, due giocatori che hanno ridato lustro e speranze ad un Milan e una Juve che arrancano in classifica, macinando punti e posizioni nella TOP 20, sperando di arrivare, almeno prima della pausa natalizia, a qualcosa di più. Tra i flop sicuramente Kondogbia (Inter): una delusione, visto il prezzo. L’errore è considerarlo la “brutta copia” di Pogba o Tourè. Limitiamoci a quello che fa (poco) e a come lo fa (male). Non servono grandi tocchi di palla o giocate memorabili per fare un buon calcio. Bocciato Balotelli: la pubalgia e qualche strascico alle spalle gli impediscono di giocare, in serenità. Aspettiamo di vederlo in campo per capire quanto possa dare a questo Milan. E ancora Mandzukic, che, dopo le buonissime prestazioni delle ultime partite, cerca il riscatto definitivo.

Si parla di Pirlo all’Inter, il “Pocho” Lavezzi alla Juve e di Boateng di ritorno al Milan. Quale trattativa è più fattibile?
Boateng si sta allenando con la squadra e a Gennaio potrebbe firmare con i rossoneri. Pirlo deve capire assieme al club quale sia la strada giusta per lui. Un ritorno in Italia sarebbe clamoroso, vista l’età e le parole di Conte su di lui. Ma l’Europa è pronta ad accoglierlo, l’America l’ha già coccolato per “troppo tempo”. E il calcio italiano ha bisogno di lui. Per quanto riguarda Lavezzi, la Juventus è in trattativa ma non ha ancora trovato la firma: si parla di 4,5 milioni. Ci sono grandi aspettative. Non dobbiamo dimenticare però il pericolo Liverpool e Barcellona.
Quanto vale l’attacco dell’Inter? E la regola dell’1-0?
Mancini stesso si è accorto che non può andare avanti così, con questa tipologia di calcio: ha provato nuove alternative, schemi, sostituzioni clamorose, scelte importanti. Non può continuare a questi ritmi, almeno in attacco. Perché la difesa è degna di nota: la coppia Miranda e Murillo è davvero perfetta. Per l’attacco, invece, ci sono molte idee: si è parlato di Falcao, Gomez.

Infine, una battuta: scommessa scudetto, su chi punta?
Devo pensarci un attimo. Per il momento io dico Roma.