Moda e sostenibiità.
Il connubio sembra essere vincente non solo per preservare il patrimonio ambientale tutto, ma anche per garantire un aumento al profitto economico delle aziende che decidono di ideare un business eco. Si tratta di un vero e proprio investimento quello volto alle politiche di sostenibilità ambientali e la conferma arriva da uno studio condotto in Bocconi, incentrato sul percorso svolto dalle aziende di moda.
Per sostenibilità ambientale si intende una serie di dati tangibili che riconducano alla valutazione quantitativa e qualitativa delle condizioni ambientali e sociali di un sistema. Si tratta, quindi, anche di un investimento in termini economici. Motivo per cui i sostenitori di tale movimento sono sempre stati inferiori rispetto a coloro che, invece, vedevano in questa strada una fonte di guadagno. Ideologicamente si fa fronte ad un immaginario collettivo derivante dall’era del consumismo. Le questioni di tipo ambientali sono, di fatto, un argomento postmoderno che varia di ambito in ambito. Ma parlare di ecologia, oggi, non è ancora una necessità, o almeno così sembra. Si tratta piuttosto di uno stile di vita che va via, via affermandosi, ma desta ancora disinteresse. Gli argomenti a riguardo, ciò nonostante, tendono a far fronte alle problematiche del nostro habitat, della nostra salute, delle nostre risorse; problematiche che vedrebbero soluzione solo nel mutamento di uno stile di vita. L’input è arrivato da diverse aziende, soprattutto di moda. Un’impresa sostenibile, del resto, deve occuparsi di modificare l’intero sistema organizzativo: dall’ambiente lavorativo, alle condizioni garantite ai lavoratori stessi, ai materiali scelti per la produzione, fino al consumatore finale.
Gucci lancia la pelle metal free
La casa di moda italiana fa di necessità virtù e volge particolare attenzione ai metodi di produzione del pellame. Dopo aver aderito al Manifesto della sostenibilità per la moda italiana, Gucci, in collaborazione con la conceria Blutonic, lancia un nuovo procedimento di lavorazione delle pelli che ne permette una produzione priva di metalli pesanti. L’agente conciante è di tipo organico e questo permette, inoltre, un risparmio in quanto ad acqua ed energia elettrica in quanto ad essere ridotte sono soprattutto le tempistiche di lavorazione. Si tratta del primo marchio di alta moda ad intraprendere la strada della concia metal free. A fare da testimone alla svolta green del marchio di lusso sarà una borsa di Bamboo.

La prima creazione metal free di Gucci, in perfetta sintonia con il business eco, sarà acquistabile da novembre su ordinazione.
Influenza positiva sugli acquirenti
Stando a quanto emerso dallo studio effettuato dalla S.d.a Bocconi in collaborazione con Goldmann & Partners, inoltre, le aziende del fashion (e non solo) andrebbero incontro ad una serie di vantaggi a favore del profitto aziendale intraprendendo la strada della sostenibilità. Lo studio è stato condotto su un campione di aziende italiane e non, che avessero in comune un fatturato superiore ai 100 milioni di euro annui. Volgendo particolare attenzione anche al merchandising di tali aziende, è emerso che gli elementi naturali presenti, i colori chiari e l’aria pura che ne consegue, influenzano in modo positivo gli acquirenti del settore del lusso donando loro una percezione di benessere e serenità.
[Fonte: modasapienza.it]