L’anno tennistico sta entrando nel vivo con i primi tornei gia disputati e col primo Slam alle porte, l’Australian Open, al via da lunedì prossimo a Melbourne. Per capire cosa ci riserverà il 2015 ci è sembrato opportuno sentire l’autorevole parere di Vincenzo Martucci, storica firma del tennis sulla Gazzetta dello Sport.
Il 2015 è appena iniziato e siamo ancora in tempo per fare un bilancio del 2014: secondo il suo importante parere, quali i top e quali i flop?
Sicuramente Cilic e Wawrimka nei top per i risultati ottenuti; Djokovic e Federer per eccellenza ma prima gli altri due perché meno noti. Nei flop Dolgopolov perché non riesce mai ad esprimersi ad alto livello (anche se ha avuto un’operazione al ginocchio) e Gulbis perchè continua a promettere tantissimo col suo talento, ma non mantiene, come del resto Berdych.
Roger Federer ha iniziato il nuovo anno nel modo miglior possibile con la vittoria nel 250 a Brisbane tagliando lo storico traguardo dei mille match vinti. Crede che nel 2015 riuscirà a tornare numero uno nel ranking e a vincer il diciottesimo slam?
Credo che vincerà il diciottesimo Slam, a Wimbledon o agli USOpen ma non penso riuscirà a confermarsi numero uno, perché serve una continuità che non so se potrà dimostrare.
Nadal, invece, ha avuto un travagliato 2014, segnato da tanti infortuni. E il 2015 non è iniziato al meglio anche se ,certo, è ancora presto per emettere sentenze. Riuscirà a riprendersi come accadde nel 2013, in seguito al tormentato 2012?
Dal mio punto di vista, ritengo che abbia le potenzialità per riprendersi ancora una volta, ma non credo ripeterà il fantastico 2013. Comunque credo che al Roland Garros saprà imporsi di nuovo. Quantomeno partirà ancora favorito.
A Djokovic nessuna speranza di colmare il buco nel suo palmares vincendo l’unico slam che ancora gli manca, il Roland Garros, appunto?
Penso che dovrà attendere ancora perché lo vedo nervoso e teso, forse anche in seguito agli importanti cambiamenti della sua vita, con il matrimonio e la nascita del primo figlio. E comunque, ha un gioco molto dispendioso, che lo costringe ad esser sempre a puntino, in tutto.
Lo scorso anno doveva esser quello della consacrazione ad alti livelli di Fognini ma così non è stato. Lei è convinto che abbia le potenzialità, sotto tutti i punti di vista, per fare il salto di qualità che tanti si aspettano ?
Sono convinto abbia tutte le potenzialità, ma deve fare in fretta perché gli anni passano per tutti. Speriamo la relazione con la Pennetta lo aiuti a maturare definitvamente. Dovrà anche imparare a programmarsi meglio e, quindi, a fermarsi quando è stanco.
Tra i giovani, come per esempio, Dimitrov, Raonic, Nishikori , chi ritiene abbia più possibilità di realizzare una carriera piena di successi?
Fra i tre, credo maggiormente in Raonic perché a Dimitrov mancano, finora, cuore e abnegazione mentre il giapponese presenta limiti fisici. Ritengo, inoltre, che Kokkinakis abbia ottime potenzialità; mi piacciono molto Zverev e Coric, ma tuti e tre sono ancora molto giovani, mentre Kyrgios mi sembra un po’ estemporaneo, alla Gulbis. Infine, voglio ricordare Thiem ma deve crescere e maturare come giocatore e come uomo.
Una domanda anche sul tennis femminile: da chi sarà dominato il 2015? Le solite note, Serena Williams, Sharapova, Ivanovic, Wozniacki o pensa ci possa essere una sorpresa, come potrebbe, per esempio, essere l’esplosione definitiva della giovane Bouchard?
Il 2015 potrebbe esser l’anno del ritorno ad altissimo livello di Maria Sharapova e credo molto in Ana Ivanovic, mentre vedo la Williams distratta, ma magari mi sbaglio. Per quanto riguarda la Bouchard, mi sembra un po’ presuntuosa e pompata dallo show business americano.
Ritiene anche lei che le speranze del tennis italiano siano, soprattutto, rappresentate da Gianluigi Quinzi e Camila Giorgi? Cosa serve loro, arrivati a questo punto, per emergere ?
Per quanto riguarda Camila Giorgi, ci auguriamo tutti che accusi meno la tensione e smetta di fare quella marea di doppi falli, anche se temo sia una sua tendenza. Quinzi deve lavorare tanto, sia per l’infortunio avuto, che per il cambio di allenatore; per crescere gli serviranno molto impegno e determinazione. Per quest’anno, credo di più in Donati e Baldi, mi sembrano più tranquilli, forse anche perché avvertono meno pressioni, in quanto tutte le attenzioni erano rivolte a Quinzi . La Giorgi, se trovasse equilibrio, potrebbe essere la rivelazione dell’anno.
Lunedì prossimo scatterà il primo slam dell’anno, gli Australian Open: se la sente di fare un pronostico sul vincitore e su chi può essere la sorpresa?
Credo ci sarà una sorpresa, non si imporrà un vincitore classico, anche se al momento non mi viene in mente un nome particolare. Forse potrebbe venire fuori Raonic. Comunque, storicamente, Melbourne è lo Slam delle sorprese.
Che giudizio dà della lotta al doping nel tennis? Non crede che si possa e si debba fare di più?
Sono convinto che si debba fare di più. Sinceramente ho qualche dubbio, anzi, forse è più di un dubbio: il ladro è più bravo del poliziotto?!
Ringraziamo Vincenzo Martucci per la disponibilità dimostrata augurandogli buon lavoro.