Dopo tre anni la musica non sembra essere cambiata: nei patri confini, la Juventus continua a macinare punti lasciando soltanto le briciole alle inseguitrici ma il dato che balza all’occhio riguardante la compagine bianconera è la differenza registratasi in campo europeo. Nelle scorse edizioni di Champions League, la Juve ha sofferto molto specialmente su campi sulla carta molto facili da espugnare. In questa stagione però, pare che qualcosa sia cambiato e che i campioni d’Italia abbiano trovato le contromisure adatte per ritagliarsi uno spazio importante nell’olimpo delle migliori squadre del globo.

Di certo, le vittorie arrivate negli ultimi due incontri contro Olympiakos e Malmoe (di sicuro non formazioni irresistibili) non sono state casuali ma cercate senza troppa frenesia, aspettando per lo più il momento giusto per colpire e rischiando poco. Anche nella partita contro i greci, la Juventus ha concesso molto poco e avrebbe potuto arrotondare il risultato mettendo in cassaforte la qualificazione agli ottavi di finale. Pian piano sembra che Massimiliano Allegri, criticatissimo al momento del suo arrivo al club torinese, stia dando una certa mentalità che gli ex ragazzi di Conte non conoscevano. Meno intensità, più possesso palla, in modo da rifiatare e riuscire a tenere una condizione psico-fisica ottimale per tutto il match.

Alla Vecchia Signora, i grandi calciatori non mancano e quando sarà recuperato Vidal (specialmente sul piano mentale) e qualche altro elemento in difesa, questa Juventus potrà fare paura anche ai grandi club d’Europa. Molto probabilmente alcune squadre sono superiori ma c’è da dire che lo scorso anno Tevez e compagni hanno tenuto testa a coloro che poi si sono laureati campioni, i “galacticos” del Real Madrid. Il prossimo impegno sarà un altro banco di prova: l’Atletico Madrid di Simeone vuole blindare il primo posto ma i ragazzi di Allegri hanno tutte le capacità per soffiarglielo sul filo di lana. Servirà una grande partita, curata nei minimi dettagli. La Juve non ha più paura e ora Istanbul è soltanto un ricordo sbiadito.