Miss Italia, nell’ultimo mese ha fatto sì che ancora una volta, come se ce ne fosse bisogno, si accendessero i riflettori sulla bellezza, fisica. Perché la bellezza ha mille forme, ce lo insegnano i filosofi, i pittori, gli scultori, i poeti. Ma per motivi che ancora ignoriamo, l’unica bellezza su cui concentriamo la nostra attenzione, per cui esauriamo le nostre energie, è proprio quella fisica. La più effimera, la meno significativa.

Che il mondo vada al contrario si sa, ma la responsabilità è anche nostra, che permettiamo a mass media e società di imporci un canone da rispettare. E se non lo rispetti, sei fuori. Facilmente intuibile l’impatto che questo ha sugli adolescenti, che si trovano a vivere una fase delicatissima della loro vita, in cui sono ossessionati dal loro peso con conseguenze spesso molto pericolose.

Il mondo dei social contribuisce enormemente alla diffusione di modelli sbagliati, fashion blogger sottopeso, modelle senza un filo di grasso e showgirl che ostentano la loro “perfezione”.
Ma c’è chi si sta facendo spazio in questo contesto per esprimere la propria bellezza, anche se non è una taglia 38. Chi preferisce la felicità alla magrezza, chi crede nella bellezza di un sorriso piuttosto che in quella di un bikini. Ragazze e donne di ogni età che mostrano fiere le proprie foto pur avendo qualche chilo di troppo. È bastato davvero poco perché fossero etichettate come “curvy”. Ma a loro non importa, perché se questo serve a differenziarle dalla massa e a rendersi portavoce di valori sani e genuini allora sono orgogliose di essere curvy.

Abbiamo intervistato Alice Pasti, famosa curvy model e attiva social influencer, che ha iniziato la sua attività qualche tempo fa, raggiungendo risultati insperati.

Ciao Alice, da modella Curvy hai sempre sostenuto l’importanza dell’amare se stessi. In particolare con il tuo tour #Iomiamo hai dato la possibilità a tutte le donne, di qualsiasi taglia ed età, di partecipare ad un set fotografico professionale. Pensi che guardarsi attraverso un obiettivo possa cambiare il nostro modo di vederci?

Esattamente. Molte donne di ogni età fin dall’inizio del mio percorso come “icona curvy” mi chiedevano come sia arrivata a questa consapevolezza e sicurezza ed ogni volta pensavo: con la macchina fotografica.
Un po’ di trucco, un po’ di parrucco e delle belle foto possono davvero fare miracoli.
Tutto ciò aiuta ad esaltare la nostra bellezza, che nella vita di tutti i giorni viene trascurata e dimenticata, quindi questo tour aiuta ogni donna comune a vedersi con occhi diversi, si.

Credits photo: Eleonora Proietti
Credits photo: Eleonora Proietti

Negli ultimi giorni si è parlato tanto di Miss Italia, complice la dichiarazione della neo Miss Alice Sabatini. Tra le 3 finaliste anche una “curvy”, novità di quest’anno: Vincenza Botti. Tuttavia Vincenza, a parte un seno prosperoso, di curvy non sembra avere davvero nulla. È possibile che questa nuova “tendenza” abbia dato modo alle case di moda, alla tv in generale, ai giornali di restringere ancora, se fosse possibile, la categoria delle “non curvy” e quindi contribuire ancor di più al disagio femminile di “non essere mai abbastanza magre”?

Sinceramente la fascia “miss Curve” mi ha davvero fatta rimanere senza parole. Mi sono arrabbiata e tramite i miei social ho fatto presente questa cosa. Vincenza seppur una donna assolutamente stupenda, non è curvy. Ma chi vogliamo prendere in giro?
È un offesa ed un’umiliazione per le vere curvy,  l’Italia è l’unico paese dove la categoria Curvy non è reale, non possiamo classificare una taglia 42 con un po’ di seno una plus size.
Miss Italia a parer mio ha contribuito eccome al disagio femminile.

Credits photo: Massimiliano Uccelletti
Credits photo: Massimiliano Uccelletti

Amarsi, accettarsi, volersi bene sono il primo passo per una vita felice e lontana da canoni che hanno come unico obiettivo quello di renderci schiave della magrezza. Ma spesso non si arriva mai a questa consapevolezza con la conseguenza di un’eterna lotta con il proprio corpo. Anoressia e bulimia sono la prima causa di morte tra i 12 e i 25 anni. La responsabilità è tutta, solo, dei media che ci impongono certi canoni?

Purtroppo non sono molto preparata sull’argomento Anoressia e Bulimia dal momento che non sono un medico e non ho le competenze per argomentare, ma posso dirti con sicurezza che i mass media e i social ci inculcano ogni giorno canoni “perfetti” e bellezze irraggiungibili, quasi da convincere ogni donna che il suo principale obiettivo debba essere quello di raggiungere un certo stereotipo, portandola a non accettarsi mai, a non amarsi ed alla continua lotta col suo corpo.
Finendo anche a farsi male.

I social network sono una grande finestra sulla società. Un trampolino per mettersi in risalto e diventare anche dei modelli da seguire. Un’arma a doppio taglio per chi, vittima di un’autostima troppo bassa, è una spugna che assorbe tutto ciò che può da determinate figure. Quali sono i modelli che una ragazza dovrebbe seguire per essere felice e accettarsi così com’è?

Io sono un modello da seguire. Senza presunzione.
Mi sono messa in gioco, ci sto mettendo la faccia e tanta energia, proprio per aiutare tutte quelle donne stufe dei soliti modelli proposti sui social, tutte quelle donne che hanno voglia di amarsi, accettarsi e migliorarsi, senza sentirsi inferiori a nessuno o giudicate da chiunque.
Tramite i miei canali convinco le persone che non è una taglia 38 a fare la bellezza e che ogni donna può trovare la pace con il suo corpo.

Credits photo: Massimiliano Uccelletti
Credits photo: Massimiliano Uccelletti

Nel mondo del lavoro c’è una discriminazione per le donne che non siano proprio filiformi?

Assolutamente si. In alcuni uffici o boutique milanesi cercano solo donne taglia 38. Per fortuna non è cosi ovunque, altrimenti il tasso di disoccupazione salirebbe al 90%.
Ma ti garantisco che non solo in tv, anche nelle realtà di tutti i giorni se non sei alta e snella, sei discriminata.

La bellezza è un concetto molto più ampio rispetto al ristretto peso sulla bilancia e un bel viso. Tuttavia per capirlo il percorso è lungo e faticoso, soprattutto per gli adolescenti che vivono in un contesto che spesso si mostra crudele e intransigente per alcuni tratti. Come si possono aiutare le ragazze che vivono una situazione di violenza psicologica, di imposizione e di continuo stress per come devono apparire?

Ho avuto modo di rapportarmi con donne di ogni età in questo mio percorso e purtroppo i disagi maggiori li ho riscontrati in ragazze adolescenti sì, sono più sottoposte a critiche e giudizi delle loro coetanee e soprattutto vedono le fashion blogger dei social come loro icone assolute e vogliono assolutamente avvicinarsi al loro aspetto.
Se ci fossero più donne come me sui social, credo che moltissime di loro non arriverebbero a vivere cosi male la loro adolescenza e gli anni più belli.