Si sa, non siamo tutti uguali. Possiamo avere idee, valori o abitudini simili, magari anche uguali, ma ciò non condizionerebbe comunque e in alcun modo il nostro modo di essere.
Questo vale sia per noi essere comuni, che per le grandi e leggendarie menti creative che si sono susseguite nel corso dei secoli.

A riguardo, Podio, ha compilato una nuova infografica che mostra la routine quotidiana dei più grandi geni della storia – da Voltaire a Picasso, da Kafka a Mozart – e cvd (come volevasi dimostrare) grandi menti pensano e agiscono in modo diverso.
Il sito Podio, una società di project management, ha ricavato tutte queste informazioni dal libro “Daily Rituals: How Artists Work” di Mason Currey, che mostra appunto una comparazione tra la distribuzione delle principali attività giornaliere di alcuni grandi artisti e menti creative della storia.

Credit: dailymail.com
Credit: dailymail.com

Dalla foto è evidente come i loro orari, le loro abitudini e il loro stile di vita sia notevolmente diverso.
Ad esempio, per il filosofo e scrittore Voltaire – che per inciso beveva quasi 50 tazze di caffè al giorno – il drammaturgo Honoré de Balzac, e il pittore Picasso, le ore dedicate all’attività creativa e lavorativa erano nettamente superiori a quelle di altri loro colleghi come Kant, Mary Flannery O’Connor e Dickens.

In altre parole, questa infografica ci mostra come queste persone di rilievo sociale, impresse nelle memoria collettiva di tutti noi, impiegavano una risorsa che anche oggi è di fondamentale importanza: il tempo.
Impossibile però non notare come, per alcuni di loro, la suddivisione delle ore di sonno, di lavoro e altro sia davvero poco convenzionale, soprattutto rispetto ai criteri generali odierni.

Il musicista austriaco Wolfgang Amadeus Mozart, per esempio, amava rompere la sua giornata, e soprattutto le ore creative, in intervalli regolari, cioè dalle 07:00-9:00, 17:00-21:00 e dalle 23:00 alle 01:00. Lo scrittore francese Honoré de Balzac era solito fare un pisolino dalle 08:00 alle 10:00 di mattina, per poi coricarsi nuovamente a letto alle 18:00 e dormire fino all’1 di notte. Lavorava dunque durante le ore del mattino e del primo pomeriggio. Il romanziere americano William Styron mangiava, beveva e si svagava, tra le ore 20:00 e 03:00 del mattino, dormiva fino a mezzogiorno e lavorava poche ore dalle 3 in avanti. Nonostante questo riuscì comunque a vincere un gran numero di premi letterari, tra cui la National Medal of Arts nel 1993.

Come appare evidente, non c’è un segreto, una formula magica o un uso preciso del tempo per entrare a far parte delle menti leggendarie, ma c’è sempre da imparare, sopratutto da chi ha saputo interpretare artisticamente la propria vita creando opere rimaste impresse nella memoria collettiva.

[Credit Cover: tenniscircus.com]