Quante volte capita di stampare documenti che servono solo temporaneamente e che nel giro di poche ore finiscono nel cestino? Quanta carta viene sprecata con questo sistema? La risposta è sicuramente “troppa”. A fronte di queste considerazioni, alla Toshiba, grande azienda giapponese leader nel settore dell’innovazione tecnologica, sono stati in grado di dare una risposta convincente: la stampante e-Studio 306LP/RD30 che, oltre a stampare i documenti, è in grado attraverso un semplice processo di cancellarli e dare la possibilità agli utenti di riutilizzare fino a cinque volte lo stesso foglio. Un prodotto tanto rivoluzionario quanto green che è valso alla Toshiba il Premio Innovazione Amica dell’Ambiente 2013. Raggiunto telefonicamente, il Product Manager di Toshiba Tec Giulio Dal Min spiega ai lettori de Il Giornale Digitale qualcosa in più riguardo questo straordinario progetto.

Dott. Dal Min spiega ai nostri lettori di cosa si occupa Toshiba Tec?

Toshiba Tec è un’azienda all’interno di Toshiba Corporation che si occupa del mondo della stampa quindi di multifunzioni e stampanti barcode.

Il progetto della stampante e-Studio 306 LP / RD 30 viene proposto per la prima volta nel 2013. Ci spiega come è nato?

Diciamo che all’interno della filosofia corporate di Toshiba c’è una forte impronta green; in tante attività e prodotti che l’azienda promuove e sviluppa pone sempre molto l’accento in questo ambito. Per dare un’idea, una delle filosofie dell’azienda, molto giapponese come stile, che si chiama Monozukuri, dice che “è noto per l’impegno perseguire il business con integrità affinché si possa costruire un mondo migliore”. Quindi rimane proprio intrisa di questa anima green: questo è un po’ il DNA dell’azienda.
Dall’altra parte c’è una fortissima predisposizione all’innovazione, fin dai fondatori dell’azienda. Quindi l’idea di trovare qualcosa di nuovo che non fosse mai stato realizzato sul mercato; ovviamente il tutto deve essere supportato da dei dati che ne giustificano l’investimento e infatti da un paio di ricerche che Toshiba aveva fatto, tra cui una del 2009 che si chiama State of Printing, nella quale intervistavano un campione di circa 10000 persone e un terzo di questi era particolarmente infastidito dal fatto che stampassero moltissimi documenti che poi venivano buttati via e che quasi 80% di loro avrebbe utilizzato un sistema per riutilizzare la carta. Inoltre un’altra ricerca portata avanti da Panda dimostrava come circa 85% delle stampe prodotte in una giornata finivano nel cestino nel giro di una giornata stessa. Tutte queste considerazioni messe insieme hanno portato Toshiba a sviluppare questo nuovo progetto.

A due anni circa di distanza qual è oggi la diffusione della vostra stampante?

Noi ad oggi siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti e siamo in linea con gli obiettivi che ci eravamo prefissati. È indubbio che questo sistema di stampa è un sistema molto specifico che è rivolto in particolar modo alle aziende, aziende che hanno una certa struttura, con più sistemi di stampa installati all’interno dell’ufficio. Questo perché così è possibile dedicare una stampante, ovvero una 306 LP, alla stampa dei documenti che noi andiamo a definire temporanei, con una vita breve, che finiscono nel cestino nell’arco delle otto ore lavorative e che quindi possono essere cancellati per riutilizzare la carta per altri documenti temporanei. Ad oggi si contano qualche centinaia di macchine installate che stampano regolarmente e che contribuiscono al risparmio dei clienti che le stanno adottando e alla riduzione di CO2 nell’ambiente.

Quindi non avete in progetto anche una versione della stampante per i privati?

Allora diciamo che nel breve no, non c’è una stampante di questo tipo in progetto per i privati proprio perché il sistema serve per andare a convogliare quelli che sono documenti temporanei. Anche se bisogna dire che Toshiba ha in animo uno sviluppo di questo prodotto con delle novità assolutamente molto interessanti per il prossimo futuro; quindi ci saranno dei nuovi dispositivi che saranno in uscita fra circa un anno, un anno e mezzo, che portano con sé delle novità davvero molto forti. Poi dipenderà da come andranno le cose ma non escludo che in futuro ci possa essere uno sviluppo di questa stampante anche magari in casa.

Ci può anticipare qualcosa delle novità che usciranno prossimamente?

Insomma, in teoria no ma diciamo che le novità sono molto forti. Posso anticiparvi una primissima novità, che uscirà fra pochissimi mesi, che è la versione aggiornata della 306 con novità tecnologiche che sono già state implementate nelle sorelle tradizionali con toner nero ma questo poco influisce nell’ambito eco. L’altra novità è che questi dispositivi adotteranno un nuovo toner, sempre blu come nell’attuale 306, ma che è stato arricchito di pigmento, darà un’intensità di blu più forte e quindi un contrasto migliore per la leggibilità dei fogli stampati.

Dalla spiegazione del funzionamento della 306 sembra di vedere all’opera le penne cancellabili dei bambini. Vi siete ispirati a queste?

È assolutamente corretto, infatti il brevetto che copre il prodotto e che è nel toner è proprio un brevetto congiunto tra Toshiba e Pilot, un’altra azienda giapponese che produce sistemi per la scrittura tra cui il prodotto Frixion, la penna che utilizzano i bambini delle scuole elementari. Si tratta infatti di una penna che scrive in gel e che può essere cancellata semplicemente con la gomma in silicone applicata sul cappuccio: il calore generato rende trasparente il gel di scrittura. E questo è lo stesso identico sistema che viene utilizzato per i nostri sistemi di stampa: il toner blu ha dei componenti molto simili a quelli delle penne Frixion, stampa venendo fissato sulla carta, dopodiché il documento stampato viene messo all’interno del cancellatore e attraverso il calore il toner diviene trasparente.

Il primo ufficio a utilizzare questa tecnologia è stato l’Assessorato alla Moda, Eventi, Expo della provincia di Milano. Come è andato il test?

Allora il test è stato decisamente positivo anche se ovviamente nella fase iniziale, vuoi la novità del prodotto e quindi il cambio di comportamento che deve avere un utente, ha un po’ bloccato il personale. Il primo collocamento è stato in un ufficio della Provincia, poi l’abbiamo trasferita nell’ufficio Expo poiché entrambi sono esempi di uffici che producono tanti documenti temporanei. È stata un’esperienza molto positiva per loro, ma anche per noi perché ci ha fatto capire che questo prodotto ha spazio sia nel mondo del privato ma anche nella Pubblica Amministrazione che da un po’ di tempo a questa parte è molto attenta al contenimento dei costi e fa molta attività nell’ambito dell’ecologia.

Toshiba Tec quindi sarà presente a Expo 2015 con la sua stampante?

Al momento no, non abbiamo ancora trovato una formula d’intesa; ci stiamo lavorando perché grazie a questa collaborazione abbiamo diversi contatti e quindi ci sono ancora dei discorsi aperti. Considerando che Expo durerà sei mesi ci sono delle possibilità che nell’arco di questo periodo Toshiba Tec ci sarà con la sua e-Studio 306 LP.

Per concludere ci spiega effettivamente quali sono i benefici da una parte per una azienda che utilizza la e-Studio 306 LP e dall’altra per l’ambiente?

Nell’ambito della comunicazione Toshiba Tec spiega che è possibile riutilizzare un foglio stampato e cancellato fino a cinque volte; in realtà nella pratica, attraverso dei test che fatti, abbiamo visto che si può arrivare tranquillamente fino alle sette, otto cancellazioni. Questo per dare un impatto numerico. Se noi consideriamo una macchina che stampa 5000 pagine al mese, in un anno andrebbe a consumare tra le 100 e 110 risme (ogni risma è composta da circa 500 fogli da 80 grammi). Con questo sistema se ne utilizzerebbero solamente 20. Il risparmio di carta è davvero molto, molto sostenuto. Dal punto di vista ambientale, invece, considerando che la produzione di carta è uno dei cicli produttivi con il maggior consumo di acqua ed energia, possiamo dire che secondo i dati forniti da casa madre si va a risparmiare circa il 44% di CO2 a livello mondiale.

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