L’Era Glaciale si conferma come una delle saghe più riuscite e fortunate nella storia dell’animazione. Il quinto capitolo, intitolato “Rotta di collisione”, riprende le mirabolanti avventure di Manny e co. stavolta alle prese con una catastrofe che arriva direttamente dallo spazio.
Merito o per meglio dire colpa anche stavolta dell’irresistibile Scrat, che catapultato dal suo demone interiore nello spazio profondo con tanto di mini astronave e tuta da astronauta, cercando di mettere al sicuro l’ormai mitica ghianda, provoca la collisione di due Pianeti creando così un enorme meteorite che mette a rischio l’esistenza dei suoi amici.
La pellicola scorre piacevolmente (non che sia molto differente dalle altre), gli ingredienti di successo di sempre sono ripresi, e si segna anche un certo miglioramento nei dialoghi, accusati più volte negli ultimi due capitoli di essere diventati troppo stereotipati e di ripetersi di continuo. D’altronde un prodotto di successo deve rinnovarsi ma non cambiare del tutto, e in questo i due registi della pellicola, Mike Thurmeier e Galen T. Chu, sono stati abili. Gli sketch spassosi in più non mancano, regalati soprattutto da un Manny alle prese con i primi amori della figlia, e da un Diego più dolce del solito.
Gran parte del film passa senza troppi colpi di scena, l’avventura non è ostacolata dal cattivo di turno, e tutto sommato si sa già che in qualche modo gli eroi riusciranno a scamparla anche stavolta; si attende la fine della pellicola più che altro per vedere come ce la faranno.
Un film riuscito, dal quale sarebbe impossibile e sbagliato aspettarsi una profondità da pellicola d’autore; a dare un tocco in più il gran finale, con immagini straordinarie che fanno sognare. Attendendo di vedere i guai che causerà la prossima volta lo sbadato Scrat.
Credits Foto: Scena tratta da “L’era glaciale-rotta di collisione”, di Mike Thurmeier e Galen T. Chu