I sogni possono essere sempre raggiunti se si ha tenacia, voglia nel non mollare mai quel treno che potrebbe passare da un momento all’altro. Si parla tanto di Balotelli, del pessimo Mondiale brasiliano disputato dall’Italia di Cesare Prandelli, dei vari club che non puntano sui propri settori giovanili. Oltre alla formazione azzurra di calcio, però, ce n’è un’altra in grado di emozionare tutti gli addetti ai lavori e non solo. La Nazionale Calcio Amputati è ormai una realtà anche fuori dai confini italiani, vuoi per la grande storia, vuoi per la grande forza in seno ai ragazzi che formano questo gruppo di uomini veri. La squadra è formata da giovani appassionati di sport, che volevano diventare i nuovi Buffon, Del Piero, Totti, prima di terribili incidenti che hanno cambiato la loro vita in maniera improvvisa e repentina. Ci sono elementi con problemi motori, impossibilitati a usare l’arto o, purtroppo, anche chi è nato senza una gamba o un braccio.

Nonostante tutto, questi ragazzi non hanno mai mollato, hanno voluto toccare a tutti i costi il loro sogno, perché quest’ultimi a volte diventano realtà. Per giocare basta una stampella, tanto fiato e la scaltrezza tattica che non può mai mancare, anche nella squadra azzurra degli amputati. Capita di ammirare, così, piccoli ragazzini segnare con una conclusione sotto l’incrocio, portieri che volano come angeli emulando le gesta dei più grandi estremi difensori, centrocampisti che rubano palla sulla mediana e un pacchetto arretrato che esegue alla perfezione la tattica del fuorigioco. Tutte cose che fanno capire il reale significato dello sport e dell’essere uomini anche in condizioni tutt’altro che facili. Lo scorso 8 giugno la Nazionale Calcio Amputati è stata ricevuta da Papa Francesco, che ha accolto con gioia la spedizione azzurra in procinto di giocare la gara internazionale contro la Germania. Nell’occasione, il Pontefice ha scattato un selfie con i ragazzi, increduli e, nello stesso tempo, felici per quello che stava accadendo. Lo speciale incontro è stato beneaugurante per i colori azzurri.

Infatti, contro i teutonici, in un incontro valevole per il “Trofeo città di Gabicce sul mare”, Leone e compagni hanno portato a casa una roboante vittoria (5-0 il finale). Una prestazione da incorniciare per la Nazionale grazie alle giocate di Francesco Messori, capitano di una squadra che presto si toglierà altre soddisfazioni. Anni quattordici, ma con una grande voglia di vivere, Messori gioca nella Virtus Mandrio, compagine di Correggio. Lui sta incantando tutti non solo dal punto di vista sportivo, ma anche per quella tenacia che mette nella vita di tutti i giorni. Francesco, insieme ai suoi compagni, rappresenta quella grande speranza per tutte quelle persone che non vogliono abbandonare l’idea di correre, gioire dietro una sfera e non solo. Forse qualcuno dovrebbe riflettere su questa storia…

Foto: Giannisasso.com