Marco youtuber, influencer, pilota, forse il termine migliore è semplicemente “appassionato”. E’ sul web ormai da molto tempo. Lui è una delle poche persone che hanno guidato una monoposto da F1. Beh di cose ne ha fatte “Marchettino”, perchè è questo il nome che ha scelto per la sua “identità digitale”, una specie di nome d’arte. Su youtube ha iniziato nel lontano 2006 e oggi ha più di 600.000 iscritti.
Noi del Giornale digitale Motori lo abbiamo intervistato cercando di capire chi è meglio Marchettino.
L’intervista a Marchettino

Partendo ancora prima che Marco diventasse Marchettino, da dove nasce la tua passione per i motori?
Io penso che da italiano sia più che normale avere la passione dei motori, d’altronde.. siamo il Paese che produce alcune delle auto e moto più belle al mondo!
Ogni persona ricorda la sua prima auto e per noi malati di motori questa ha una importanza maggiore. È un coronamento, avendo finalmente quell’oggetto tanto sognato nelle mani. Abbiamo sognato per giorni di sfrecciare per le strade magari sognando di stare in griglia di F1 e ora era finalmente arrivato quel momento. Qual’è stata la tua prima auto?
La mia prima auto è la fedelissima 500 Abarth che tuttora possiedo e condivido con piacere sui social! Dopo più di 10 anni e 170.000km non mi ha mai stancato, è una macchina alla quale sono molto legato e che non ho intenzione di vendere per nessun motivo.
La tua passione è limitata solo alle auto oppure in te c’è un motociclista nascosto?
No in realtà con il mondo a due ruote non è mai scoccata la scintilla, son sempre stato un amante delle auto e preferisco rimanere sulle quattro ruote.
Ormai è dal 2006 che sei online e da youtube a instagram sei seguito da migliaia di persone. Qual’è la cosa che ti rende felice, oltre a provare vetture stupende, intendo, non so il ricevere complimenti dai tuoi seguaci, quando in giro ti riconoscono e ti chiedono una foto?
Si devo dire che mi capita spesso di essere fermato e scambiare due parole o una foto con chi mi segue, mi fa sempre piacere la cosa così come ricevere complimenti e apprezzamenti. C’è tanto lavoro dietro la creazione dei miei contenuti ed è molto gratificante vedere così tanto supporto.
Chi è il tuo idolo nell’ambito del motorsport?
Forse la risposta sembrerà scontata ma da ragazzo degli anni ’90 per me Michael Schumacher è uno dei più grandi di sempre e spero vivamente che il suo percorso di recupero possa portarlo a mostrarsi nuovamente in pubblico.
Sei uno de pochissimi youtuber e persone al mondo ad aver provato una monoposto di F1. Partendo dall’inizio come è nata questa possibilità di salire in questa auto?
Son passati diversi anni da questa incredibile esperienza e tuttora trovo surreale il fatto di aver guidato una vera vettura di F1! Il tutto è iniziato con un contatto da parte di Infiniti, all’epoca partner del team Lotus-Renault. Nell’email mi chiesero se avessi piacere di volare fino al circuito di Paul-Ricard per provare la E20 ex Kimi Raikkonen (ma che domande fate?!), all’inizio pensavo si trattasse di uno scherzo poi quando ho metabolizzato che tutto ciò stava per diventare realtà, per qualche notte ho fatto fatica a prendere sonno!
Ti invidio in senso buono per aver guidato una F1, quali sono state le sensazioni, cioè avevi capito di stare all’interno di una vettura da milioni di euro?
Non capisci più niente, sei nella confusione più totale! Ogni Domenica sei incollato al televisore a vedere i Gran Premi e di colpo ti ritrovi nel Gran Premio della tua vita; e’ un mix di estasi e tensione perchè se da un lato sai che stai per realizzare un sogno, dall’altro ti ricordi che stai guidando un auto difficile da guidare che vale una cifra incalcolabile e non puoi permetterti di trasformare il sogno in un incubo.
Atleticamente com’è guidare una auto da F1, anche se non l’hai spinta al massimo hai sentito la fatica di guidarla?
Prima di questa esperienza ho avuto l’opportunità di passare una giornata in palestra insieme a Ricciardo e Verstappen, facendo gli esercizi che solitamente fanno i piloti di F1 per tenersi allenati. Molti non se ne rendono conto ma la preparazione atletica e mentale sono due cose fondamentali per affrontare questo lavoro nel migliore dei modi. Nella mia breve (ma intensa) esperienza al volante della E20 ho avuto la fortuna di fare due giri che anche Mazepin mi avrebbe superato in retromarcia ma lo sforzo fisico è stato enorme, il giorno dopo ero completamente bloccato ed indolenzito e da qui mi son reso conto che i piloti di F1 sono semplicemente degli alieni: quello che ho fatto io in 2 giri loro lo fanno a tutta velocità per oltre 2 ore di gara nonstop!
Tu sei un giornalista, la tua passione è Iniziata così, entrando nel mondo dei motori, un po come me, cominciando a scrivere per testate o in un altro modo?
La mia avventura è iniziata nel mondo più casuale possibile, cioè pubblicando video amatoriali su YouTube come hobby e passatempo. Dopo tanto lavoro e dedizione il canale è diventato sempre più grande, arrivando al punto di voler iniziare non solo a filmare le auto ma anche provandole, raccontando le mie sensazioni al pubblico.
Ti faccio una domando un po’ inusuale. Essendo Marchettino si rimorchia di più ahaahah?
Si diciamo che quando hai popolarità o una bella macchina è molto più facile ma è anche vero che si alza la possibilità di incapparsi nelle cosidette “ gold diggers “; sono fidanzato da quasi 6 anni con una splendida ragazza che condivide insieme a me la passione per i motori.
Qual’è la tua supercar preferita di sempre? E delle nuove uscite, parlando da un anno a questa parte?
Per me la Ferrari F40 rimane LA Ferrari, è una delle poche auto che mi fa emozionare come un bambino a Natale ogni volta che la vedo! Sul mercato odierno è difficile trovare auto che mi fanno dire “ WOW “ ma devo dire che la AMG Project One sia un progetto talmente folle e geniale che è impossibile non amare.
Cosa ne pensi del motorsport sport odierno, cioè cosa ne pensi di come si sta evolvendo, dove i soldi sono più importanti del talento. Cito ad esempio i mazepin, stroll, e il più eclatante Zhou.
Purtroppo nel motorsport non basta il talento ma ci vogliono anche i soldi, tanti soldi. Devo dire che Zhou nelle sue due prime gare in F1 sta ottenendo dei buoni risultati per essere un debuttante, pagare per correre non significa necessariamente essere uno scarso al volante, basti pensare alla storia del Niki Lauda pagante che approdò in Ferrari.