In tutti gli sport possiamo vedere pessimi atleti e buoni atleti. A volte, però, ci sono casi in cui il mondo si ferma davanti ad alcuni, che sembrano esser nati per un determinato sport. In quel caso non si parla più di bravura, ma di talento, di fuoriclasse. Abbiamo molti casi: Messi nel calcio, Michael Jordan nel basket, Roger Federer nel tennis. E, a proposito di tennis, c’è anche una ragazza che, da quando dieci anni fa vinse Wimbledon a soli 17 anni, sbalordendo tutti, ha costruito una carriera di successi, professionali e non, anche grazie al suo bellissimo aspetto e alla sua tempra e intelligenza. Stiamo parlando di Maria Sharapova, la prima tennista russa capace di vincere lo Slam inglese e a completare il Career Slam, nonchè la sportiva più ricca al mondo da dieci anni.
Parlare della Sharapova parlando solo del suo tennis, delle sue vittorie, l’ultima ottenuta questa notte, agli Us Open, contro l’amica e connazionale Kirilenko, sarebbe riduttivo. La bella Maria, o Masha, come la chiamano i numerosi fan (più di 12 milioni su Facebook), è nota per le numerose attivitá fuori dal campo. Innanzitutto, grazie al suo bellissimo aspetto e al suo fisico longilineo, ha posato per numerosi servizi fotografici, ha sfilato per famosi stilisti e, inoltre, la Nike, suo sponsor, ha creato una linea che porta il suo nome. I suoi completi da gioco sono tra i più apprezzati e tra i più eleganti, anche se la tennista ha richiesto maggiore semplicità per i suoi abiti, da rendere l’outfit adatto sia alle signore inglesi, che giocano il doppio con le amiche prima di un té, che alle teenager.
Testimonial di brand di successo come Tiffany, Tag Heuer e Porsche, la Sharapova è diventata anche un’imprenditrice: ha creato la sua linea di caramelle, chiamate Sugarpova, oramai vendute in più di trenta paesi, che hanno riscosso un incredibile successo, incrementando di numerosi milioni di dollari il suo conto in banca, già incredibilmente elevato. In occasione degli UsOpen la tennista ha inaugurato a New York un gigantesco store dedicato interamente alle sue Sugarpova, considerate da Masha le sue bambine.
Sempre a New York ha promosso la linea di prodotti per il viso Supergoop, parlando anche dei rischi di cancro alla pelle e di quanto sia importante la cura. Inoltre, si é battuta per la semplicità e per un uso limitato del trucco, dicendo di non scendere mai in campo truccata e di dedicare alla preparazione estetica pochi secondi, giusto il tempo della sua solita coda di cavallo.
Un altro campo dove è impegnata Maria è quello filantropico: partecipa continuamente ad eventi di beneficenza, ha istituito, come Federer, Djokovic e la coppia Graf-Agassi, la sua fondazione. Maria, inoltre, é stata scelta dalla Fashion Targets Breast Cancer, creata dal Council of Fashion Designers per sensibilizzare sul cancro al seno, come ambasciatrice, dopo modelle come Kate Moss e Naomi Campbell.
Ovviamente, nonostante ciò, il tennis resta la sua passione principale, anche dopo aver vinto tutto e dopo numerosi infortuni. Maria continua ad essere assetata di vittorie sul campo. Da Wimbledon 2004 i titoli si sono susseguiti in maniera impressionante: il Master di fine anno, Indian Wells, la nostra Roma, ma soprattutto gli UsOpen nel 2006, gli Australian Open nel 2008 e il Roland Garros nel 2012, che le ha permesso di completare il Career Slam, al pari di giocatrici come la Evert, la Graf, la Navratilova e la sua rivale Serena Williams. Il suo gioco, come le sue urla, sono spesso criticati, a parer di qualcuno un po’ monocorde. Il gioco non è monocorde: Maria ama usare dei fondamentali, che usa divinamente, ama tirare da fondo e rischiare, giocare al limite, alla ricerca continua del vincente. La sua caratteristica principale, però, è il suo carattere, la sua tempra da guerriera: una giornata no può trasformarsi immediatamente, non si da mai per vinta. All’ultimo Roland Garros, in cui ha trionfato, è arrivata spesso al terzo set, perdendo nettamente il primo, riemergendo nel secondo e dominando il terzo. Ha fatto anche grandi cambiamenti nel suo gioco, dapprima adatto solo al veloce, tanto che lei amava definirsi come una mucca sul ghiaccio sulla terra battuta: dal 2011, complice anche il duplice trionfo nella nostra Roma, ha ottenuto risultati incredibili sul rosso, diventando la vera regina della superficie.
Oggi, da testa di serie numero 5, ma da numero 1 della race annuale, si presenta agli USOpen come una delle favorite, alla ricerca dello Slam numero 6. La concorrenza è agguerrita, Williams in primis, ma se in queste due settimane manterrà i ritmi di stanotte, Maria avrà molto da dire a Flushing Meadows. In bocca al lupo, Masha.
La sua vittoria a Wimbledon a 17 anni
http://www.youtube.com/watch?v=mMO_a0j-Hug